Alkekengi officinarum: differenze tra le versioni

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=== Bacche ===
=== Bacche ===
Unica parte commestibile della pianta. In genere sono mature a settembre ed hanno la forma di una piccola [[ciliegia]], il gusto ricorda quello del [[lampone]] o quello del [[pomodoro]]. Dalle bacche si può ricavare un'ottima [[marmellata]]. Si possono mangiare da sole o aggiunte alle [[insalata|insalate]]. Se seccate leggermente si possono mettere sott'[[aceto]] o in [[salamoia]]. Contiene una grandissima quantità di [[vitamina C]], [[acido citrico]], [[tannino]] e [[zucchero]]. In [[erboristeria]] si usava per le malattie in cui c'era bisogno di un'azione [[diuretico|diuretica]] marcata. Vengono preparate candite o ricoperte di [[cioccolato]] fondente.
Unica parte commestibile della pianta. In genere sono mature a settembre ed hanno la forma di una piccola [[ciliegia]], il gusto ricorda quello del [[lampone]] o quello del [[pomodoro]]. Dalle bacche si può ricavare un'ottima [[marmellata]]. Si possono mangiare da sole o aggiunte alle [[insalata|insalate]]. Se seccate leggermente si possono mettere sott'[[aceto]] o in [[salamoia]]. Contiene una grandissima quantità di [[vitamina C]], [[acido citrico]], [[tannino]] e [[zucchero]]. In [[erboristeria]] si usava per le malattie in cui c'era bisogno di un'azione [[diuretico|diuretica]] marcata. Vengono preparate candite o ricoperte di [[cioccolato]] fondente.

== Costituenti chimici ==
Come molte altre specie del genere ''Physalis'', contiene una grande varietà di fisaline.<ref>{{citation | pmid = 5461642 | year = 1970 |author1=Matsuura, T |author2=Kawai, M |author3=Makashima, R |author4=Butsugan, Y | title = Structures of physalin A and physalin B, 13,14-seco-16,24-cyclo-steroids from Physalis alkekengi var. Francheti. | volume = 5 | issue = 5| pages = 664–70 | issn = 0300-922X | journal = Journal of the Chemical Society, Perkin Transactions 1 | doi=10.1039/j39700000664}}</ref><ref>{{citation | pmid = 18348534 |date=Apr 2008 |author1=Qiu, L |author2=Zhao, F |author3=Jiang, Zh |author4=Chen, Lx |author5=Zhao, Q |author6=Liu, Hx |author7=Yao, Xs |author8=Qiu, F | title = Steroids and flavonoids from Physalis alkekengi var. franchetii and their inhibitory effects on nitric oxide production. | volume = 71 | issue = 4 | pages = 642–6 | doi = 10.1021/np700713r | journal = Journal of Natural Products }}</ref><ref>{{citation | pmid = 11491395 | year = 2001 |author1=Kawai, M |author2=Yamamoto, T |author3=Makino, B |author4=Yamamura, H |author5=Araki, S |author6=Butsugan, Y |author7=Saito, K | title = The structure of physalin T from Physalis alkekengi var. franchetti. | volume = 3 | issue = 3 | pages = 199–205 | issn = 1028-6020 | journal = Journal of Asian Natural Products Research | doi = 10.1080/10286020108041391 }}</ref> Se isolati dalla pianta, questi svolgono attività [[Antibatterico|antibatterica]]<ref>{{cite journal | last1 = Silva | first1 = M.T.G. | last2 = Simas | first2 = S.M. | last3 = Batista | first3 = T.G. | last4 = Cardarelli | first4 = P. | last5 = Tomassini | first5 = T.C.B. | year = 2005 | title = Studies on antimicrobial activity, in vitro, of Physalis angulata L. (Solanaceae) fraction and physalin B bringing out the importance of assay determination | url = | journal = Memórias do Instituto Oswaldo Cruz | volume = 100 | issue = 7| pages = 779–82 | doi=10.1590/s0074-02762005000700018 | pmid=16410969}}</ref> e [[Leishmaniosi |leishmanicida]]<ref>[http://www.scitopics.com/Leishmanicidal_activities_of_natural_products.html leishmanicidal] {{webarchive |url=https://web.archive.org/web/20100515091244/http://www.scitopics.com/Leishmanicidal_activities_of_natural_products.html |date=15 May 2010 }}</ref><ref>Choudhary M.I., Yousaf S., Ahmed S., Samreen, Yasmeen K., Atta-ur-Rahmang "Antileishmanial physalins from Physalis minima" ''Chemistry and Biodiversity'' 2005 2:9 (1164-1173).</ref> ''[[in vitro]]''.

