Ortalis columbiana: differenze tra le versioni

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''Ortalis columbiana'' è una specie tipica del suo [[Genere (tassonomia)|genere]]: è un grande uccello paffuto, con un collo lungo e sottile, una testa piccola, gambe lunghe e robuste e una lunga coda.
''Ortalis columbiana'' è una specie tipica del suo [[Genere (tassonomia)|genere]]: è un grande uccello paffuto, con un collo lungo e sottile, una testa piccola, gambe lunghe e robuste e una lunga coda.


Gli adulti di questa specie hanno una lunghezza di 50-60 cm. La lunghezza media delle ali è di 22,5 cm per i maschi e 19,6 cm per le femmine; la lunghezza media della coda è rispettivamente di 25 e 24 cm. I [[Tarso (scheletro)|tarsi]] misurano in media 6 cm (maschi) e 5,8 cm (femmine). I maschi sono di norma più pesanti delle femmine: il peso medio registrato è di 600 g e 500 g rispettivamente.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Charles|cognome=Vaurie|data=1965|titolo=Systematic notes on the bird family Cracidae. No. 3, Ortalis guttata, Ortalis superciliaris, and Ortalis motmot. American Museum novitates ; no. 2232|lingua=en-US|accesso=2021-08-29|url=https://digitallibrary.amnh.org/handle/2246/3514}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Alden H.|cognome=Miller|data=1952-10|titolo=Supplementary Data on the Tropical Avifauna of the Arid Upper Magdalena Valley of Colombia|rivista=The Auk|volume=69|numero=4|pp=450–457|accesso=2021-08-29|doi=10.2307/4081026|url=http://dx.doi.org/10.2307/4081026}}</ref>
Gli adulti di questa specie hanno una lunghezza di 50-60 cm. La lunghezza media delle ali è di 22,5 cm per i maschi e 19,6 cm per le femmine; la lunghezza media della coda è rispettivamente di 25 e 24 cm. I [[Tarso (scheletro)|tarsi]] misurano in media 6 cm (maschi) e 5,8 cm (femmine). I maschi sono di norma più pesanti delle femmine: il peso medio registrato è di 600 g e 500 g rispettivamente.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Charles|cognome=Vaurie|data=1965|titolo=Systematic notes on the bird family Cracidae. No. 3, Ortalis guttata, Ortalis superciliaris, and Ortalis motmot. American Museum novitates ; no. 2232|lingua=en-US|accesso=2021-08-29|url=https://digitallibrary.amnh.org/handle/2246/3514}}</ref><ref name=":0">{{Cita pubblicazione|nome=Alden H.|cognome=Miller|data=1952-10|titolo=Supplementary Data on the Tropical Avifauna of the Arid Upper Magdalena Valley of Colombia|rivista=The Auk|volume=69|numero=4|pp=450–457|accesso=2021-08-29|doi=10.2307/4081026|url=http://dx.doi.org/10.2307/4081026}}</ref>


