Sindrome da disfunzione multiorgano: differenze tra le versioni

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La '''sindrome da disfunzione multiorgano''' (o '''MODS''', ''Multiple organ dysfunction syndrome''), un tempo chiamata '''sindrome da insufficienza multiorgano''', (o '''MOFS''', ''Multiple Organ Failure Syndrome''), è una [[sindrome]] sistemica, che generalmente si associa a [[shock]], o a [[sepsi]], a [[setticemia]], a [[SIRS]], caratterizzata dall'insorgenza acuta dell'alterazione della funzione degli organi di un paziente, in cui è necessario l'intervento medico per ripristinare l'[[omeostasi]] dell'organismo. Solitamente sono coinvolti due o più apparati.
La '''sindrome da disfunzione multiorgano''' (o '''MODS''', ''Multiple Organ Dysfunction Syndrome''), un tempo chiamata '''sindrome da insufficienza multiorgano''', (o '''MOFS''', ''Multiple Organ Failure Syndrome''), è una [[sindrome]] sistemica, che generalmente si associa a [[shock]], o a [[sepsi]], a [[setticemia]], a [[SIRS]], caratterizzata dall'insorgenza acuta dell'alterazione della funzione degli organi di un paziente, in cui è necessario l'intervento medico per ripristinare l'[[omeostasi]] dell'organismo. Solitamente sono coinvolti due o più apparati.


L'uso di "insufficienza multipla d'organo", "insufficienza multiorgano", o "insufficienza d'organo multisistemica", dovrebbe essere evitato, in quanto tale denominazione si basava su parametri fisiologici, per determinare la funzionalità di un organo.<ref name="Irwin-Rippe">[http://www.lww.com/product/?0-7817-3548-3 Intensive Care Medicine] by Irwin and Rippe</ref>
L'uso di "insufficienza multipla d'organo", "insufficienza multiorgano", o "insufficienza d'organo multisistemica", dovrebbe essere evitato, in quanto tale denominazione si basava su parametri fisiologici, per determinare la funzionalità di un organo.<ref name="Irwin-Rippe">[http://www.lww.com/product/?0-7817-3548-3 Intensive Care Medicine] by Irwin and Rippe</ref>
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==Epidemiologia e cenni storici==
==Epidemiologia e cenni storici==
Per molti anni, alcuni quadri clinici venivano genericamente classificati come ''[[sepsi]]'' o ''sindrome settica''. In anni più recenti, questi concetti sono stati perfezionati, cosicché ora si ha una definizione specifica di "sepsi" che affianca due nuovi concetti, la [[Sindrome da Risposta Infiammatoria Sistemica]] (o SIRS) e la Sindrome da Disfunzione Multiorgano (o MODS).<ref name="Irwin-Rippe"/>
Per molti anni, alcuni quadri clinici venivano genericamente classificati come ''[[sepsi]]'' o ''sindrome settica''. In anni più recenti, questi concetti sono stati perfezionati, cosicché ora si ha una definizione specifica di "sepsi" che affianca due nuovi concetti, la [[Sindrome da Risposta Infiammatoria Sistemica]] (o SIRS) e la Sindrome da Disfunzione Multiorgano (o MODS).<ref name="Irwin-Rippe"/>

La sindrome da disfunzione multiorgano è ormai definita come la fase finale di un continuum che va da "infezione" a "sindrome da risposta infiammatoria sistemica", a "sepsi", a "sepsi severa", a "disfunzione d'organo".


==Eziologia==
==Eziologia==
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La [[sepsi]] è la causa più comune, e può provocare uno [[shock settico]]. In assenza di infezione, la condizione viene definita ''sindrome da risposta infiammatoria sistemica (SIRS)''. Sia la SIRS che la sepsi (che non è altro che una SIRS causata da infezione) possono progredire fino alla sindrome da disfunzione d'organo.<br/>
La [[sepsi]] è la causa più comune, e può provocare uno [[shock settico]]. In assenza di infezione, la condizione viene definita ''sindrome da risposta infiammatoria sistemica (SIRS)''. Sia la SIRS che la sepsi (che non è altro che una SIRS causata da infezione) possono progredire fino alla sindrome da disfunzione d'organo.<br/>
Tuttavia, in un terzo dei pazienti non si scopre la causa originaria.<ref name="Irwin-Rippe"/>
Tuttavia, in un terzo dei pazienti non si scopre la causa originaria.<ref name="Irwin-Rippe"/>

