Colite pseudomembranosa: differenze tra le versioni

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*{{cita libro|autore=UNIGASTRO - Coordinamento Nazionale Docenti Universitari di Gastroenterologia|titolo=Manuale di Gastroenterologia|editore=Editrice gastroenterologica italiana|anno=2007-2009|id= ISBN 88-7781-814-X|città=Roma}}
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*{{cita libro|cognome=Murray|nome=Patrick R.|coautori=|titolo= Microbiologia medica|editore= EMSI| città= Roma |anno=2008|id=ISBN 978-88-86669-56-6}}
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* {{cite book|author1=Antonio E. Pontiroli|author2=Nicola A. Rossi|title=Dizionario clinico per l'odontoiatria: illustrato a colori|url=http://books.google.com/books?id=_-keSxYBZCEC&pg=PA49|accessdate= |year=2003|publisher=PICCIN|isbn=9788829916016|pages=49–}}
* {{cite book|title=Medicina interna sistematica|url=http://books.google.com/books?id=bgz8lBTiBbsC&pg=PA708|accessdate= |year=2010|publisher=Elsevier srl|isbn=9788821431098|pages=708–}}
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* {{en}}{{cite book|author1=Meinhard Classen|author2=G. N. J. Tytgat|author3=Charles J. Lightdale|title=Gastroenterological endoscopy|url=http://books.google.com/books?id=sp0istaUg1AC&pg=PA563|accessdate= |year=2002|publisher=Thieme|isbn=9781588900135|pages=563–}}
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* {{en}}{{cite book|author=Steven L. Percival|title=Microbiology and Aging: Clinical Manifestations|url=http://books.google.com/books?id=YzCW-eN60OgC&pg=PA236|accessdate= |date=17 December 2008|publisher=Springer|isbn=9781588296405|pages=236–}}
* {{en}}{{cite book|author=Kirby I. Bland|title=General Surgery: Principles and International Practice|url=http://books.google.com/books?id=0sdcAQLAc-MC&pg=PA819|accessdate=|date=16 December 2008|publisher=Springer|isbn=9781846288326|pages=819–}}
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Versione delle 16:09, 18 lug 2011

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La colite pseudomembranosa, detta anche colite associata ad antibiotici è una colite acuta caratterizzata dalla formazione di una pseudomembrana, ossia uno strato aderente di cellule infiammatorie e detriti sulla mucosa danneggiata. È causata dalle tossine prodotte dal Clostridium difficile, uno dei batteri che fa normalmente parte della flora intestinale. Il batterio produce varie tossine, di cui le principali sono la tossina A e la B (responsabili della modulazione delle vie di segnalazione intracellulari), che inducono l'apoptosi delle cellule dell'ospite inducendo la produzione di citochine. Generalmente vengono colpiti soggetti sottoposti ad una terapia antibiotica ad ampio spettro, in quanto avviene un'alterazione della normale flora intestinale che risulta favorevole al C. difficile. Raramente questa condizione può insorgere come complicanza di una patologia cronica debilitante o dopo un intervento chirurgico.

Morfologia

Colite pseudomembranosa, sono ben visibili le pseudomembrane
Colite pseudomembranosa vista in tomografia

Si osserva sulla mucosa danneggiata del colon la presenza di placche di detriti necrotici, muco e materiale fibropurulento; la patologia è detta pseudomembranosa in quanto non sono vere e proprie membrane per l'assenza di uno strato epiteliale che le riveste. La mucosa appare iperemica e disepitelizzata, nella lamina propria è presente edema, un intenso infiltrato di granulociti neutrofili e a volte capillari trombizzati. Le cripte del colon sono danneggiate in superficie e dilatate in profondità per la formazione di un essudato mucopurulento, che deborda creando protrusioni "a fungo" e dalla cui coalescenza hanno origine le pseudomembrane. Nelle rare volte in cui viene coinvolto il tenue, i villi intestinali possono apparire tozzi.

Clinica

La colite pseudomembranosa colpisce soprattutto gli adulti, caratterizzata da diarrea acuta o cronica; a volte si può osservare anche in individui giovani come infezione spontanea e senza fattori predisponenti. La diagnosi si ottiene dall'identificazione nelle feci delle tossine di C. difficile e tramite colonscopia. Il trattamento a base di metronidazolo (250–500 mg ogni otto ore per via orale) e vancomicina (125–250 mg ogni sei ore per via orale) in genere è risolutiva, anche se si osservano recidive in un 25% dei casi. Le complicanze possibili sono costituite da una perdita massiva di liquidi o distruzione della mucosa intestinale colpite, che possono portare a disidratazione, sepsi e perforazione intestinale. In questi casi sono necessari tempestivi provvedimenti, in quanto possono essere mortali soprattutto in soggetti debilitati o molto giovani.

Profilo diagnostico

In rapporto alle tipiche manifestazioni cliniche, un'accurata anamnesi è sovente suggestiva di colite pseudomembranosa; precedenti degenze ospedaliere e manovre chirugiche associate a terapia antibiotica ad ampio spettro (soprattutto ampicillina ma anche clindamicina) in un soggetto con febbre, diarrea muco-sanguinolenta e dolori addominali, sono elementi sufficienti per richiede la ricerca delle tossine batteriche nelle feci del paziente. Attraverso test ELISA si ricerca la tossina enterotossica, mentre la ricerca della tossine citolitiche si dimostra per l'effetto tossico in culture cellulari.

Terapia

La terapia deve essere tesa al ristabilimento dell'equilibrio idro-elettrolitico e alla correzione di eventuali disionie. A questa si associata una terapia antibiotica basata su vancomicina e metronidazolo o, in alternativa, linezolid o bacitracina. In concomitanza alla terapia antibiotica e poi prolungati per un lungo periodo, occorre assumere fermenti lattici e/o altre formulazioni orali (compresse, sospensioni, polveri) contenenti spore, batteri o lieviti al fine di ristabilire la normale flora intestinale.

Bibliografia

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