Guido III di Biandrate

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Guido III di Biandrate Il Grande
Conte di Biandrate
Stemma
Stemma
PredecessoreAlberto
SuccessoreUberto IV (?)
Nascita1119
Morte8 marzo 1167
DinastiaBiandrate
PadreAlberto
Coniugedisputato
FigliRanieri o Raniero
Guido (IV)
Ottone II
Guglielmo
Uberto IV
Lanfranco
Ruffino

Guido III di Biandrate (11198 marzo 1167), detto Il Grande, fu conte di Biandrate e capitano nelle milizie milanesi.

Guido III di Biandrate
SoprannomeIl Grande
Nascita1119
Morte8 marzo 1167
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servito Milano
bandiera Sacro Romano Impero
Comune di Pavia
Forza armataEsercito milanese
GradoMagister militum
GuerreGuerra d'Italia
BattaglieAssedio di Milano (1158)
Assedio di Milano (1162)
Battaglia di Carcano
Comandante diEsercito milanese ed esercito pavese
Altre caricheConte di Biandrate
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Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Federico Barabarossa
Miniatura di Corrado III

Figlio di Alberto, conte di Biandrate, ed alla sua morte ereditò il titolo paterno[1]. Ampliò i suoi domini e partecipò alla seconda crociata accanto all'imperatore Corrado III di Svevia e al re di Francia Luigi VII. Grazie alla sua partecipazione, Corrado III gli confermò tutti i suoi domini[2]. Nel 1152 assistette all'incoronazione di Federico Barbarossa, che lo zio Corrado III aveva nominato proprio erede. Nel 1154 Guido ospitò il nuovo imperatore con tutta la corte presso il suo castello di Biandrate.

Nel 1156 Federico lo nominò capitano delle milizie imperiali del contado e del vescovado di Novara e gli diede i territori dell'Astigiano, del Chierese e della val di Canale. Combattendo contro Pavia acquisì, oltre ai trentasette castelli già in suo possesso, anche quelli di Gambolò e Vigevano[1]. Nel 1158 Federico Barbarossa assediò Milano e Guido cercò di convincere l'imperatore a risparmiare la città, ormai allo stremo.
Dieci anni più tardi i comuni della Lega Lombarda sconfissero Federico, che fu tratto in salvo e ospitato dal conte presso il suo castello di Monteacuto d'Asti, e rasero al suolo Biandrate[1].

Famiglia e figli[modifica | modifica wikitesto]

Sposò nel 1142 una sorella di Guglielmo III del Monferrato, quindi una figlia del marchese Ranieri[3][4]. L'esatta identificazione della sposa di Guido è tutt'oggi, in realtà, non sicura e il nome rimane sconosciuto[3]. Sono state proposte varie ipotesi di identificazione e di nome: sulla base di alcune tarde fonti, essa si chiamava Isabella[5], mentre altri la identificano con Giovanna, sempre un'altra sorella di Guglielmo III, dal 1128 vedova di Guglielmo di Clitou[5].

Guido ebbe i seguenti figli[6]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Comune di BIANDRATE (NO)
  2. ^ Copia archiviata, su csaslirelli.scuole.piemonte.it. URL consultato il 30 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2006).
  3. ^ a b Walter Haberstumpf, I conti di Biandrate in Oriente nei secoli XII e XIII (PDF), in Dinastie europee nel Mediterraneo orientale. I Monferrato e i Savoia nei secoli XII-XV, collana Alambicchi, Torino, 1995, p. 160, ISBN 9788886231251.
  4. ^ Giancarlo Andenna, I conti di Biandrate e le città della Lombardia occidentale (secoli XI e XII) (PDF), in Istituto storico italiano per il medio evo, Formazione e strutture dei ceti dominanti nel medioevo: marchesi conti e visconti nel regno italico (secc. IX-XII), nuovi studi storici 39, II, Roma, Atti del secondo convegno di Pisa: 3-4 dicembre 1993, p. 66.
  5. ^ a b Walter Haberstumpf, I conti di Biandrate in Oriente nei secoli XII e XIII (PDF), in Dinastie europee nel Mediterraneo orientale. I Monferrato e i Savoia nei secoli XII-XV, collana Alambicchi, Torino, 1995, p. 160, nota 48, ISBN 9788886231251.
  6. ^ Montferrato

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]