Alcuni scienziati hanno sviluppato una modello di sepsi su [[topo]] tramite legatura del [[cieco]] e sua iniezione di sostanze attive (''"CLP"'').<ref>{{cite journal |author=Kabay B, Kocaefe C, Baykal A, ''et al.'' |title=Interleukin-10 gene transfer: prevention of multiple organ injury in a murine cecal ligation and puncture model of sepsis |journal=World J Surg |volume=31 |issue=1 |pages=105–15 |year=2007 |pmid=17171483 |doi=10.1007/s00268-006-0066-9}}</ref>
Ad alcuni dei topi [[albini]] maschi sottoposti a CLP è stata somministrata [[interleuchina 10]] legata ad un vettore, ad altri solo un vettore vuoto come controllo. Il danno tissutale a [[polmone]], [[fegato]] e [[rene]] è stato misurato rilevando l'attività della [[mieloperossidasi]] e della malondialdeide: questi sono composti endogeni ossidanti, prodotti durante l'infiammazione di un tessuto. Gli autori hanno anche valutato il livello di infiltrazione dei [[neutrofili]] nel tessuto del polmone e del fegato; l'espressione di [[interleuchina 10]], misurata mediante immunoistochimica; l'espressione dell'[[mRNA]] del [[fattore di necrosi tumorale|TNFα]], misurata dopo 3, 8 e 24 ore usando la [[PCR]].<br/>
I risultati mostrano che il danno d'organo è significativamente ridotto dall'interleuchina 10, come quantificato dalla riduzione dell'attività della mieloperossidasi nel [[polmone]], nel [[fegato]] e nel [[rene]]. I fegati dei topi infettati con il vettore hanno mostrato ridotta attività dei [[neutrofili]]. Gli studiosi hanno concluso che l'aumento dell'espressione genica di interleuchina 10 riduce significativamente le lesioni multiorgano causate dalla sepsi.

<!-- ==Patogenesi== -->
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<!-- ===Complicanze=== -->
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<!-- ==Anatomia patologica== -->
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==Clinica==
==Clinica==
È stata proposta una stadiazione clinica in quattro stadî:
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* ''Stadio 3'': il paziente è in shock, con alterazioni dell'[[azotemia]] e dell'[[equilibrio acido-base]]. Significative anomalie della coagulazione.
* ''Stadio 3'': il paziente è in shock, con alterazioni dell'[[azotemia]] e dell'[[equilibrio acido-base]]. Significative anomalie della coagulazione.
* ''Stadio 4'': il paziente è dipendente da terapie che mantengono la pressione sanguigna, presenta [[oliguria]] o [[anuria]]; possono seguire [[colite ischemica]] ed [[acidosi lattica]].
* ''Stadio 4'': il paziente è dipendente da terapie che mantengono la pressione sanguigna, presenta [[oliguria]] o [[anuria]]; possono seguire [[colite ischemica]] ed [[acidosi lattica]].

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<!-- ===Segni e sintomi=== -->
<!-- ===Esami di laboratorio e strumentali=== -->
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Uno studio controllato randomizzato ha concluso che la [[proteina C]] attivata (''APC'', il maggiore anticoagulante fisiologico dell'organismo) umana ricombinante, somministrata sotto forma di drotrecogin-alfa attivato, può ridurre il tasso di mortalità a 28 giorni;<ref name="pmid12712239">{{cite journal |author=Dhainaut JF, Laterre PF, Janes JM, ''et al.'' |title=Drotrecogin alfa (activated) in the treatment of severe sepsis patients with multiple-organ dysfunction: data from the PROWESS trial |journal=Intensive Care Med |volume=29 |issue=6 |pages=894–903 |year=2003 |pmid=12712239 |doi=10.1007/s00134-003-1731-1}}</ref> la riduzione del [[rischio relativo]] era del 21,8%. Per i pazienti a rischio, simili a quelli considerati nel sopracitato studio (il 33,9% moriva entro 28 giorni), questo porta ad una riduzione del rischio assoluto pari al 7,4%.
Uno studio controllato randomizzato ha concluso che la [[proteina C]] attivata (''APC'', il maggiore anticoagulante fisiologico dell'organismo) umana ricombinante, somministrata sotto forma di drotrecogin-alfa attivato, può ridurre il tasso di mortalità a 28 giorni;<ref name="pmid12712239">{{cite journal |author=Dhainaut JF, Laterre PF, Janes JM, ''et al.'' |title=Drotrecogin alfa (activated) in the treatment of severe sepsis patients with multiple-organ dysfunction: data from the PROWESS trial |journal=Intensive Care Med |volume=29 |issue=6 |pages=894–903 |year=2003 |pmid=12712239 |doi=10.1007/s00134-003-1731-1}}</ref> la riduzione del [[rischio relativo]] era del 21,8%. Per i pazienti a rischio, simili a quelli considerati nel sopracitato studio (il 33,9% moriva entro 28 giorni), questo porta ad una riduzione del rischio assoluto pari al 7,4%.

