Chiesa di Santa Maria della Consolazione (Arcavacata)

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Chiesa di Santa Maria della Consolazione
La facciata e la slanciata torre campanaria.
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCalabria
LocalitàArcavacata (Rende)
Coordinate39°21′26.72″N 16°12′26.76″E / 39.357422°N 16.207433°E39.357422; 16.207433
Religionecattolica di rito romano
TitolareMadonna della Consolazione
Arcidiocesi Cosenza-Bisignano
Consacrazione1892
Stile architettonicoNeoclassicismo
Inizio costruzioneXVIII secolo
Sito webparrocchia-santa-maria-della-consolazione-arcavacata-di-rende7.webnode.it/

La chiesa di Santa Maria della Consolazione, anche detta chiesa di Maria Santissima della Consolazione, sorge ad Arcavacata di Rende in provincia di Cosenza.

È sede dell'omonima parrocchia[1] dell'arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, che comprende anche[2], a Santo Stefano di Rende, la chiesa di Gesù Misericordioso e la cappella della Madonna della consolazione di proprietà della famiglia Magdalone[3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa ha origine da una antica storia del '700 secondo la quale la sua costruzione sarebbe stata voluta dalla stessa Vergine Maria, a seguito della guarigione di uno zoppo e di un cieco, e dell'apparizione della sua icona nel punto in cui oggi sorge la chiesa.[4][5]

L'icona miracolosa.

Secondo gli studi condotti negli anni più recenti, l'arco deriverebbe da un edificio di culto pre-esistente riconducibile o al convento in contrada Rocchi, o più probabilmente ad una antica chiesa del 1424 dedicata proprio alla Vergine Maria[6] di cui oggi giungono pochissime informazioni temporali e nessuna sul luogo in cui era ubicata. Proprio a seguito di questo evento, il nome del luogo del miracolo, ossia Arquagabatha[7], ha mutato il suo nome in Arca-vacata riferito all'icona inserita in un arco all'interno cavo.

A ricordare questo evento miracoloso è stato composto un inno[8] alla Madonna di Arcavacata nel 1929, dal Vicario Foraneo di Rende e parroco dell'epoca, Don Francesco de Paola.

Costruzione[modifica | modifica wikitesto]

La targa che ne ricorda la donazione alla Diocesi.

Prima dell'attuale edificio sorgeva una chiesetta innalzata a inizio '700, citata in alcuni documenti storici dell'epoca; di cui non giungono informazioni architettoniche particolari, se non il fatto che era costituita da muri spessi circa 100 cm, che le hanno permesso di resistere ad una forte scossa di terremoto[9] verificatasi nella provincia di Cosenza nel 1854. Proprio a seguito di questo sisma con la ricostruzione del paese di Arcavacata, la comunità, per ringraziare la Madonna per essere sopravvissuti al terremoto, volle ampliare questo luogo di culto di particolare devozione. La Chiesa attuale ingloba solo poche parti dell'antica chiesa, come la parete di fondo dell'altare dove è posta l'icona della Madonna della Consolazione, lì dove era sempre stata. L'ampliamento della chiesa così come è oggi risale alla seconda metà del XIX secolo, grazie alla generosa offerta di Donna Caterina Morelli[10], discendente del barone Morelli di Rogliano imparentato con la famiglia Magdalone. L'edificio venne ultimato a seguito di circa trenta anni di lavoro nel 1892 e venne consacrato come edificio di culto privato aperto al culto della vasta comunità.[11]

Nel 1926 la famiglia Magdalone donò l'edificio alla Diocesi innalzandone così il titolo a chiesa parrocchiale[12].

Restauri[modifica | modifica wikitesto]

Durante la seconda metà del XX secolo la chiesa ha subito numerosi cambiamenti interni, alcuni di restauro altri di adeguamento liturgico. Il più grande intervento finora è stato quello alla metà degli anni ‘90 che ha interessato quasi tutta la chiesa, con restauro delle opere d’arte quali quadri, statue e affreschi, ritinteggio delle pareti e della volta, restauro dell’antico altare maggiore, della pala d’altare, rifacimento del presbiterio, restauro dei capitelli e della cantoria, della facciata e del campanile. Nell’ultimo restauro sono stati inseriti i nuovi arredi liturgici del presbiterio, due nuove campane e la sagrestia ricavata da una antica abitazione donata alla parrocchia.[13]

Sisma del 2020[modifica | modifica wikitesto]

A seguito della scossa di terremoto del 24 febbraio 2020, alle ore 17:01 con epicentro a Castiglione Cosentino di magnitudo 4.8, la chiesa ha riportato alcune lesioni alla copertura interna a volta a botte, causandone la chiusura al culto in attesa di verifiche, rimandate poi a causa del lockdown. Le celebrazioni sono state trasferite per un anno nella Chiesa di Gesù Misericordioso, della vicina e dipendente comunità.[14]

In seguito ai dovuti accertamenti strutturali effettuati dai tecnici del comune di Rende[15], la Chiesa ha riaperto le porte ai suoi fedeli il giorno dell'Immacolata Concezione del 2021.

