Esmeralda (film 1922)

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Esmeralda
film perduto
Titolo originaleEsmeralda
Paese di produzioneRegno Unito
Anno1922
Durata13 minuti
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33:1
film muto
Generedrammatico, storico
RegiaEdwin J. Collins
SoggettoNotre-Dame de Paris di Victor Hugo
SceneggiaturaFrank Miller
ProduttoreMaster
Interpreti e personaggi

Esmeralda è un breve film muto del 1922, diretto da Edwin J. Collins e tratto dal romanzo di Victor Hugo Notre-Dame de Paris. Il cortometraggio viene oggi considerato perduto e solo alcuni fotogrammi sono sopravvissuti.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nella Parigi del XV secolo, la bella gitana Esmeralda diventa l'oggetto del desiderio del capitano Phoebus de Chateaupers, dell'arcidiacono Claude Frollo e del deforme campanaro Quasimodo. La giovane gitana sceglierà Phoebus e Frollo, reso folle dalla gelosia, assassina il capitano e fa ricadere la colpa dell'omicidio su Esmeralda, che viene processata e condannata a morte. Vani sono i tentativi di Quasimodo si salvare la vita dell zingara, che muore sul patibolo.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Dato lo smarrimento della pellicola, poco è noto della produzione del film. Diversi critici hanno descritto la scelta di Sybil Thorndike nel ruolo di Esmeralda come inusuale: l'attrice aveva già quarant'anni, oltre venti più del suo personaggio, e neanche in gioventù era stata considerata una bellezza.[2] Inoltre Dame Sybil, pur essendo una delle maggiori interpreti teatrali dell'epoca, era poco nota e affermata sul grande schermo, avendo fatto il suo debutto cinematografico soltanto l'anno prima. La scelta insolita del casting ha fatto ipotizzare ad alcuni critici e storici del cinema che Esmeralda possa non essere stato adattato direttamente dal romanzo di Hugo, bensì da un successivo adattamento teatrale già portato sulle scene dalla Thorndike.[3] Il film si concentrava prevalentemente sul personaggio di Esmeralda, relegando Quasimodo in secondo piano, ed era incentrato prevalentemente sugli aspetti sentimentali e melodrammatici del romanzo, evitando invece l'elemento di critica sociale dell'opera di Hugo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Media Development, World Association for Christian Communication, 2004, p. 37. URL consultato il 16 marzo 2020.
  2. ^ (EN) John T. Soister, Of Gods and Monsters: A Critical Guide to Universal Studios' Science Fiction, Horror and Mystery Films, 1929-1939, McFarland, 18 settembre 2015, ISBN 978-1-4766-0499-2. URL consultato il 16 marzo 2020.
  3. ^ (EN) Jonathan Rigby, English Gothic: A Century of Horror Cinema, Reynolds & Hearn, 2004, p. 16, ISBN 978-1-903111-79-6. URL consultato il 16 marzo 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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