Baranogale

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Baranogale
Mandibola di Baranogale helbingi
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Sottoclasse Eutheria
Superordine Ferae
Ordine Carnivora
Famiglia Mustelidae
Sottofamiglia Ictonychinae
Genere Baranogale

La baranogale (gen. Baranogale), nota anche come puzzola di Baranya, è un mammifero carnivoro estinto, appartenente ai mustelidi. Visse tra il Miocene superiore e il Pleistocene medio (circa 7 - 1,2 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale doveva assomigliare molto all'attuale zorilla (gen. Ictonyx), sia come aspetto che come dimensioni. Il cranio, dalla fronte stretta e piatta, si restringeva nella parte dietro le orbite, mentre la regione parietale era un poco rigonfia. Come nelle zorille, la bolla timpanica era attaccata all'osso pterigoide. I canini erano lunghi, arcuati e appuntiti; i premolari erano piuttosto piccoli e poco taglienti. Il carnassiale superiore era dotato di una lama tagliente rettilinea, con un parastilo ben marcato; il tubercolo di questo dente aveva un contorno subtrapezoidale, con margini anteriore e posteriore quasi paralleli. Rispetto alle zorille, il carnassiale inferiore era dotato di un trigonide un po' più aperto e il metaconide più basso. Il talonide tagliente era costituito dall'ipoconide e dall'ipoconulide. Il secondo molare era molto ridotto.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Baranogale è un genere di mustelidi simili alle zorille africane (gen. Ictonyx), e come queste incluso nel gruppo degli Ictonychinae. Il genere venne descritto per la prima volta da Kormos nel 1934, sulla base di resti fossili ritrovati in Ungheria in terreni del Pliocene superiore e del Pleistocene inferiore. La specie tipo è Baranogale helbingi, nota per fossili principalmente di età plio-pleistocenica rinvenuti in Ungheria, Grecia, Polonia e Italia; alcuni fossili provenienti dalla fine del Miocene e rinvenuti in Piemonte sono ascrivibili a una specie affine. Altre specie ascritte a questo genere sono Baranogale antiqua, descritta inizialmente da Pomel nel 1853 con il nome di Rhabdogale (sinonimo di Ictonyx) antiqua, più grande della precedente e nota per fossili plio-pleistocenici della Francia (Etouaires e Saint-Vallier), e B. balcanica, di dimensioni minori, rinvenuta nella zona di Varshets in Bulgaria.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • T. Kormos. 1934. Neue und wenig bekannte Musteliden aus dem ungarischen Oberpliozan. Folia Zool. Hydrobiol., 5, 129-158, Riga.
  • K. Kowalski. 1959. Baranogale helbingi Kormos and other Mustelidae from the bone breccia in Podlesice near Kroczyce (Poland). Acta Palaeontologica Polonica, 4(1):61-69.
  • B. Kurten. 1968. Pleistocene Mammals of Europe. 1-317.
  • E. Heintz, C. Guerin, R. Martin and F. Prat. 1974. Principaux gisements villafranchiens de France: Listes fauniques et biostratigraphie. Memoires du Bureau de Recherches Geologiques et Minieres, 78(1):169-182.
  • N. Spassov. 2001. Zorillas (Carnivora, Mustelidae, Ictonychini) from the Villafranchian of Bulgaria with a description of a new species of Baranogale Kormos, 1934. Geodiversitas, 23(1):87-104.