Andreiniimon nuptialis

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Andreiniimon nuptialis
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Exopterygota
Subcoorte Neoptera
Superordine Polyneoptera
Sezione Orthopteroidea
Ordine Orthoptera
Famiglia Tettigoniidae
Sottofamiglia Phaneropterinae
Tribù Barbitistini
Genere Andreiniimon
Capra, 1937
Specie A. nuptialis
Nomenclatura binomiale
Andreiniimon nuptialis
(Karny, 1918)

Andreiniimon nuptialis (Karny, 1918) è un insetto ortottero della famiglia Tettigoniidae. È l'unica specie nota del genere Andreiniimon Capra, 1937.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Specie caratteristica per la colorazione bianca, rossa, verde, nera e a giallo-arancione accesa e appariscente soprattutto nei maschi e per la particolare conformazione dell'area genitale dei maschi, risulta inconfondibile in Europa. L'ovopositore è relativamente liscio e sottile, con solo una lieve seghettatura nel bordo della valva inferiore. Le zone delle ginocchia e dei tarsometri sono rosse. Le femmine misurano senza ovopositore dai 17 ai 19 mm circa, mentre i maschi sono intorno ai 16 mm.[3][4]

Maschio
Femmina

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Fenologia[modifica | modifica wikitesto]

Gli adulti si possono rinvenire da fine maggio a luglio.[3][4]

Bioacustica[modifica | modifica wikitesto]

Il canto, molto debole, si sente a stento ad orecchio nudo, essendo in parte ultrasonico; gli adulti possono cantare tutto il giorno, ma principalmente di sera e di notte.[3][4]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è molto localizzata e presente nella penisola balcanica, in Italia, dove è conosciuta solo in poche località sull'Appennino Umbro-Marchigiano, nel Carso triestino e nel Ferrarese sul Po; vi sono alcune segnalazioni anche per Lazio e Abruzzo. La località tipo è: Portes, north of Durres, Albania.[3][4][5][6][7][8]

La specie nel Carso triestino si ritrova principalmente su Sambucus ebulus, sul Po è stata ritrovata in un bosco spiccatamente igrofilo su cespuglietti di Rubus mentre in Italia centrale su Cornus sanguinea.[3][4][6]

Femmina su Rubus dal bosco di Porporana (FE)

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La specie è considerata rara, anche se negli ultimi anni le località conosciute sono in grande aumento. La Lista rossa IUCN classifica Andreiniimon nuptialis come specie vulnerabile.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Andreiniimon nuptialis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 4 ottobre 2019.
  2. ^ (EN) D.C. Eades, D. Otte, M.M. Cigliano e H. Braun, Andreiniimon nuptialis, in Ortoptera Species File Online. Version 5.0/5.0. URL consultato l'8 ottobre 2016.
  3. ^ a b c d e Bruno Massa, Paolo Fontana, Filippo Maria Buzzetti, Roy Kleukers e Baudewijn Odé, Orthoptera, collana Fauna d'Italia, XLVIII, Bologna, Calderini, 2012, pp. 176-177, ISBN 978-88-506-5408-6.
  4. ^ a b c d e (EN) Carmine Iorio, Roberto Scherini, Paolo Fontana, Filippo Maria Buzzetti, Roy Kleukers, Baudewijn Odé e Bruno Massa, Grasshopper & crickets of Italy, Verona, WBA project, 2019, pp. 117-119, ISBN 978-88-903323-9-5.
  5. ^ Fontana P., F.M. Buzzetti, A. Cogo, B. Odè, Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto - Guide Natura/1, Vicenza, Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza, 2002, pp. 238, ISBN 88-900184-3-7. naturamediterraneo.com, https://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=17116.
  6. ^ a b Giovanni Carotti, Andreiniimon nuptialis (Karny, 1918) (Orthoptera Tettigoniidae): prima segnalazione per l’Emilia Romagna, in Quaderni del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, vol. 5, 2017, pp. 65-66.
  7. ^ naturamediterraneo.com, https://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=274874.
  8. ^ naturamediterraneo.com, https://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=17116. URL consultato il 4 ottobre 2019.

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