Diocesi di Samo

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Samo
Sede vescovile titolare
Dioecesis Samiensis
Patriarcato di Costantinopoli
Vescovo titolaresede vacante
IstituitaXVIII secolo
StatoGrecia
Diocesi soppressa di Samo
Suffraganea diRodi
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Samo (in latino Dioecesis Samiensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Samo, isola greca dell'Egeo orientale, è un'antica sede vescovile della Grecia, suffraganea dell'arcidiocesi di Rodi nel patriarcato di Costantinopoli. L'isola fu uno degli approdi di san Paolo nel suo viaggio verso Gerusalemme per essere sottoposto a processo (Atti degli apostoli 20,15).

La sede appare in tutte le Notitiae Episcopatuum del patriarcato al primo posto tra le suffraganee di Rodi, a partire da quella dello pseudo-Epifanio e databile alla metà del VII secolo fino alla Notitia del XII secolo.[1]

Le Quien, nel suo Oriens christianus, documenta l'esistenza di cinque vescovi di Samo. Di un san Leone, morto martire, le cui reliquie furono trasferite a Venezia, narra Pietro de' Natali, vescovo di Equilio. Un anonimo vescovo di Samo visse all'epoca del patriarca di Antiochia Flaviano I (393-404); lo stesso Le Quien tuttavia dubita dell'appartenenza di questo vescovo alla sede di Samo o piuttosto a quella di Samosata. Giovanni Mosco, monaco bizantino (550-619), nell'opera Prato spirituale, narra le vicende del monaco Isidoro, «esimio per virtù, caritatevole verso tutti, e insigne per umiltà e semplicità», che fu fatto vescovo di Samo. Un altro vescovo di nome Isidoro prese parte al concilio in Trullo del 692,[2] mentre Eraclio sedette al concilio di Nicea del 787[3]. Di questi cinque vescovi, Gams ne menziona solo tre: san Leone, Isidoro I e Eraclio.

Oltre a questi vescovi, sono noti altri prelati di Samo grazie alla scoperta dei loro sigilli episcopali: Giovanni (il cui sigillo è databile tra VI e VII secolo)[4], Timoteo[5] e un anonimo[6] (VII secolo), Anastasio (circa IX secolo)[7], Sergio (circa X/XI secolo),[8] Giorgio e Michele (XI secolo).[9]

Dal XVIII secolo Samo è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 9 marzo 1974.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi greci[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, vedere indice p. 512, voce Samos.
  2. ^ (DE) Isidoros, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, ed. online, nº 3496.
  3. ^ (FR) Jean Darrouzès, Listes épiscopales du concile de Nicée (787), in Revue des études byzantines, 33 (1975), p. 54.
  4. ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie (325-641), p. 525.
  5. ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie (325-641), p. 937.
  6. ^ (DE) Anonymus, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, ed. online, nº 10737.
  7. ^ (FR) Gustave Léon Schlumberger, Sigillographie de l'empire byzantin, 1884, p. 259.
  8. ^ (DE) Sergios, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, ed. online, nº 27041.
  9. ^ Vitalien Laurent, Le corpus des sceaux de l'empire Byzantin, vol. V/1, Paris, 1963, nnº 704 e 705.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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