Il [[piumaggio]] è simile in entrambi i sessi. Le parti superiori sono per lo più marroni, con sfumature grigio-marroni sulle primarie e sulle secondarie. Le penne esterne della coda sono marroni rossicce. La testa e il collo sono grigi, con una giogaia rossa sul collo. Le penne del petto sono grigie con prominenti smerlature bianche, una caratteristica distintiva rispetto al [[Ciacialaca marezzato]], di aspetto simile. Il ventre è marroncino con sfumature rossicce sulle cosce e sui fianchi, e le [[Penne copritrici|copritrici]] inferiori della coda sono anch'esse rossicce. Le zampe e i piedi sono rosati. Il becco è grigio scuro alla base e sfuma in bianco sulla punta. L'iride è marrone scuro e un'area di pelle nuda grigia circonda l'occhio.<ref name="Restall">{{Cita libro|autore=Restall|nome=Robin|autore2=Rodner|nome2=Clemencia|nome3=Miguel|autore3=Lentino|titolo=Birds of Northern South America: an Identification Guide Vol 1|data=2007|editore=Yale University Press|città=New Haven|p=43-44|ISBN=978-0-300-10862-0}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Quiñones|nome=Fernando Ayerbe|titolo=Guía ilustrada de la Avifauna colombiana|data=2018|editore=Puntoaparte|città=Bogotá|p=Pl 07|ISBN=978-958-5461-03-1}}</ref><ref name="BOTW">{{Cita web|url=https://doi.org/10.2173/bow.colcha1.01|sito=Birds of the World (T. S. Schulenberg, Editor) subscription required|dataaccesso=10 August 2021}}</ref><ref name="Hilty">{{Cita libro|autore=Hilty|nome=Steven L.|titolo=Birds of Colombia|data=2021|editore=Lynx Edicions|città=Barcelona|p=32|ISBN=978-84-16728-24-4}}</ref>
Il [[piumaggio]] è simile in entrambi i sessi. Le parti superiori sono per lo più marroni, con sfumature grigio-marroni sulle primarie e sulle secondarie. Le penne esterne della coda sono marroni rossicce. La testa e il collo sono grigi, con una giogaia rossa sul collo. Le penne del petto sono grigie con prominenti smerlature bianche, una caratteristica distintiva rispetto al [[Ciacialaca marezzato]], di aspetto simile. Il ventre è marroncino con sfumature rossicce sulle cosce e sui fianchi, e le [[Penne copritrici|copritrici]] inferiori della coda sono anch'esse rossicce. Le zampe e i piedi sono rosati. Il becco è grigio scuro alla base e sfuma in bianco sulla punta. L'iride è marrone scuro e un'area di pelle nuda grigia circonda l'occhio.<ref name=":1">{{Cita libro|nome=Clemencia|cognome=Rodner|nome2=Miguel|cognome2=Lentino R.|titolo=Birds of northern South America : an identification guide|url=https://www.worldcat.org/oclc/85821617|accesso=2021-08-29|data=2007|editore=Yale University Press|OCLC=85821617|ISBN=978-0-300-10862-0}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Guía ilustrada de la Avifauna colombiana {{!}} ISBN 978-958-5461-44-4 - Libro|url=https://isbn.cloud/9789585461444/guia-ilustrada-de-la-avifauna-colombiana/|accesso=2021-08-29|lingua=es}}</ref><ref name=":2">{{Cita pubblicazione|nome=Diana Carolina|cognome=Acosta-Rojas|nome2=Dalia C.|cognome2=Barragán Barrera|data=2020-03-04|titolo=Colombian Chachalaca (Ortalis columbiana)|rivista=Birds of the World|editore=Cornell Lab of Ornithology|accesso=2021-08-29|url=http://dx.doi.org/10.2173/bow.colcha1.01}}</ref><ref name=":3">{{Cita libro|nome=Hilty, Steven, L..|cognome=Auteur.|titolo=Birds of Colombia|url=http://worldcat.org/oclc/1249820844|accesso=2021-08-29|OCLC=1249820844|ISBN=978-84-16728-24-4}}</ref>


== Biologia ==
== Biologia ==
I Ciacialaca colombiani sono [[Arboricolo|arboricoli]], in quanto trascorrono la maggior parte del loro tempo nelle foreste dove in genere si nutrono dal livello medio alla [[canopia]]. Preferiscono alberi con buone scorte di cibo, principalmente specie di [[Ficus]] o [[Cecropia (botanica)|Cecropia.]] Sono volatori capaci, ma di solito non intraprendono lunghi voli. Sono uccelli sociali, che vivono in gruppi anche di 20 individui. Talvolta sono rumorosi, ed emettono un richiamo molto caratteristico (''chac-a-lac'') che dà loro il nome.<ref name="Restall" /><ref name="BOTW" />
I Ciacialaca colombiani sono [[Arboricolo|arboricoli]], in quanto trascorrono la maggior parte del loro tempo nelle foreste dove in genere si nutrono dal livello medio alla [[canopia]]. Preferiscono alberi con buone scorte di cibo, principalmente specie di [[Ficus]] o [[Cecropia (botanica)|Cecropia.]] Sono volatori capaci, ma di solito non intraprendono lunghi voli. Sono uccelli sociali, che vivono in gruppi anche di 20 individui. Talvolta sono rumorosi, ed emettono un richiamo molto caratteristico (''chac-a-lac'') che dà loro il nome.<ref name=":1" /><ref name=":2" />