Dal 17 novembre 2023 la Chiesa è stata dichiarata nuovamente inagibile a causa del peggioramento delle condizioni del soffitto, della caduta di calcinacci e di alcune lesioni sparse dovute al passare del tempo e al sisma del 2020, specie nella zona del presbiterio e del campanile. Attualmente la chiesa è chiusa in attesa di valutazioni tecniche e di un progetto di restauro e consolidamento della struttura.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa sorge su un muretto leggermente rialzato rispetto al livello della strada. La piazzetta antistante è caratterizzata dai sanpietrini e dai vari gradini che servono a raggiungere il sagrato. La struttura presenta le caratteristiche tipiche del tardo barocco meridionale. La facciata stuccata rosa, decorata da capitelli semplici e sulla cima dal timpano, ha due nicchie che fino agli anni 70 contenevano due statue: una di San Giovanni il Battista (a destra) e l'altra di San Giuseppe con il Bambinello in braccio (a sinistra), rimosse per un restauro e non più ripristinate. Al centro è presente una vetrata rettangolare decorata da riquadri, che ha sostituito l'originale nel 1987, circondata da una cornice all'esterno. La parrocchia possiede anche l'antistante campetto da calcio utilizzato dai bambini dell'oratorio ma anche per eventi pubblici sacri e civili.

Torre campanaria[modifica | modifica wikitesto]

Alla destra della chiesa è presente una robusta torre campanaria quadrangolare costituita da tre piani, l'ultimo aggiunto nel 1930 per consentire una maggiore propagazione del suono delle campane nelle vicine contrade. Sulla cima si conclude con un terrazzino circondato da un'elegante balaustra. La torre contiene tre campane di cui una sola a slancio.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno costituito da un'unica navata è decorato da capitelli corinzi incastonati nel muro. Il soffitto è a volta a botte lunettata decorata da affreschi.

Nel lato destro dell'arco trionfale verso l'altare vi è riportata la scritta “a devozione del sacerdote Stefano Pastore rettore della Chiesa Anno 1892”, scritta votiva che ricorda il primo sacerdote della chiesa.

La Porta in legno della cappella di sepoltura Magdalone-Morelli

Sotto la cantoria è presente una doppia porta, aggiunta successivamente, decorata da un vetro colorato rappresentante la Madonna della Consolazione.

Dai lati della Chiesa sono presenti anche tre stanze di più recente fattura: una è la sala in cui il presbitero e i ministranti si preparano per la celebrazione, posta al lato sinistro dell'altare; un'altra è la sala dove le persone seguono anche le celebrazioni, dotata di ingresso indipendente e l'altra è la Sagrestia e Ufficio Parrocchiale.

Nella Chiesa è presente anche una piccola cappella, posta fra il campanile e l'antica canonica, nella quale riposano le spoglie mortali di Marietta Morelli e del consorte Giovanni Magdalone. A questa cappella si accede tramite una piccola porta lignea che riporta sulla sua sommità un fregio contenente gli stemmi delle due famiglie. È posta a destra della cantoria, sotto il quadro dell'Assunzione.

Presbiterio[modifica | modifica wikitesto]

Il presbiterio

Il presbiterio, a pianta rettangolare, è rialzato di un gradino rispetto l'aula. La volta a botte della navata s'interrompe con un arco trionfale, sul quale è riportato in una cornice maestosa a forma di angeli, la scritta “Regina Mater Consolationis” (Regina Madre della Consolazione). Al centro del soffitto, in una maestosa cornice bianca, è affrescato il "cenacolo”. Sul fondo spicca il possente e antico altare decorato da stucchi policromi, con il tabernacolo incastonato al suo centro. La maestosa pala d'altare che lo sovrasta, retta da due colonne di ordine ionico, racchiude in una cornice bianca una piccola icona cinquecentesca raffigurante la Madonna della Consolazione il cui ritrovamento è stato il motivo di devozione per cui è stata costruita la chiesa. Originariamente il presbiterio era circondato prima da una balaustra semicircolare in legno e poi da una in muratura, che poggiava su un piano leggermente rialzato rispetto alla navata; per salire all'altare erano presenti tre ampi gradini. In seguito all'adeguamento liturgico postconciliare[16], sono stati inseriti anche nuovi arredi liturgici in stile moderno che però non rompono l'armonia artistica fra i due stili differenti della chiesa: la mensa retta da due colonne doriche con un bassorilievo rappresentante l'ultima cena, l'ambone e il fonte battesimale e il crocifisso ligneo che poggia su una base di pietra uguale al resto degli arredi. I gradini dell'altare sono stati ridotti ad un'unica grande piattaforma sulla quale poggiano la nuova mensa, la sede del celebrante e quella del concelebrante.

