Alepes kleinii

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Alepes kleinii
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Neopterygii
Infraclasse Teleostei
Ordine Perciformes
Sottordine Percoidei
Famiglia Carangidae
Genere Alepes
Specie A. kleinii
Nomenclatura binomiale
Alepes kleinii
(Bloch, 1793)

Alepes kleinii (Bloch, 1793) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Carangidae[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale di A. kleinii comprende buona parte dell'Indo-Pacifico tropicale dal mar Rosso[3] e il golfo Persico a ovest e a nord fino a Okinawa e a sud fino all'Australia[4]. In seguito alla migrazione lessepsiana ha stabilito popolazioni nel mar Mediterraneo orientale[3][5].

È un pesce pelagico che vive in acque costiere, spesso in prossimità delle barriere coralline[1][4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di un piccolo carangide dal corpo piuttosto alto e molto compresso lateralmente. La colorazione del dorso è grigia con toni bluastri o verdastri mentre sui fianchi e il ventre è chiara o biancastra con riflessi argentei nell'animale vivo. Sul dorso al di sopra della linea laterale sono spesso presenti delle fasce verticali scure mentre è sempre evidente una macchia nera rotonda caratteristica nella parte alta dell'opercolo branchiale. Le pinne sono incolori tranne la pinna caudale che è di color giallastro[3].

La taglia massima nota è di 18,2 cm mentre la taglia comune è di 12 cm[4].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di crostacei planctonici (copepodi, anfipodi e decapodi[3]) e di uova e stadi giovanili di pesci[6].

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Non è oggetto di pesca specifica ma rimane spesso catturato come bycatch nelle reti a strascico per la pesca dei gamberetti. Marinerie artigianali lo catturano con lenze e reti da posta[1]. Si trova sui mercati ittici locali sia fresca che essiccata o salata[4].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

A. kleinii è una specie molto comune e con un areale abbastanza vasto, catturata perlopiù casualmente e non soggetta a un intenso sforzo di pesca. Non vi sono segni di rarefazione delle popolazioni. Per questi motivi la lista rossa IUCN la classifica come "a rischio minimo"[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Alepes kleinii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Bailly, N. (2015), Alepes kleinii, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  3. ^ a b c d (EN) M.A.B. Siddik, Md Abu Hanif, Ashfaqun Nahar, Md Reaz Chaklader and Rowan Kleindienst, First record of the razorbelly scad Alepes kleinii (Bloch, 1793) (Carangidae) along the coast of Bangladesh, in Marine Biodiversity Records, vol. 10, n. 32, 2017, pp. 1-4, DOI:10.1186/s41200-017-0134-x. URL consultato il 15 maggio 2021.
  4. ^ a b c d (EN) Alepes kleinii, su FishBase. URL consultato il 15 maggio 2021.
  5. ^ B.T. Adam, Red Sea Fishes Recently Found in the Mediterranean, in Copeia, vol. 1966, n. 2, 1966, pp. 254–275, DOI:10.2307/1441133, JSTOR 1441133.
  6. ^ (EN) Food items reported for Alepes kleinii, su FishBase. URL consultato il 15 maggio 2021.

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