Discussione:Associazione nazionale del libero pensiero "Giordano Bruno"

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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"
Fondazione 1906
Sede legale Torino
Organo stampa Libero Pensiero 'www.periodicoliberopensiero.it'

L'Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" è un movimento italiano che riunisce gruppi e pensatori laici e libertari.

Il movimento italiano del Libero Pensiero si organizza per la prima volta nel 1869, quando, in contestazione del Concilio Vaticano I, si tiene l'Anticoncilio di Napoli. L'iniziativa, presa dal deputato Giuseppe Ricciardi, è sostenuta da Giuseppe Garibaldi e da altri sessanta deputati. Vi aderiscono ben 25 movimenti laicisti e 63 associazioni di liberi pensatori, ma anche eminenti personalità straniere: il romanziere Victor Hugo, il filologo Maximilien Littrè, il fisiologo Jacob Moleschott.

Nel 1889, molti liberi pensatori di tutto il mondo, tra cui il biologo Hernst Haeckel, lo psicologo Theodule Spenser, il poeta Robert Hamerling, il sociologo Alfred Fouilleè, il drammaturgo Henrik Ibsen, danno il loro sostegno al fondo per la costruzione del monumento a Giordano Bruno in piazza Campo de' Fiori a Roma, dove il filosofo venne arso vivo il 17 febbraio 1600 per ordine della Chiesa Romana. Nel 1903 è fondata, per iniziativa di alcune personalità politiche, tra le quali il primo deputato socialista Andrea Costa e il dirigente repubblicano Arcangelo Ghisleri, L'Associazione Nazionale del Libero Pensiero Giordano Bruno, che proprio nel nome del martire del libero pensiero, unifica molti gruppi laicisti e libertari.

Nel 1904 l'Associazione organizza a Roma il Congresso della Federazione Internazionale dei Liberi Pensatori (esistente fin dal 1850), al quale partecipano molti delegati stranieri ed eminenti personalità del mondo della cultura italiana (il filosofo Roberto Ardigò, il penalista e criminologo Enrico Ferri, l'antropologo Cesare Lombroso, il poeta Mario Rapisardi, i deputati Andrea Costa e Napoleone Colajanni).

L'Associazione si dà un'organizzazione ed uno statuto nel 1906, iniziando così a svolgere la sua attività per il riconoscimento e la tutela dei diritti fondamentali dell'individuo, e nel 1919 inizia le pubblicazioni della rivista "La Ragione".

Nel 1924, a due anni dall'avvento del fascismo al potere, l'Associazione è sciolta con un Regio Decreto che la dichiara "antinazionale". E nel 1925 le squadre fasciste ne devastano la sede nazionale, a Roma, e distruggono prezioso materiale storico e documentario. Anche le altri sedi locali dell'Associazione vengono assaltate e distrutte dai fascisti. Moltissimi dirigenti e militanti sono imprigionati, ammoniti, inviati al confino di polizia e licenziati dai loro luoghi di lavoro. Alcuni, come il socialista Arturo Labriola ed il repubblicano Eugenio Chiesa, riescono a riparare all'estero, da dove continuano in clandestinità a svolgere attività di resistenza antifascista.

Durante il Ventennio, nonostante la dura repressione fascista, gli aderenti all'Associazione svolgono un'intensa attività clandestina, che si esprime pubblicamente anche con la deposizione di fiori sui monumenti di Giordano Bruno, di Mazzini, di Garibaldi. Nel 1929, subito dopo la firma dei Patti Lateranensi, la statua di Giordano Bruno in Campo de' Fiori a Roma è coperta da un panno nero, in segno di lutto per il ritorno della teocrazia cattolica, e vengono diffusi clandestinamente volantini che condannano i privilegi accordati al Vaticano dallo Stato Italiano. Durante tutti gli anni della dittatura fascista i Liberi Pensatori organizzano iniziative di opposizione al regime, e nel 333° anniversario del rogo di Giordano Bruno riescono ad organizzare in concomitanza manifestazioni in varie città italiane. I Liberi Pensatori si riorganizzano in Associazione al crollo del fascismo. E nel febbraio del 1948, riprendono con regolarità la loro attività pubblica: il 17 febbraio 1948, a Campo dei Fiori si tiene un'imponente celebrazione sotto la statua del filosofo nolano, a indicare la continuità della libertà e della democrazia riconquistate.