Cantoria e pulpito[modifica | modifica wikitesto]

La Cantoria vista dall’altare maggiore
Il pulpito in muratura sulla parete destra.

La chiesa ha anche una cantoria, che sorge in controfacciata, retta da due robuste colonne decorate in modo semplice. Sotto di essa, sul lato destro dall'entrata, è posta una targa commemorativa che ricorda l'elevazione a Chiesa parrocchiale e la nascita dell'omonima parrocchia nel 1926. Il piccolo pulpito, che si regge sulla parete destra della chiesa, è in muratura ed è decorato da stucchi colorati e da rilievi simili al resto delle decorazioni della chiesa.

Opere d'arte[modifica | modifica wikitesto]

Sulle pareti della navata ci sono alcune tele che raffigurano santi e momenti della vita di Cristo. Sulla Cantoria, a seguito di un recente restauro sono state poste in mezzo a una grande croce due tele di Giovanni Greco che hanno coperto per molti anni i due affreschi più antichi posti ai lati del presbiterio: a sinistra lo sposalizio della Vergine Maria, a destra Cristo appare a Maria. I due affreschi originari del Presbiterio, sono oggi visibili e contornati da una possente cornice uno di fronte l'altro e rappresentano le medesime figure e soggetti di quelle più recenti.

Sul soffitto del presbiterio invece è affrescato il Cenacolo, racchiuso anch'esso in una cornice.

La volte a botte è affrescata a sezioni da ignoti Calabresi del XIX secolo. In ordine abbiamo: “Cristo e la Samaritana al pozzo”, “Monogramma Mariano”, “Il figliuol prodigo”, “Angeli che adorano il Santissimo Sacramento”, “Vocazione di San Pietro”.

Sulle varie lesene e colonne sono poste le 14 stazioni della Via Crucis, racchiuse in particolari cornici barocche e ognuna illuminata da una applique a forma di candelabro.

Particolarità degli arredi di questa chiesa sono le nicchie con stipi settecenteschi che conservano statue di santi: San Francesco da Paola, Santa Lucia, la Madonna Addolorata, Madonna del Carmine, Santa Maria Goretti, Sant’Anna, San Giuseppe, Sant’Antonio Abate. La chiesa custodisce anche un maestoso crocifisso ligneo dorato posto sull'altare ed uno più grande, di legno classico che viene esposto in occasione della liturgia penitenziale del venerdì santo.

Statua della Madonna della Consolazione[modifica | modifica wikitesto]

Statua della Madonna della Consolazione di Arcavacata.

La statua più importante è quella di Maria Santissima della Consolazione risalente alla fine del XIX secolo e di stile barocco. Ha un ricco vestito rosso con lavori in oro e un lungo mantello blu. In braccio porta il Bambinello che indossa lo stesso vestito della Madre. Il volto della statua è incorniciato da lunghi capelli ricci rossi ed è molto dolce tanto da infondere dolcezza e serenità a chi la guarda infondendo nei cuori dei fedeli la vera consolazione. In occasione della sua festa viene addobbata con gli ori donati in devozione dagli abitanti del paese. I gioielli più importanti, perché di antico valore, sono quelli donati da Donna Caterina Morelli.

Attualmente gli ori sono custoditi nella tesoreria della Curia Arcivescovile di Cosenza, per preservarli da possibili furti, come già accaduto negli anni 70 del Novecento.

Icona di Santa Maria della Consolazione[modifica | modifica wikitesto]

L'icona, di origine incerta probabilmente databile al XV secolo, rappresenta la Madonna a mezzo busto, vestita di rosso e coperta sulla testa da un mantello azzurro:

  • Il Rosso rappresenta la natura divina della Vergine e il suo legame diretto con Dio: essa è stata scelta direttamente dall'Altissimo per dare alla luce il suo Figlio Unigenito.
  • L'Azzurro rappresenta la volta celeste nella quale la Vergine Maria risiede.

La Madonna tiene in braccio, alla sua sinistra, il Bambino Gesù che viene rappresentato svestito.

Secondo la leggenda, il quadro deriverebbe da un arco in muratura contenente questa antica icona. Si ipotizza che l'icona originariamente rappresentasse la Madonna di Costantinopoli, da secoli patrona di Rende.