'''Alimentazione'''
'''Alimentazione'''


I Ciacialaca colombiani e i [[Cracidae|Cracidi]] in generale sono molto [[Frugivoro|frugivori]]. I grandi frugivori svolgono un ruolo chiave nel mantenere la diversità delle foreste tropicali, disperdendo semi di grandi dimensioni: se non sono presenti in un'area, questa sarà dominata da specie a crescita rapida con frutti e semi più piccoli.<ref>{{Cite journal|title=Beta diversity and knowledge gaps of Colombia’s dry forests: implications for their conservation|journal=Caldasia|date=2019|volume=41-1}}</ref>
I Ciacialaca colombiani e i [[Cracidae|Cracidi]] in generale sono molto [[Frugivoro|frugivori]]. I grandi frugivori svolgono un ruolo chiave nel mantenere la diversità delle foreste tropicali, disperdendo semi di grandi dimensioni: se non sono presenti in un'area, questa sarà dominata da specie a crescita rapida con frutti e semi più piccoli.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Gustavo H.|cognome=Kattan|nome2=Camilo E.|cognome2=Sánchez|nome3=Catalina|cognome3=Vélez|data=2019-01-01|titolo=Beta diversity and knowledge gaps of Colombia’s dry forests: implications for their conservation|rivista=Caldasia|volume=41|numero=1|pp=1–11|accesso=2021-08-29|doi=10.15446/caldasia.v41n1.76229|url=http://dx.doi.org/10.15446/caldasia.v41n1.76229}}</ref>


Questa specie si nutre tipicamente in coppia o in piccoli gruppi. Nella valle del Cauca si è scoperto che la loro dieta comprendeva 26 specie di piante, tra cui [[Frutto|frutti]] (77,2%), [[Foglia|foglie]] (16,2%) e [[Fiore|fiori]] (3,6%). Occasionalmente mangiavano anche terra, foglie morte e pietre (3%). È stato dimostrato che molti dei semi defecati dai Ciacialaca colombiani germinano a una velocità maggiore rispetto a quelli estratti direttamente dalla frutta.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Diana Carolina|cognome=Acosta-Rojas|nome2=Dalia C.|cognome2=Barragán Barrera|data=2014-06-27|titolo=Colombian Chachalaca (Ortalis columbiana)|rivista=Neotropical Birds|accesso=2021-08-29|doi=10.2173/nb.colcha1.01|url=http://dx.doi.org/10.2173/nb.colcha1.01}}</ref><ref name="Restall" />
Questa specie si nutre tipicamente in coppia o in piccoli gruppi. Nella valle del Cauca si è scoperto che la loro dieta comprendeva 26 specie di piante, tra cui [[Frutto|frutti]] (77,2%), [[Foglia|foglie]] (16,2%) e [[Fiore|fiori]] (3,6%). Occasionalmente mangiavano anche terra, foglie morte e pietre (3%). È stato dimostrato che molti dei semi defecati dai Ciacialaca colombiani germinano a una velocità maggiore rispetto a quelli estratti direttamente dalla frutta.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Diana Carolina Acosta-Rojas|autore2=Marcia C. Muñoz|autore3=Alba Marina Torres G.|coautori=Germán Corredor|anno=2012|titolo=DIETA Y DISPERSIÓN DE SEMILLAS: ¿AFECTA LA
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'''Riproduzione'''
'''Riproduzione'''


Poco si sa delle abitudini riproduttive di questa specie. Si presume che i Ciacialaca colombiani siano [[Monogamia|monogami]] e che possibilmente mantengano territori definiti durante il periodo di riproduzione. Nella valle del Magdalena sono stati osservati una femmina con una [[placca incubatrice]] gonfia, un maschio con testicoli estesi e un giovane uccello semi-cresciuto nel mese di febbraio, indicando il periodo della stagione riproduttiva in quella zona.<ref name="Miller">{{Cite journal|title=SUPPLEMENTARY DATA ON THE TROPICAL AVIFAUNA OF THE ARID UPPER MAGDALENA VALLEYOF COLOMBIA|journal=Auk|date=1952|volume=69}}</ref>
Poco si sa delle abitudini riproduttive di questa specie. Si presume che i Ciacialaca colombiani siano [[Monogamia|monogami]] e che possibilmente mantengano territori definiti durante il periodo di riproduzione. Nella valle del Magdalena sono stati osservati una femmina con una [[placca incubatrice]] gonfia, un maschio con testicoli estesi e un giovane uccello semi-cresciuto nel mese di febbraio, indicando il periodo della stagione riproduttiva in quella zona.<ref name=":0" />


