Conti di Biandrate

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I conti di Biandrate furono una famiglia di conti del Medioevo, che prendono il nome dal paese della provincia di Novara.

Storia della famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Ebbero origine da un ramo della famiglia dei conti di Pombia, probabilmente originaria della zona di Vienne in Francia e giunta in Piemonte durante il regno di Ugo di Provenza. La discendenza dei conti di Biandrate ebbe origine da Uberto II, figlio di Uberto detto il Rufo, mentre dai suoi fratelli Adalberto e Guido I discesero rispettivamente le stirpi dei conti da Castello e dei conti del Canavese. Dopo Uberto II, e dopo il di lui figlio Ottone, la discendenza giunge ad Alberto I di Pombia/Biandrate, che in un documento del 1093 si qualifica come conte di Biandrate, titolo che, dopo di lui, porteranno tutti i suoi discendenti. Con il figlio Guido III di Biandrate, che ebbe un non secondario ruolo nelle vicende politiche del suo tempo, la famiglia accrebbe notevolmente il proprio potere e incrementò i propri domini.

Nel XIII secolo un ramo della famiglia si trasferì in Vallese, Gotofredo si imparentò con i signori di Visp, divenendo maior e conte di Visp.

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

Nella sua redazione è stata usato, a partire terza/quarta generazione, G. Andenna, Da Novara tutto intorno, p. 702, mentre per le prime tre/quattro G. Andenna, I conti di Biandrate e le città della Lombardia occidentale (secoli XI e XII) cit., p. 75.

Nell'albero non è presente Ardizzone all'altezza della terza generazione in quanto, per quanto è certa la sua appartenenza alla stirpe, sembra non essere fratello di Guido e Adalberto[1][2] (è possibile che Ardizzone fu capostipite dei conti del Canavese[3]). Non è parimenti presente Ottone Altaspada, nipote da parte di sorella (Emilia?) di Alberto e Uberto, che partì per le crociate assieme a loro, come testimonia Alberto di Aquisgrana[4].

 
Conti di Pombia

Uberto II/Opizo
*~1016 †~1034
⚭ Perengarda[r 1]
 
   
 Guido I
viv. 1034
Ottone I
Conte di Biandrate
*~1034 †~1087
Riprando di Biandrate
anti-vescovo di Vercelli
viv. 1094
 
      
 Emilia
viv. 1095
⚭ Gisulfo di Bulgaro[r 2]
Uberto III
viv. 1087
Guido II[r 3]
*? †1101
Alberto[r 4]
*~1087 †~1119
Lanfranco
viv. 1087
Obizo
viv. 1087
  
   
 Ranieri[r 5]
*? †?
Ardizzone
anti-vescovo di Vercelli
*1117 †1120
 Guido III[r 4]
*1119 †post 1167
N. N.[r 6]
 
       
 Rainero[r 7]
*? †?
 Guido IV
arcivescovo di Ravenna
come Guido I

fl. 1159–1169
 Ottone II[r 8]
*? †?
 Guglielmo
*? †?
 Uberto IV
*? †?
Lanfranco
*? †?
Ruffino
Abate dell'abbazia di Fruttuaria
*? †?
  
       
Corrado
*? †?
Guido V[r 9]
*? †?
Opizzone
*? †?
 Gozio[r 7]
*? †?
 Ottone III[r 7]
*? †?
 Oberto II[r 10]
*? †?
 Gottofredo[r 11]
*? †?
     
              
 Guidetto
*? †?
Guglielmo
*? †?
Guglielmo
*? †?
Ruffino
di Valsesia
*? †?
 Ottone
*? †?
 Gotofredo
*? †1270
⚭ Aldisia de Castello
Uberto
*? †?
Uberto
*? †?
Guido[r 12]
*? †?
Bartolino
*? †?
Giufredo
*? †?
Ottone
*? †?
[Petrino?]
*? †?
Pietro di San Giorgio
*? †?
    
          
 Guidetto
*? †?
Oddonino
*? †?
Guglielmo
di Valsesia
viv. 1311
Gozzino
*? †?
Lanfranchino
*? †?
Iocelino[r 13]
*1266 †~1315
⚭ Matilde di Naters
 Emanuele
di Porcile
*? †?
 Benedetto
di Porcile
*? †?
 Uberto
di San Giorgio
*? †?
Pietro
di San Giorgio
*? †?
   
     
 Federico
*? †?
Guido
di Porcile
*? †?
Antonio
*? †?
 Isnardo
*? †?
Guidetto
*? †?
 
 
 
linea di San Giorgio Aldobrandino e di Balangero

Note[modifica | modifica wikitesto]