Festa della Madonna della Consolazione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa addobbata solennemente nella festa patronale del 10 aprile 2023

La devozione popolare, condivisa con la vicina Santo Stefano, spinge oramai da più di un secolo a organizzare solenni festeggiamenti in onore alla Madonna della Consolazione.[17] La festa patronale coincide con la solennità del lunedì dell'Angelo, memoria del giorno dell'apparizione dell'icona della Madonna di Arcavacata: in questo giorno di festa, la statua attraversa le strade del paese accompagnata da una grande processione. Si svolgono in questa occasione celebrazioni solenni, ma anche festeggiamenti di tipo civili come rappresentazioni teatrali, spettacoli pirotecnici, concerti di musica contemporanea e classica a cura di artisti locali e non solo[18][19]. È da tradizione alcuni decenni, che la mattina della festa, un gruppo di suonatori di tamburi della Sila offra una propria performance in onore alla Vergine Maria.

Dal 2023, la mattina del lunedì dell'angelo, la statua viene portata per le vie di Arcavacata su un fuoristrada, visitando tutte le famiglie della zona e tutte le persone inferme o anziane.[20]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Informazioni sulla Parrocchia, su google.it. URL consultato il 3 marzo 2022.
  2. ^ Alla Parrocchia fanno riferimento anche una piccola chiesetta privata dedicata a Santa Venere in contrada Vennarello, ed una cappella votiva posta nelle case popolari di contrada Dattoli, dedicata a San Pio.
  3. ^ Famiglia Magdalone o Maddalone, su www.nobili-napoletani.it. URL consultato il 30 marzo 2023.
  4. ^ ~ Vincenzo Laganà, La leggenda di Arcavacata, su vincenzolagana.com, 12 gennaio 2017. URL consultato il 3 marzo 2022.
  5. ^ Gerardo Giraldi, Le chiese di Rende, 1990, pp. 163-165.
    «Riassunto del passo sulla leggenda di Arcavacata»
  6. ^ Gerardo Giraldi, Introduzione, in Le chiese di Rende.
    «Elenco delle chiese esistenti su territorio di Rende, di cui oggi si sanno solo poche informazioni.»
  7. ^ dagli studi di Vincenzo Padula
  8. ^ Testo dell’Inno alla Madonna della Consolazione di Arcavacata., su 9b644b01a8.cbaul-cdnwnd.com.
  9. ^ 12 Febbraio 1854: 168 anni fa il forte terremoto di Cosenza, su blueplanetheart.it, 11 febbraio 2019. URL consultato il 1º dicembre 2022.
  10. ^ Bottega Scriptamanent, su bottegascriptamanent.it. URL consultato il 15 marzo 2022.
  11. ^ Alfredo Infusino, "Chiesa di Santa Maria della Consolazione", in Arcavacata: Itinerario storico, 2021.
  12. ^ SIUSA - Parrocchia di Santa Maria della Consolazione in Arcacavata di Rende, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 3 marzo 2022.
  13. ^ Informazioni storiche tratte dall'archivio fotografico e cartaceo della Parrocchia di S. Maria della Consolazione in Arcavacata
  14. ^ Rende, il sisma e la parrocchia epicentro di polemiche, su Gazzetta del Sud, 16 dicembre 2020. URL consultato il 3 marzo 2024.
  15. ^ Redazione, Terremoto del 24 febbraio, otto chiese di Rende presto riapriranno al culto, su Rende Online, 13 dicembre 2020. URL consultato il 2 luglio 2022.
  16. ^ L’adeguamento delle chiese secondo la riforma liturgicaNota pastorale della Commissione Episcopale per la Liturgia, su Chiesacattolica.it. URL consultato il 15 marzo 2022.
  17. ^ Lisa Vercillo, Pasquetta ad Arcavacata: S.Maria della Consolazione si festeggia con il raduno delle Bande Musicali, su Cosenza Page, 11 aprile 2017. URL consultato il 23 febbraio 2023.
  18. ^ Lisa Vercillo, Arcavacata, festa di S.Maria della Consolazione: standing ovation per le Bande, commosso ricordo per il maestro Aiello, su Cosenza Page, 18 aprile 2017. URL consultato il 23 febbraio 2023.
  19. ^ Ferdinando Isabella, Arcavacata di Rende pronta per le prossime feste religiose, su Cosenza Post, 25 marzo 2018. URL consultato il 23 febbraio 2023.
  20. ^ hapueditore, Arcavacata di Rende, ritorna la “Peregrinatio Mariae” per i festeggiamenti a S. Maria della Consolazione, su Il Cosentino, 11 aprile 2023. URL consultato il 3 marzo 2024.

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