Bosentino

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Bosentino
frazione
Bosentino – Veduta
Bosentino – Veduta
Bosentino visto dalla frazione Campregheri di Centa San Nicolò
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Trento
ComuneAltopiano della Vigolana
Territorio
Coordinate46°00′N 11°13′E / 46°N 11.216667°E46; 11.216667 (Bosentino)
Altitudine700 m s.l.m.
Superficie4,7 km²
Abitanti827[1] (31-12-2015)
Densità175,96 ab./km²
SottodivisioniMigazzone
Altre informazioni
Cod. postale38049
Prefisso0461
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleB078
TargaTN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 464 GG[3]
Nome abitantibosentini
Patronosan Giuseppe
Giorno festivo1 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bosentino
Bosentino

Bosentino (Bosentin o Bosentim in dialetto trentino[4][5]) è una frazione[6] di 827 abitanti del comune dell'Altopiano della Vigolana, nella provincia autonoma di Trento. Fino al 31 dicembre 2015 ha costituito un comune autonomo.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Giuseppe

Il paese è posto ad un'altitudine di 688 m s.l.m., sulle pendici del monte di Bosentino (o Boschét), sul margine est dell'Altopiano della Vigolana, di fronte al lago di Caldonazzo.

La frazione è costituita da due abitati: Bosentino e Migazzone.

Origine del toponimo[modifica | modifica wikitesto]

Bosentino deriva probabilmente da buccina, uno strumento a fiato, oppure da buxus (dal latino arbusto). Migazzone, l'altro abitato presente nella frazione, da mugo.[7]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dalle origini al medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Le radici degli abitati di Bosentino e Migazzone affondano in epoca pre-romana, quando nell'VIII secolo vi furono infiltrazioni etrusche nella zona. Seguirono i galli cenomani e quindi i romani.[7]

Vi sono notizie storiche di un antico castelliere poi distrutto e non più ricostruito. Al periodo delle invasioni barbariche del V secolo risalgono numerose tombe barbare rinvenute nella zona e i cui corredi sono conservati nei musei di Trento.

Nel 1020, insieme a Trento, Bosentino e Migazzone passarono sotto l'influenza del Principe Vescovo.

Epoca moderna[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la tradizione, nel luogo dove ora sorge la chiesa Madonna del Feles, all'inizio del XVII secolo ad un pastorello apparve la Vergine Maria. In quel luogo venne quindi eretta in un primo tempo un capitello votivo e nel 1729 la chiesa Madonna del Feles, più volte ampliata. Sul luogo è presente una pietra sulla quale si dice sia ancora impressa l'ombra della mano della Vergine.[7]

Nel 1805, Bosentino, Vigolo Vattaro e Vattaro si aggregarono per formare il comune di Vigolo Vattaro. Riprese ad essere un comune a sé stante dal 1946 al 2016, quando venne definitivamente assorbito nel comune dell'Altopiano della Vigolana.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il santuario della Madonna del Feles e, sullo sfondo, Castel Vigolo

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Folclore[modifica | modifica wikitesto]

  • La Sgalmerada: storica manifestazione folcloristica, nata attorno agli anni '70 per opera di Ernesto Perazzolli di Biagio Sava, Ruggero Andreatta e molte altre persone. Si tratta di una corsa non competitiva, lungo le vie di Bosentino; si calzano le "galmere", in dialetto trentino, le scarpe di un tempo e si passeggia in allegra compagnia.
  • La Strozega: evento ricorrente in cui tutti i bambini percorrono le strade del paese trascinando barattoli legati con un filo di ferro con lo scopo di chiamare Santa Lucia
Vecchio stemma comunale

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2015.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
  5. ^ Quaresima, Enrico (1964; rist. 1991). Vocabolario anaunico e solandro. Firenze: Leo S. Olschki. ISBN 8822207548
  6. ^ Statuto comunale di Altopiano della Vigolana (PDF), su comune.vigolana.tn.it.
  7. ^ a b c Sito ufficiale: storia del comune
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Vecchio sito del comune, su comune.bosentino.tn.it. URL consultato il 25 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2015).
Controllo di autoritàVIAF (EN246979076 · WorldCat Identities (ENviaf-246979076
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