Nel 1949 l'Associazione Nazionale del Libero Pensiero Giordano Bruno organizza a Roma il Congresso Internazionale dell'Unione Mondiale dei Liberi Pensatori (di cui ancora oggi fa parte). Questa Unione internazionale, era nata nel 1936 dalla trasformazione della federazione Internazionale dei Liberi Pensatori di 16 paesi.

L'associazione ha continuato nel dopoguerra (e continua) le sue battaglie per i diritti civili e per la laicità dello Stato repubblicano: contro la "legge truffa" del 1953; a favore degli anticoncezionali, per una maternità libera e responsabile; a favore del divorzio e dell'aborto; per l'obiezione di coscienza al servizio militare; a favore della cremazione; per l'abolizione del Concordato fascista e cattolico; per l'estromissione dell'insegnamento cattolico dalle scuole della Repubblica; per il rispetto delle Garanzie libertarie laiche, democratiche sancite dalla Costituzione italiana. L'Associazione, come afferma l'art. 2 del suo Statuto, si prefigge lo scopo ambizioso di "liberare la coscienza umana da qualsiasi superstizione o pregiudizio dogmatico o razziale…promuovere e diffondere nelle istituzioni pubbliche e nella società civile il laicismo, la separazione tra Stato, Chiesa e altre confessioni religiose, la difesa dei diritti civili, la sicurezza sociale basata sulla libertà dal bisogno, la emancipazione da secolari mistificazioni, strumento di dominio sui popoli e sugli individui".

L'Associazione Nazionale del Libero Pensiero Giordano Bruno fa parte dell'Union Mondiale des Libres Penseurs e della International Humanist and Ethical Union, organizzazione non governativa, presente in vari organismi internazionali e che riunisce numerose associazioni libertarie e laiche di diversi Paesi del mondo.

L'Associazione pubblica un proprio bollettino: "Libero Pensiero", edito a Torino, diretto dall'avv. Bruno Segre, che è inviato ai soci e a istituzioni e personalità politico-culturali.

Voci correlate[modifica wikitesto]

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non si può conoscere il divino non nel senso che non si possa intuirne la necessaria realtà ed esistenza, (che non sarebbe comunque una conoscenza)anzi, si può intuitivamente raggiungere persino l'idea che sia la sola cosa esistente, in questo mondo di illusioni e apparenze. ma perché vi possa essere conoscenza, come il nostro intelletto non può non pensare, vi è la necessità di una dualità, di qualcuno, qualcosa, che conosce un altra cosa. ma in questo caso, si tratterebbe di qualcosa che vorrebbe conoscere la conoscenza stessa, nella sua purezza oltremondana. e questo non è possibile, perché conoscenza è intima unione e quindi nell'attimo stesso in cui una conoscenza individuale, particolare, vedesse la propria essenza, scomparirebbe come particolare, si unirebbe istantaneamente alla propria essenza, perdendo ogni contatto con la entità che era prima, quindi non potrebbe far tesoro di nessuna conoscenza, tolto il fatto, che però avrebbe riguadagnato il ritorno a quella purezza innominabile a cui tutto tende. è come se un fuoco, una fiamma, volesse conoscere la sua essenza nel sole, anch'esso scomparirebbe nelle esplosioni nucleari, grandi come pianeti. infatti, non a caso, per conoscere se stessi un pò bisogna perdersi. ma naturalmente sono espedienti che rispondono ad una dimensione di conoscenza del tipo parabolare, rispetto a quella, ma comunque notevolmente piena di frutti illuminati e felici belcastro giuseppe warcastle@libero.it