Donald McIntyre

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Sir Donald McIntyre (Auckland, 22 ottobre 1934) è un basso-baritono neozelandese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Donald McIntyre ha fatto il suo debutto sulle scene nel 1959, cantando il ruolo di Zaccaria nel Nabucco alla Welsh National Opera. Nel 1964 originò il ruolo dello Straniero nell'opera di Gian Carlo Menotti Martin's Lie a Bath, mentre nel 1967 fece il suo debutto alla Royal Opera House nel Fidelio. Nel corso della sua carriera ha cantato in molti dei maggiori teatri d'opera del mondo, tra cui il Bayreuth Festival, il Teatro alla Scala e alla Metropolitan Opera House, dove fece il suo debutto nel 1975 come Wotan in Das Rheingold.[1]

È proprio all'opera di Wagner che si legano i maggiori successi di McIntyre, che nel 1976 fu scelto per interpretare Wotan nel Jahrhundertring, la messa in scena integrale dell'Anello del Nibelungo al Festival di Bayreuth con la direzione musicale di Pierre Boulez per celebrare il centesimo anniversario del debutto della tetralogia.[2] L'interpretazione di McIntyre fu immortalata su DVD e gli valse il Premio Grammy per la migliore incisione di un'opera nel 1983.[3]

La filmografia del basso-baritono comprende anche L'olandese volante (1974; direzione musicale di Wolfgang Sawallisch), Elettra (James Levine, 1980) e I maestri cantori di Norimberga (Charles Mackerras, 1988).

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Servizi all'opera»
— 1985
Cavaliere dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Servizi all'opera»
— 1992

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ricerca - Archivio La Scala [collegamento interrotto], su teatroallascala.org. URL consultato il 1º giugno 2020.
  2. ^ You are being redirected... [collegamento interrotto], su operanews.com. URL consultato il 1º giugno 2020.
  3. ^ (EN) Barry Millington, The New Grove Guide to Wagner and His Operas, Oxford University Press, 2006, ISBN 978-0-19-530588-3. URL consultato il 1º giugno 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN49408755 · ISNI (EN0000 0001 1934 3706 · Europeana agent/base/14235 · LCCN (ENn84041923 · GND (DE124923712 · BNE (ESXX1317267 (data) · BNF (FRcb13897316q (data) · J9U (ENHE987007454866105171 · CONOR.SI (SL85847651 · WorldCat Identities (ENlccn-n84041923