Attualmente i ricercatori stanno cercando bersagli genetici per una terapia genica, al fine di prevenire la progressione della disfunzione d'organo. Alcuni autori hanno ipotizzato che l'inattivazione dei fattori di trascrizione [[NF-κB]] e del fattore di trascrizione AP-1 può essere un obiettivo adatto per la prevenzione della sepsi e della SIRS <ref>{{cite journal |author=Matsuda N, Hattori Y |title=Systemic inflammatory response syndrome (SIRS): molecular pathophysiology and gene therapy |journal=J. Pharmacol. Sci. |volume=101 |issue=3 |pages=189–98 |year=2006 |pmid=16823257 |doi=10.1254/jphs.CRJ06010X}}</ref> in quanto questi sono due [[Gene|geni]] pro-infiammatori; tuttavia essi sono anche componenti essenziali di una normale e sana [[risposta immunitaria]], per cui vi è il rischio di indurre una crescente vulnerabilità alle infezioni causando un deterioramento clinico.

<!-- ===Trattamento chirurgico=== -->
<!-- ===Trattamento chirurgico=== -->
<!-- ===Trattamento farmacologico=== -->
<!-- ===Trattamento farmacologico=== -->

===Prognosi===
===Prognosi===
La mortalità varia dal 30% al 100%; la possibilità di sopravvivenza diminuisce all'aumentare del numero di organi coinvolti. Dal 1980 ad oggi il tasso di mortalità non è cambiato.<ref name="Irwin-Rippe"/>
La mortalità varia dal 30% al 100%; la possibilità di sopravvivenza diminuisce all'aumentare del numero di organi coinvolti. Dal 1980 ad oggi il tasso di mortalità non è cambiato.<ref name="Irwin-Rippe"/>

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==Note==
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Versione delle 01:53, 10 feb 2013

Sindrome da insufficienza multiorgano
Mortalità mondiale30-100%
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM995.92
ICD-10R65.3
MeSHD009102
eMedicine169640

La sindrome da disfunzione multiorgano (o MODS, Multiple Organ Dysfunction Syndrome), un tempo chiamata sindrome da insufficienza multiorgano, (o MOFS, Multiple Organ Failure Syndrome), è una sindrome sistemica, che generalmente si associa a shock, o a sepsi, a setticemia, a SIRS, caratterizzata dall'insorgenza acuta dell'alterazione della funzione degli organi di un paziente, in cui è necessario l'intervento medico per ripristinare l'omeostasi dell'organismo. Solitamente sono coinvolti due o più apparati.

L'uso di "insufficienza multipla d'organo", "insufficienza multiorgano", o "insufficienza d'organo multisistemica", dovrebbe essere evitato, in quanto tale denominazione si basava su parametri fisiologici, per determinare la funzionalità di un organo.[1]

Epidemiologia e cenni storici

Per molti anni, alcuni quadri clinici venivano genericamente classificati come sepsi o sindrome settica. In anni più recenti, questi concetti sono stati perfezionati, cosicché ora si ha una definizione specifica di "sepsi" che affianca due nuovi concetti, la Sindrome da Risposta Infiammatoria Sistemica (o SIRS) e la Sindrome da Disfunzione Multiorgano (o MODS).[1]

La sindrome da disfunzione multiorgano è ormai definita come la fase finale di un continuum che va da "infezione" a "sindrome da risposta infiammatoria sistemica", a "sepsi", a "sepsi severa", a "disfunzione d'organo".

Eziologia

La sindrome è solitamente causata da infezioni, lesioni (trauma, intervento chirurgico), ipoperfusione od ipermetabolismo: la causa scatenante, in ogni caso, attiva una risposta infiammatoria incontrollata.
La sepsi è la causa più comune, e può provocare uno shock settico. In assenza di infezione, la condizione viene definita sindrome da risposta infiammatoria sistemica (SIRS). Sia la SIRS che la sepsi (che non è altro che una SIRS causata da infezione) possono progredire fino alla sindrome da disfunzione d'organo.
Tuttavia, in un terzo dei pazienti non si scopre la causa originaria.[1]