== Distribuzione e habitat ==
== Distribuzione e habitat ==
Il Ciacialaca colombiano è endemico delle valli del [[Cauca (fiume)|Cauca]] e del [[Magdalena (fiume)|Magdalena]]. Un tempo era una specie abbastanza diffusa, ma dopo molti anni di pressione [[Caccia|venatoria]] e perdita di habitat è stata estirpata da molte zone. La sua distribuzione attuale è molto frammentata, con piccole popolazioni localizzate che rimangono nelle valli fluviali superiori: nella Magdalena dal [[dipartimento di Huila]] a quello di [[Dipartimento di Santander|Santander]] e nella valle del Cauca dal [[dipartimento di Cauca]] a quello di [[Dipartimento di Antioquia|Antioquia]].<ref name="Restall">{{Cita libro|autore=Restall|nome=Robin|autore2=Rodner|nome2=Clemencia|nome3=Miguel|autore3=Lentino|titolo=Birds of Northern South America: an Identification Guide Vol 1|data=2007|editore=Yale University Press|città=New Haven|p=43-44|ISBN=978-0-300-10862-0}}<cite class="citation book cs1" data-ve-ignore="true" id="CITEREFRestallRodnerLentino2007">Restall, Robin; Rodner, Clemencia; Lentino, Miguel (2007). </cite></ref><ref name="Hilty">{{Cita libro|autore=Hilty|nome=Steven L.|titolo=Birds of Colombia|data=2021|editore=Lynx Edicions|città=Barcelona|p=32|ISBN=978-84-16728-24-4}}<cite class="citation book cs1" data-ve-ignore="true" id="CITEREFHilty2021">Hilty, Steven L. (2021). </cite></ref><ref>{{Cita web|url=https://ebird.org/home|sito=eBird (account required)|dataaccesso=15 August 2021}}</ref>
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== Tassonomia ==
== Tassonomia ==
La specie è stata formalmente descritta per la prima volta nel 1906 dall'ornitologo austriaco [[Carl Eduard Hellmayr]] . Egli basò le sue osservazioni su esemplari conservati al Museo di Stato Bavarese che erano stati ottenuti durante la spedizione di [[Johann Baptist Ritter von Spix|Johann Baptist von Spix]] del 1817-1820 in [[Sud America]]. Hellmayr notò differenze significative nel piumaggio di due esemplari che li separavano dal Ciacialaca marezzato che von Spix aveva precedentemente descritto.<ref>{{Cite journal|title=Revision der Spix'schen Typen brasilianischer Vögel|journal=ABHANDLUNGEN DER MATHEMATISCH - PHYSIKALISCHEN KLASSE DER KÖNIGLICH BAYERISCHEN AKADEMIE der WISSENSCHAFTEN|date=1906|volume=XXII|url=https://www.biodiversitylibrary.org/item/110344#page/806/mode/1up}}</ref>
La specie è stata formalmente descritta per la prima volta nel 1906 dall'ornitologo austriaco [[Carl Eduard Hellmayr]] . Egli basò le sue osservazioni su esemplari conservati al Museo di Stato Bavarese che erano stati ottenuti durante la spedizione di [[Johann Baptist Ritter von Spix|Johann Baptist von Spix]] del 1817-1820 in [[Sud America]]. Hellmayr notò differenze significative nel piumaggio di due esemplari che li separavano dal Ciacialaca marezzato che von Spix aveva precedentemente descritto.<ref>{{Cita libro|autore=Carl Eduard Hellmayr|titolo=Abhandlungen der Mathematisch-Physikalischen Klasse der Königlich Bayerischen Akademie der Wissenschaften|url=https://www.biodiversitylibrary.org/item/110344|accesso=2021-08-29|data=1906|volume=22}}</ref>


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== Note ==
== Note ==

Versione delle 21:49, 29 ago 2021

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Ciacialaca colombiano
Stato di conservazione
Rischio minimo
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseTetrapoda
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdineGalliformes
FamigliaCracidae
GenereOrtalis
SpecieO. columbiana
Nomenclatura binomiale
Ortalis columbiana
Hellmayr, 1906

Il Ciacialaca colombiano (Ortalis columbiana Hellmayr, 1906) è un uccello galliforme della famiglia dei Cracidi, endemico delle foreste e dei boschi delle valli interandine della Colombia.

