Bernardo di Botone

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Bernardo di Botone, generalmente noto come Bernardo da Parma e in latino Bern(h)ardus Parmensis dal suo luogo di nascita (Parma, inizio del XIII secolo – Bologna, 24 marzo 1266), è stato un giurista di diritto canonico, decretalista e glossatore italiano.

Fu un noto canonista italiano del XIII secolo.

Decretali di Innocenzo IV e Gregorio X con il commento di Bernardo, 1290 circa

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Parma da una famiglia probabilmente di piccola nobiltà feudale, che traeva il nome da una località, Botonus (forse Bottone[1], attualmente un borgo del comune di Traversetolo in provincia di Parma); la precisa data di nascita di Bernardo è sconosciuta e si colloca tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo.

Studiò all'Università di Bologna, sotto Tancredi e Vincenzo Ispano, dove più tardi accettò la cattedra di diritto canonico. Guglielmo Durand fu suo discepolo. Secondo l'iscrizione sulla sua lapide egli fu Cancelliere dell'Università di Bologna. Bernardo ottenne un canonicato nella Cattedrale di Bologna e fu anche nominato cappellano da Papa Innocenzo IV e Papa Alessandro IV, dal quale fu impiegato nel risolvere questioni molto delicate.

Morì nel 1263, o, secondo Hurter, il 24 marzo 1266.[2][3][1]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Casus longi super quinque libros Decretalium, Paris 1475

Bernardo ha trovato ampio spazio per la sua attività letteraria nel suo ramo prescelto, il Diritto Canonico. Da glosse, riassunti e opere simili, che erano apparse sulle Decretali di Gregorio IX e da altre collezioni, ha completato un lavoro sulle Decretali gregoriane poco prima della sua morte. Tutto questo, a motivo della sua grande conoscenza delle collezioni precedenti e la buona padronanza della sua materia, gli ha procurato l'ammirazione dei suoi contemporanei, così che egli è stato considerato "glossatore", e il suo lavoro, comunemente noto come Glossa ordinaria, divenne la fonte preziosa di glosse successive, che sono state stampate assieme alla collezione di Papa Gregorio IX.

Bernardo ha avuto cura di annotare ciò che aveva preso da altri, mentre i suoi commenti sono stati firmati "Bern".

Un altro lavoro, intitolato "Summa super Titulis Decretalium", era basato su scritti simili del suo magister decretorum, Tancredi, di Bernardo da Pavia e altri. Si tratta di un trattato chiaro e conciso, che si trova nelle opere di Niccolò Tedeschi (Milano, cinque volumi in folio).

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Collectio iuris canonici, manoscritto, XIV secolo. Cambrai, Mediathèque municipale, Fonds manuscrits, Ms. 619 (antea 571).

La Glossa ordinaria è stata data alla stampa a Magonza nel 1472, 1473, e a Roma nel 1474. In questa edizione romana ci sono aggiunte, in particolare dalla Novella commentaria di Giovanni d'Andrea (morto nel 1348).

Il suo Casus longi su diversi capitoli degli stessi Decretali gregoriani (Liber Extra) è stato spesso modificato: Parigi, 1475, Venezia, 1477, Bologna, 1487; Strasburgo, 1488, 1493, Lione, 1500.

Manoscritti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Roberto Abbondanza, BERNARDO da Parma, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 9, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1967. Modifica su Wikidata
  2. ^ L'Affò, sulla fede di un necrologio del capitolo parmense, precisa: il 24 marzo. è da eliminarsi definitivamente la data - tra il 12 e il 31 maggio 1263 - fornita da Johann Friedrich von Schulte. Bernardo aveva fatto testamento il 10 giugno 1262, e lo confermò il 9 giugno 1265, aggiungendo disposizioni circa la sua sepoltura (da farsi presso la tomba del suo maestro, Tancredi, nella chiesa di San Pietro) e diversi legati, tra cui quello dei suoi pochi libri (Codicem, Digestum vetus et Digestum Novum et Summa Uguitionis in Decretis… et Psalterium cum ymnario) e di alcuni oggetti preziosi, al nipote Gerardo.
  3. ^ Altri codicilli, del 6 e del 12 marzo 1266, sono segnalati dal Sarti.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • I. Affò, Mem. degli scrittori e letterati parmigiani, vol. I, Parma 1789, pp. 98–107;
  • M. Sarti-M. Fattorini, De claris Archigymnasi Bononiensis professoribus, vol. I, Bononiae 1888, pp. 354, 383, 392, 421, 426, 433-438; Vol. II, ibid. 1896, pp. 170, 175, 176, 187, 188, 189;
  • (EN) Andrews, Frances (1999). The Early Humiliati. Cambridge: Cambridge University Press.
  • (EN) O'Daniel, Victor F. (1928). "Tancred of Germany." The First Disciples of Saint Dominic: Adapted and Enlarged from Father Anthony Touron's Histoire Abrégée des Premiers Disciples de saint Dominique. Somerset, Ohio: The Rosary Press.
  • (DE) Savigny, Friedrich Carl von: Geschichte des römischen Rechts im Mittelalter. Bd. 5. 2. Aufl. 1850, 115-135
  • (DE) Schulte, Friedrich von: Die Geschichte der Quellen und Literatur des canonischen Rechts von Gratian bis auf die Gegenwart. Bd. 1. Die Geschichte der Quellen und Literatur des canonischen Rechts von Gratian bis auf Papst Gregor IX. Stuttgart: Enke 1875, S. 199–205
  • (DE) Stephan Haering: Tankred von Bologna. In: Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon (BBKL). Band 11, Herzberg 1996, ISBN 3-88309-064-6, pp. 489–490.
  • (DE) Hugo von Hurter, Nomenclator, IV, coll. 290, 291
  • (DE) Franz Laurin, Introductio in Corpus Juris Canonici (Freiburg, 1889), 149, 150
  • (DE) Johann Friedrich von Schulte, Die Geschichte der Quellen und Literatur des kanonischen Rechts (Stuttgart, 1875-80), II, 114-117
  • Questo articolo incorpora testo da pubblicazione ora di pubblico dominio: Herbermann, Charles, ed. (1913). Catholic Encyclopedia. Robert Appleton Company.

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