Alcuni scienziati hanno sviluppato una modello di sepsi su topo tramite legatura del cieco e sua iniezione di sostanze attive ("CLP").[2] Ad alcuni dei topi albini maschi sottoposti a CLP è stata somministrata interleuchina 10 legata ad un vettore, ad altri solo un vettore vuoto come controllo. Il danno tissutale a polmone, fegato e rene è stato misurato rilevando l'attività della mieloperossidasi e della malondialdeide: questi sono composti endogeni ossidanti, prodotti durante l'infiammazione di un tessuto. Gli autori hanno anche valutato il livello di infiltrazione dei neutrofili nel tessuto del polmone e del fegato; l'espressione di interleuchina 10, misurata mediante immunoistochimica; l'espressione dell'mRNA del TNFα, misurata dopo 3, 8 e 24 ore usando la PCR.
I risultati mostrano che il danno d'organo è significativamente ridotto dall'interleuchina 10, come quantificato dalla riduzione dell'attività della mieloperossidasi nel polmone, nel fegato e nel rene. I fegati dei topi infettati con il vettore hanno mostrato ridotta attività dei neutrofili. Gli studiosi hanno concluso che l'aumento dell'espressione genica di interleuchina 10 riduce significativamente le lesioni multiorgano causate dalla sepsi.

Clinica

È stata proposta una stadiazione clinica in quattro stadî:

Trattamento

Allo stato attuale non vi è alcun trattamento che può invertire una disfunzione d'organo in atto. La terapia è quindi limitata a terapie di supporto, ovvero l'assistenza emodinamica e della respirazione. Il mantenimento di un'adeguata ossigenazione dei tessuti è l'obiettivo principale.

L'inizio di una nutrizione enterale entro 36 ore dal ricovero riduce le complicanze infettive.[1]

Uno studio controllato randomizzato ha concluso che la proteina C attivata (APC, il maggiore anticoagulante fisiologico dell'organismo) umana ricombinante, somministrata sotto forma di drotrecogin-alfa attivato, può ridurre il tasso di mortalità a 28 giorni;[3] la riduzione del rischio relativo era del 21,8%. Per i pazienti a rischio, simili a quelli considerati nel sopracitato studio (il 33,9% moriva entro 28 giorni), questo porta ad una riduzione del rischio assoluto pari al 7,4%.

Attualmente i ricercatori stanno cercando bersagli genetici per una terapia genica, al fine di prevenire la progressione della disfunzione d'organo. Alcuni autori hanno ipotizzato che l'inattivazione dei fattori di trascrizione NF-κB e del fattore di trascrizione AP-1 può essere un obiettivo adatto per la prevenzione della sepsi e della SIRS [4] in quanto questi sono due geni pro-infiammatori; tuttavia essi sono anche componenti essenziali di una normale e sana risposta immunitaria, per cui vi è il rischio di indurre una crescente vulnerabilità alle infezioni causando un deterioramento clinico.

Prognosi

La mortalità varia dal 30% al 100%; la possibilità di sopravvivenza diminuisce all'aumentare del numero di organi coinvolti. Dal 1980 ad oggi il tasso di mortalità non è cambiato.[1]

Note

  1. ^ a b c d e Intensive Care Medicine by Irwin and Rippe
  2. ^ Kabay B, Kocaefe C, Baykal A, et al., Interleukin-10 gene transfer: prevention of multiple organ injury in a murine cecal ligation and puncture model of sepsis, in World J Surg, vol. 31, n. 1, 2007, pp. 105–15, DOI:10.1007/s00268-006-0066-9.
  3. ^ Dhainaut JF, Laterre PF, Janes JM, et al., Drotrecogin alfa (activated) in the treatment of severe sepsis patients with multiple-organ dysfunction: data from the PROWESS trial, in Intensive Care Med, vol. 29, n. 6, 2003, pp. 894–903, DOI:10.1007/s00134-003-1731-1.
  4. ^ Matsuda N, Hattori Y, Systemic inflammatory response syndrome (SIRS): molecular pathophysiology and gene therapy, in J. Pharmacol. Sci., vol. 101, n. 3, 2006, pp. 189–98, DOI:10.1254/jphs.CRJ06010X.

Bibliografia

  • (EN) The ICU Book, ISBN 0-683-05565-8.
  • (EN) Lee Goldman, Andrew I. Schafer, Cecil Textbook of Medicine, Saunders, ISBN 978-1-4377-2788-3.
  • (EN) David A. Warrell, Timothy M. Cox, John D. Firth, The Oxford Textbook of Medicine, ISBN 978-0-19-920485-4.
  • (EN) Dan L. Longo, Anthony Fauci, Dennis Kasper, Stephen Hauser, J. Larry Jameson, Joseph Loscalzo, Harrison's Principles of Internal Medicine, McGraw-Hill Companies.

Voci correlate


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