Sambucus ebulus

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Sambuco lebbio
Sambucus ebulus
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Dipsacales
Famiglia Caprifoliaceae
Genere Sambucus
Specie S. ebulis
Nomenclatura binomiale
Sambucus ebulis
L.
Nomi comuni

sambuco lebbio, ebbio, sambuchella

Sambucus ebulus L., conosciuto come sambuco lebbio, ebbio, o sambuchella, è una pianta erbacea della famiglia delle Adoxaceae[1], originaria dell'Europa centrale e Sud Ovest dell'Asia. La specie si è naturalizzata in molte parti del Nord America (New York, New Jersey e Québec).[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Sambucus ebulus raggiunge 1–2 m di altezza, ha un fusto eretto in genere non ramificato e forma densi gruppi; ha un apparato radicale perenne esteso in ambiente sotterraneo. Le foglie sono opposte, pennate, lunghe 15–30 cm con 5-9 foglioline di odore fetido. Il fusto termina con un corimbo di 10–15 cm di diametro con numerosi fiori ermafroditi bianchi (raramente rosa), piatti. Il frutto è una piccola bacca lucida di 5–6 mm di diametro piena di succo rossastro.[3]

Il nome inglese danewort deriva dalla credenza che cresca nei siti dove si sono combattute battaglie contro i Danesi. Il termine walewort o walwort significa "pianta straniera". Foglie e fusti di colore rosso in autunno possono spiegare i riferimenti al sangue. Il termine inglese Dane può essere collegato ad un antico termine riferito alla diarrea.

Utilizzi[modifica | modifica wikitesto]

I frutti di Sambucus ebulus sono utilizzati nella tradizione austriaca per trattare disordini dell'apparato respiratorio e febbre.[4] Tuttavia la pianta, specialmente le bacche, è da considerarsi velenosa.[5]

È una pianta impollinata, sia pur raramente, dalle api per il polline ed il nettare.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Sambucus ebulus, in The Plant List. URL consultato il 12 ottobre 2017.
  2. ^ BONAP (Biota of North America Project) floristic synthesis, Sambucus ebulus
  3. ^ Clapham, A.R., Tutin, T.G. and Warburg, E.F. 1968. Excursion Flora of the British Isles. Cambridge University Press. ISBN 0 521 04656 4
  4. ^ Vogl S, Picker P, Mihaly-Bison J, etal, Ethnopharmacological in vitro studies on Austria's folk medicine—An unexplored lore in vitro anti-inflammatory activities of 71 Austrian traditional herbal drugs, in Journal of Ethnopharmacology, vol. 149, n. 3, ottobre 2013, pp. 750–71, DOI:10.1016/j.jep.2013.06.007, PMC 3791396, PMID 23770053.
  5. ^ Gilberto Bulgarelli, Sergio Flamigni. Piante tossiche e velenose
  6. ^ (FR) Sambucus ebulus & Apis mellifera, su Florabeilles, 24 luglio 2013. URL consultato il 5 luglio 2019.

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