Esplicative[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Figlia di Guido degli Arduinici.
  2. ^ La località "Bulgaria" si riferisce ad una zona di difficile individuazione a sud del Ticino (per bibliografia si veda Giuseppe Sergi, Movimento signorile e affermazione ecclesiastica nel contesto distrettuale di Pombia e Novara fra X e XI secolo (PDF), in Studi medievali, serie terza, XVI, Spoleto, Centro italiano di studi sull'alto medioevo, 1975, pp. 154-155, nota 4).
  3. ^ Forse morto in Turchia durante la Crociata del 1101. Respinti dai musulmani mentre tentavano di salvare Boemondo I d'Antiochia, tenuto prigioniero nel castello di Niksar dall'emiro dãnismand gazı Gümüshtekin. Si recarono a Mersivan ove furono annientati. Probabilmente Guido perse la vita durante questa battaglia (cfr. Haberstumpf, 1995, p. 158).
  4. ^ a b Muore crociato.
  5. ^ Compare in un diploma imperiale avente come testimone il cugino Guido III (cfr. Andenna, 1993, p. 68).
  6. ^ L'esatta identificazione della sposa di Guido non è sicura e il nome rimane sconosciuto. Sono state proposte varie ipotesi di identificazione e di nome: sulla base di alcune tarde fonti, essa si chiamava Isabella, mentre altri la identificano con Giovanna, sorella di Guglielmo V del Monferrato, dal 1128 vedova di Guglielmo Cliton (cfr. Guido III di Biandrate per gli approfondimenti).
  7. ^ a b c Signore di Valsesia.
  8. ^ Signore di Mongrando.
  9. ^ Signore della Valsesia e di Ivrea.
  10. ^ Baiulus del regno di Tessalonica; signore nel Chierese e, nel Canavese, di Porcile e Riva di Chieri. Muore crociato.
  11. ^ Conte di Romagna di Cesole, di San Giorgio di Balangero.
  12. ^ Di Porcile, Tegerone, Monteacuto, Riva e Stoerda.
  13. ^ Biandrate del Vallese.

Bibliografiche[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Andenna, 1993, pp. 60-61.
  2. ^ Haberstumpf, 1995, p. 154.
  3. ^ Haberstumpf, 1995, p. 154, nota 11 per approfondimenti.
  4. ^ Haberstumpf, 1995, p. 155.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) F. de Gingins-La-Sarra, Documents pour servir à l'histoire des comtes de Biandrate, recueillis dans les archives du Vallais, Torino, 1847.
  • G. Claretta, Un documento inedito del sec. XIII sui Conti di Biandrate, in Archivio Storico Italiano, pp. 297-303, n. 123, a. VII, 1881, s. IV n. 21, III.
  • A. Rusconi, I conti di Pombia e di Biandrate secondo le carte novarese, Milano, F. Manini, 1885.
  • A. Raggi, I conti di Biandrate, Novara, 1933.
  • (FR) Armorial valaisan, Sion, Walliser Wappenbuch. Hrg. vom Kantonsarchiv unter Mithilfe der beiden historischen Vereine des Kantons Wallis unter den Auspizien des Staatsrates, 1946, pp. 34 e seguenti, publié par les Archives cantonales avec le concours des deux sociétés d'histoire du Valais sous les auspices du Conseil d'Etat.
  • G. Andenna, Formazione, strutture e processi di riconoscimento giuridico delle signorie rurali tra Lombardia e Piemonte orientale (secoli XI-XIII), in G. Dilcher e C. Violante (a cura di), Strutture e trasformazioni della signoria rurale nei secoli X-XIII, collana Annali dell'Istituto storico italo-germanico, vol. 44, Bologna, 1966, pp. 123-167.
  • M. G. Virgili, I possessi dei Biandrate nei secoli XI-XIV, in Bollettino storico-bibliografico subalpino, LXXII (1974), pp. 633-685.
  • Biandrate, voce del «Dizionario Biografico degli Italiani», vol. 10, Roma 1968, pp. 264-282
  • (DE) L. Carlen, Zur Geschichte der Grafen von Biandrate, in Blätter aus der Walliser Geschichte, n. 18/1, 1982, pp. 19-24.
  • G. Andenna, Castelli di Biandrate, in Da Novara tutto intorno, collana Andar per castelli, Novara, Milvia, 1982, pp. 163-176. URL consultato il 23 gennaio 2024. Ospitato su Calameo.
  • G. Andenna, Grandi patrimoni, funzioni pubbliche e famiglie su di un territorio: il "comitatus Plumbiensis" e i suoi conti dal IX all'XI secolo, in Formazione e strutture dei ceti dominanti nel Medioevo: marchesi, conti e visconti nel regno italico (secc. IX-XII) - Atti del primo convegno di Pisa, 10-11 maggio 1983, Roma 1988 (Nuovi studi storici, 1), pp. 201-228.
  • (DE) E. Rizzi, Beziehungen zwischen dem Wallis und Ossola im 13. und 14. Jh., in Blätter aus der Walliser Geschichte, n. 18/14, 1985, pp. 404-414.
  • (FR) F. Vannotti, Les fonds Blandrate des Archives du chapitre de Sion, in Bollettino storico per la Provincia di Novara, 82 (1991), pp. 873-886.
  • C. Terranova, La signoria dei conti di Biandrate, in Andezeno Mille anni di storia: incontro di storia e arte su Andezeno, 8 novembre 1992, a cura di Aldo Settia, Andezeno, pp. 25-43.
  • G. Andenna, I conti di Biandrate e le città della Lombardia occidentale (secoli XI-XII), in Formazione e strutture dei ceti dominanti nel Medioevo: marchesi, conti e visconti nel regno italico (secc. IX-XII) - Atti del secondo convegno di Pisa, 3-4 dicembre 1993, Roma 1996 (Nuovi studi storici, 39), pp. 57-84.
  • Walter Haberstumpf, I conti di Biandrate in Oriente nei secoli XII e XIII (PDF), in Dinastie europee nel Mediterraneo orientale. I Monferrato e i Savoia nei secoli XII-XV, collana Alambicchi, Torino, 1995, p. 154, ISBN 978-8886-231-25-1.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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