Descrizione

Ortalis columbiana è una specie tipica del suo genere: è un grande uccello paffuto, con un collo lungo e sottile, una testa piccola, gambe lunghe e robuste e una lunga coda.

Gli adulti di questa specie hanno una lunghezza di 50-60 cm. La lunghezza media delle ali è di 22,5 cm per i maschi e 19,6 cm per le femmine; la lunghezza media della coda è rispettivamente di 25 e 24 cm. I tarsi misurano in media 6 cm (maschi) e 5,8 cm (femmine). I maschi sono di norma più pesanti delle femmine: il peso medio registrato è di 600 g e 500 g rispettivamente.[1][2]

Il piumaggio è simile in entrambi i sessi. Le parti superiori sono per lo più marroni, con sfumature grigio-marroni sulle primarie e sulle secondarie. Le penne esterne della coda sono marroni rossicce. La testa e il collo sono grigi, con una giogaia rossa sul collo. Le penne del petto sono grigie con prominenti smerlature bianche, una caratteristica distintiva rispetto al Ciacialaca marezzato, di aspetto simile. Il ventre è marroncino con sfumature rossicce sulle cosce e sui fianchi, e le copritrici inferiori della coda sono anch'esse rossicce. Le zampe e i piedi sono rosati. Il becco è grigio scuro alla base e sfuma in bianco sulla punta. L'iride è marrone scuro e un'area di pelle nuda grigia circonda l'occhio.[3][4][5][6]

Biologia

I Ciacialaca colombiani sono arboricoli, in quanto trascorrono la maggior parte del loro tempo nelle foreste dove in genere si nutrono dal livello medio alla canopia. Preferiscono alberi con buone scorte di cibo, principalmente specie di Ficus o Cecropia. Sono volatori capaci, ma di solito non intraprendono lunghi voli. Sono uccelli sociali, che vivono in gruppi anche di 20 individui. Talvolta sono rumorosi, ed emettono un richiamo molto caratteristico (chac-a-lac) che dà loro il nome.[3][5]

Alimentazione

I Ciacialaca colombiani e i Cracidi in generale sono molto frugivori. I grandi frugivori svolgono un ruolo chiave nel mantenere la diversità delle foreste tropicali, disperdendo semi di grandi dimensioni: se non sono presenti in un'area, questa sarà dominata da specie a crescita rapida con frutti e semi più piccoli.[7]

Questa specie si nutre tipicamente in coppia o in piccoli gruppi. Nella valle del Cauca si è scoperto che la loro dieta comprendeva 26 specie di piante, tra cui frutti (77,2%), foglie (16,2%) e fiori (3,6%). Occasionalmente mangiavano anche terra, foglie morte e pietre (3%). È stato dimostrato che molti dei semi defecati dai Ciacialaca colombiani germinano a una velocità maggiore rispetto a quelli estratti direttamente dalla frutta.[8][3]

Riproduzione

Poco si sa delle abitudini riproduttive di questa specie. Si presume che i Ciacialaca colombiani siano monogami e che possibilmente mantengano territori definiti durante il periodo di riproduzione. Nella valle del Magdalena sono stati osservati una femmina con una placca incubatrice gonfia, un maschio con testicoli estesi e un giovane uccello semi-cresciuto nel mese di febbraio, indicando il periodo della stagione riproduttiva in quella zona.[2]

Distribuzione e habitat

Il Ciacialaca colombiano è endemico delle valli del Cauca e del Magdalena. Un tempo era una specie abbastanza diffusa, ma dopo molti anni di pressione venatoria e perdita di habitat è stata estirpata da molte zone. La sua distribuzione attuale è molto frammentata, con piccole popolazioni localizzate che rimangono nelle valli fluviali superiori: nella Magdalena dal dipartimento di Huila a quello di Santander e nella valle del Cauca dal dipartimento di Cauca a quello di Antioquia.[3][6][9]

