Encefalopatia del pugile

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

L'encefalopatia del pugile è un danneggiamento neuropsicologico dello sportivo praticante lo sport del pugilato. Durante la carriera sportiva del soggetto, nel corso di anni, le continue sollecitazioni del corpo, sottoposto a violenti impatti, possono alla fine essere evidenziati con disturbi cognitivi e gravi lesioni interne quali l'edema cerebrale.[1]

Esami[modifica | modifica wikitesto]

Per studiare i danni ricevuti sono utili, ad esempio, gli esami di neurodiagnostica (TAC, FMRI, PET, ecc.) e i test psicodiagnostici quali il WAIS di Wechsler e il Bender Visual Motor Gestalt Test.

Sintomatologia[modifica | modifica wikitesto]

Perdita di memoria a breve termine, disartria, diminuzione delle capacità motorie e cognitive, parkinsonismo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giovanni Maria Pace, È un attentato al cervello, in la Repubblica, 28 febbraio 1995, p. 41.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di medicina