Cellio

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Cellio
centro abitato
Cellio – Veduta
Cellio – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Vercelli
Comune Cellio con Breia
Territorio
Coordinate45°45′20.56″N 8°18′42.81″E / 45.75571°N 8.311891°E45.75571; 8.311891 (Cellio)
Altitudine685 m s.l.m.
Superficie10,05 km²
Abitanti302[1] (2011)
Densità30,05 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale13024
Prefisso0163
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT002038
Cod. catastaleC450
TargaVC
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 195 GG[3]
Nome abitanticelliesi
Patronosan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cellio
Cellio

Cellio (Cèj in piemontese) è una frazione di Cellio con Breia in provincia di Vercelli, in cui è sita la sede della residenza municipale.

Centro abitato di 320 abitanti, fino al 31 dicembre 2017 ha costituito un comune autonomo, assieme alle frazioni di Agua, Allera, Arva, Baltegora, Bosco, Camo, Carega, Casaccia, Casa Resegotti, Cerchiera, Cosco, Crabia, Culagna, Forcola, Fronto, Maddalena, Mascherana, Merlera, Mollie, Sella, Tairano, Valmonfredo, Viganallo e Zagro.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nell'anno 187 a.C., divenuta Novara città romana, furono disseminati in tutto il territorio dei coloni (soldati veterani in buona parte), cui furono distribuite terre in abbondanza. Un Cilius o Coelius avrà avuto in sorte questi terreni, sui quali edificò la sua rustica abitazione; attorno ne sorsero altre, formando un casale, che prese il nome dal primo abitante. Cellio è nominato in una carta dell'11 ottobre 1601.

Vecchio stemma comunale

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma era stato concesso con regio decreto del 21 giugno 1942.[4]

«D'azzurro, alla torre aperta e finestrata di nero, su terreno, il tutto al naturale; alla bordura di argento, carica del motto: Vigilantia et labor. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 6 luglio 1960[4], era un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Lorenzo (Cellio).
Chiesa parrocchiale di San Lorenzo

Chi giunge a Cellio da ogni parte della valle, nota immediatamente l'antica chiesa parrocchiale di San Lorenzo ed il maestoso campanile, il più alto della Valsesia. Numerosi gli edifici religiosi, sia nelle varie frazioni sia fuori dai centri abitati. Vanno ricordati: l'oratorio di Sant'Anna ad Agua, l'oratorio dell'Assunta ad Allera, l'oratorio di Sant'Antonio Abate a Baltegora , l'oratorio di San Defendente a Bosco, l'oratorio del nome di Maria a Casaccia, la chiesa di San Matteo a Carega, l'oratorio di Sant'Antonio a Cereto , l'oratorio di San Rocco a Crabia, gli oratori di San Marco e Sant'Antonio a Cosco, quello di San Secondo a Culagna e quello di Santa Maria Maddalena a Maddalena, l'oratorio di San Pietro a Mascherana, la chiesa di San Bernardo a Merlera , l'Oratorio di San Fermo ad Orgianino, l'oratorio della Natività di Maria a Sella, l'oratorio dell'Annunciazione di Maria a Tairano, la chiesa di San Gottardo a Valmonfredo, la cappella di San Rocco e l'oratorio di tutti i Santi a Viganallo, l'oratorio dei Santi Fabiano e Sebastiano a Mollie , l'oratorio di San Giovanni Battista a Zagro e l'oratorio di San Giacomo (Jacu Pitù).

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti; per gli ultimi censimenti si evidenzia in blu la popolazione residente nel centro abitato di Cellio, in verde quella residente nei vecchi confini comunali.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011 (ZIP), su istat.it.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b Cellio, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 26 ottobre 2022.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Sito internet su Cellio

Controllo di autoritàVIAF (EN246796820
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