Congregazione della visita apostolica

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Congregazione della visita apostolica
Eretto8 giugno 1592 da papa Clemente VIII
Soppresso29 giugno 1908 da papa Pio X
SuccessoriDiocesi di Roma
Santa Sede  · Chiesa cattolica
I dicasteri della Curia romana

La Congregazione della visita apostolica era un organismo della Curia romana, oggi soppresso.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Congregazione della visita apostolica fu istituita da papa Clemente VIII con la bolla Speculatores domus Israel dell'8 giugno 1592,[1] con la quale il pontefice dava attuazione ad una delle decisioni del concilio di Trento che obbligava i vescovi diocesani alla visita pastorale della loro diocesi. La Congregazione aveva dunque un carattere prettamente locale e riguardava la sola diocesi di Roma, ed era costituita da un gruppo di cardinali incaricato di organizzare e programmare periodicamente, in via ordinaria o straordinaria, la visita alle chiese e alle istituzioni religiose della città di Roma. La Congregazione ricevette la sua fisionomia e il suo nome con papa Urbano VIII nel 1624.

Le sue funzioni e le sue attribuzioni furono ulteriormente specificate da papa Alessandro VII nel 1656[2], e da papa Innocenzo XII nel 1693.[3]

I papi, in qualità di vescovi di Roma, erano i prefetti della Congregazione, alla cui guida, in qualità di presidente, c'era il cardinale vicario della diocesi. Nell'Ottocento gli uffici della Congregazione si trovavano nel palazzo antistante la basilica di Sant'Agostino in Campo Marzio, sede del segretario della medesima Congregazione.

I papi organizzarono periodicamente delle visite straordinarie alla loro diocesi. Si conoscono le visite di Clemente VIII nel 1592, Urbano VIII nel 1624, Alessandro VII nel 1656, Clemente IX nel 1667, Alessandro VIII nel 1689, Innocenzo XII nel 1693, Clemente XI nel 1701, Benedetto XIII nel 1724 e Clemente XII nel 1730. Dopo questa data furono solo due le visite indette dai pontefici: quella di papa Leone XII nel 1824 e, l'ultima, quella di papa Pio X nel 1904.

La Congregazione fu soppressa da Pio X con la Sapienti consilio del 29 giugno 1908 e le sue competenze attribuite al cardinale vicario della diocesi di Roma.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Prefetti[modifica | modifica wikitesto]

Vedi Lista dei papi nel periodo compreso fra il 1592 e il 1908.

Presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Il Cardinale vicario svolge la funzione di presidente.

Segretari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bullarum diplomatum et privilegiorum Sanctorum Romanorum Pontificum Taurinensis editio, tomo IX, Torino 1865, pp. 562-565.
  2. ^ Brevi apostolici Quoniam in prosequendo del 16 gennaio, Cum in pastorali visitatione del 22 gennaio, Ut in prosequendo visitationis del 26 gennaio. N. Del Re, La curia romana. Lineamenti storico-giuridici, Roma 1970, p. 365. Bullarum diplomatum et privilegiorum Sanctorum Romanorum Pontificum Taurinensis editio, tomo XVI, Torino 1869, pp. 109 e seguenti.
  3. ^ Quattro brevi apostolici pubblicati il 16 gennaio 1693 in: Bullarum diplomatum et privilegiorum Sanctorum Romanorum Pontificum Taurinensis editio, tomo XX, Torino 1870, pp. 497-505.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]