Buddha gigante di Leshan

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Coordinate: 29°32′50″N 103°46′09″E / 29.547222°N 103.769167°E29.547222; 103.769167
 Bene protetto dall'UNESCO
Area scenica del Monte Emei, compreso il Buddha gigante di Leshan
 Patrimonio dell'umanità
TipoMisti
Criterio(iv) (vi) (x)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal1996
Scheda UNESCO(EN) Mount Emei Scenic Area, including Leshan Giant Buddha Scenic Area
(FR) Scheda

Il Buddha gigante di Leshan (樂山大佛T, 乐山大佛S, Lèshān DàfóP) è la più grande statua di pietra di Buddha del mondo. Essa è scolpita nella roccia nel punto in cui confluiscono i fiumi Minjiang, Dadu e Qingyi, vicino alla città di Leshan, nella parte meridionale della provincia di Sichuan, in Cina. La scultura è posta di fronte al Monte Emei, con i fiumi che scorrono ai suoi piedi.

La costruzione dell'opera iniziò nel 713, condotta da un monaco cinese di nome Haitong. Egli sperava che il Buddha avesse potuto calmare le acque turbolente che affliggevano le navi mercantili che scendevano la corrente dei fiumi. Secondo quanto narra la leggenda, quando i fondi per la costruzione della statua stavano scarseggiando il monaco si cavò i suoi stessi occhi per provare la sua buona fede e sincerità. La statua venne completata dai suoi discepoli 90 anni dopo. Pare che l'enorme massa di roccia rimossa per la costruzione dell'opera e depositata nei fiumi ai piedi della statua abbia effettivamente alterato il corso delle acque, col risultato che la navigazione divenne più sicura.

Nel 1996 l'area dei Monti Emei, compresa l'area ove si trova la statua del Buddha gigante di Leshan, è stata inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

La statua, alta 71 metri, rappresenta un Buddha Maitreya in posizione seduta, con le mani appoggiate sulle ginocchia. Le spalle sono larghe 28 metri e sull'unghia più piccola ci si potrebbe comodamente sedere una persona. Un motto locale recita che "la montagna è un Buddha e il Buddha è una montagna": questo anche a causa del fatto che la catena montuosa in cui la statua si trova ha una vaga rassomiglianza (se vista dal fiume) con le forme di un Buddha dormiente, con la statua gigante al centro.

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

  • La statua è una delle tappe del viaggio per riportare a casa Everest nel film d’animazione del 2019 il piccolo yeti.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Stefano Cammelli, Storie di uomini e di fiumi. Lungo le rive del Fiume Azzurro cercando la Cina di ieri e di oggi, Bologna, Il Mulino, 2016, ISBN 978-88-15-26627-9.

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