Questo uccello è tipico della zona tropicale, ed è rinvenuto spesso ai margini delle foreste secche o umide secondarie mature. Può sopravvivere anche in habitat degradati (aree di macchia e boschetti) ed è relativamente tollerante nei confronti degli insediamenti umani in aree dove non è perseguitato.[3][6][10]

Tassonomia

La specie è stata formalmente descritta per la prima volta nel 1906 dall'ornitologo austriaco Carl Eduard Hellmayr . Egli basò le sue osservazioni su esemplari conservati al Museo di Stato Bavarese che erano stati ottenuti durante la spedizione di Johann Baptist von Spix del 1817-1820 in Sud America. Hellmayr notò differenze significative nel piumaggio di due esemplari che li separavano dal Ciacialaca marezzato che von Spix aveva precedentemente descritto.[11]

Tutte e quattro le autorità tassonomiche riconoscono il Ciacialaca colombiano come specie distinta. È generalmente considerato monotipico, ma alcune autorità riconoscono due sottospecie: O. c. columbiana, la sottospecie nominale, originaria del bacino superiore del fiume Magdalena, e O. c. caucae, diffusa nella valle del fiume Cauca.[12][13]

Note

  1. ^ (EN) Charles Vaurie, Systematic notes on the bird family Cracidae. No. 3, Ortalis guttata, Ortalis superciliaris, and Ortalis motmot. American Museum novitates ; no. 2232, 1965. URL consultato il 29 agosto 2021.
  2. ^ a b Alden H. Miller, Supplementary Data on the Tropical Avifauna of the Arid Upper Magdalena Valley of Colombia, in The Auk, vol. 69, n. 4, 1952-10, pp. 450–457, DOI:10.2307/4081026. URL consultato il 29 agosto 2021.
  3. ^ a b c d e Clemencia Rodner e Miguel Lentino R., Birds of northern South America : an identification guide, Yale University Press, 2007, ISBN 978-0-300-10862-0, OCLC 85821617. URL consultato il 29 agosto 2021.
  4. ^ (ES) Guía ilustrada de la Avifauna colombiana | ISBN 978-958-5461-44-4 - Libro. URL consultato il 29 agosto 2021.
  5. ^ a b Diana Carolina Acosta-Rojas e Dalia C. Barragán Barrera, Colombian Chachalaca (Ortalis columbiana), in Birds of the World, Cornell Lab of Ornithology, 4 marzo 2020. URL consultato il 29 agosto 2021.
  6. ^ a b c Hilty, Steven, L.. Auteur., Birds of Colombia, ISBN 978-84-16728-24-4, OCLC 1249820844. URL consultato il 29 agosto 2021.
  7. ^ Gustavo H. Kattan, Camilo E. Sánchez e Catalina Vélez, Beta diversity and knowledge gaps of Colombia’s dry forests: implications for their conservation, in Caldasia, vol. 41, n. 1, 1º gennaio 2019, pp. 1–11, DOI:10.15446/caldasia.v41n1.76229. URL consultato il 29 agosto 2021.
  8. ^ Diana Carolina Acosta-Rojas, Marcia C. Muñoz, Alba Marina Torres G., Germán Corredor, DIETA Y DISPERSIÓN DE SEMILLAS: ¿AFECTA LA GUACHARACA COLOMBIANA (ORTALIS COLUMBIANA) LA GERMINACIÓN DE LAS SEMILLAS CONSUMIDAS?, in ORNITOLOGIA NEOTROPICAL, vol. 23, n. 3, 2012, pp. 439–453.
  9. ^ Colombian Chachalaca - eBird, su ebird.org. URL consultato il 29 agosto 2021.
  10. ^ Daniela Agudelo-Rendón, Nataly Rendón-Gutiérrez e Ana Cristina Cadavid-Ramírez, Composición del ensamblaje de aves en una zona periurbana de Medellín, Colombia, in Revista Colombiana de Ciencia Animal - RECIA, vol. 13, n. 1, 5 maggio 2021, pp. e782, DOI:10.24188/recia.v13.n1.2021.782. URL consultato il 29 agosto 2021.
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