Contiene anche caffeato di etile, 25,27-deidro-fisalina L, fisalina D e cuneataside E.<ref>YUAN Ye, XU Nan, BU Xian-kun, ZHAN Hong-li, ZHANG Meng-meng Chemical constituents of Physalis alkekengivar. franchetii (Ⅱ) "Chinese Traditional and Herbal Drugs" http://en.cnki.com.cn/Article_en/CJFDTOTAL-ZCYO201012005.htm ([[Liaoning University|Liaoning University of Traditional Chinese Medicine]], Dalian 116600, China).</ref>


== Note ==
== Note ==

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Alkekengi
Fiore di alkekengi
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineSolanales
FamigliaSolanaceae
GenerePhysalis
SpecieP. alkekengi
Nomenclatura binomiale
Physalis alkekengi
L.

L'Alkekengi o alchechengi o alchechengio (Physalis alkekengi L.) è una pianta perenne che produce bacche commestibili; appartiene, come il pomodoro e la patata, alla famiglia delle Solanaceae.

Generalità

L'Alkekengi ha origini in Nord America. Date le sue proprietà medicinali è coltivata fin dall'antichità. È un'erbacea perenne e si riconosce facilmente per i calici che avvolgono la bacca, simili a piccole lanterne arancioni. Al tatto il calice ha consistenza quasi cartacea e spesso è poroso. Ci si aspetta un petalo ma se si cerca di spezzarlo è molto più tenace e resistente. Nonostante questo si apre facilmente a mani nude. Non è da confondere con il Physalis peruvianus (chiamato anche Cape gooseberry) che è della stessa forma e struttura ma beige e con la Physalis ixocarpa che produce una bacca molto più grossa, verde (o porpora) e simile a un pomodoro sempre, però, rivestita da un calice verde (o porpora) con forma simile all'alkekengi.

Caratteristiche

Si coltiva facilmente, dà origine ad un rizoma strisciante interrato molto profondamente: in questo modo è permessa la propagazione e la rivegetazione conseguente alla stasi invernale.

Bianco, piccolo e a forma di campanella, spunta all'ascella delle foglie; tipici i calici arancioni di consistenza simile alla carta. Fioritura estiva (da luglio ad agosto).

È verde chiara e ovale, di una lunghezza tra i 5 e gli 8 cm. Quando i frutti maturano lascia la sua sede. Le foglie e il rizoma sono velenosi perché contengono solanina che provoca mal di testa, vomito, nausea e diarrea che compaiono entro 2-24 ore. L'unico sintomo che dura più di 24 ore è la diarrea che può manifestarsi per più giorni.

Può arrivare fino a 1m di altezza, è eretto, ramificato, subglabro ed angoloso.

Calice di alkekengi

Secco. Non è di grande importanza la sua composizione. L'habitat ideale è in boschi umidi o in siepi fino a 1000 m s.l.m.

Esposizione

La crescita della pianta è favorita dall'esposizione non diretta ai raggi solari.

Usi

Anche secondo l'uso popolare, possiede molte proprietà terapeutiche tra le quali spiccano azioni contro i calcoli renali e vescicali e come forte diuretico inoltre anche come integratore di vitamina C.[1][2] I calici di colore arancione acceso tendente al rosso che avvolgono le bacche di questa specie rendono la pianta adatta a fini decorativi.

Bacche

Unica parte commestibile della pianta. In genere sono mature a settembre ed hanno la forma di una piccola ciliegia, il gusto ricorda quello del lampone o quello del pomodoro. Dalle bacche si può ricavare un'ottima marmellata. Si possono mangiare da sole o aggiunte alle insalate. Se seccate leggermente si possono mettere sott'aceto o in salamoia. Contiene una grandissima quantità di vitamina C, acido citrico, tannino e zucchero. In erboristeria si usava per le malattie in cui c'era bisogno di un'azione diuretica marcata. Vengono preparate candite o ricoperte di cioccolato fondente.

Costituenti chimici

Come molte altre specie del genere Physalis, contiene una grande varietà di fisaline.[3][4][5] Se isolati dalla pianta, questi svolgono attività antibatterica[6] e leishmanicida[7][8] in vitro.

Contiene anche caffeato di etile, 25,27-deidro-fisalina L, fisalina D e cuneataside E.[9]

Note

  1. ^ Curarsi con le Erbe e le Piante
  2. ^ alchechengi - Erboristeria - fitoterapia
  3. ^ Structures of physalin A and physalin B, 13,14-seco-16,24-cyclo-steroids from Physalis alkekengi var. Francheti., in Journal of the Chemical Society, Perkin Transactions 1, vol. 5, n. 5, 1970, pp. 664–70, DOI:10.1039/j39700000664.
  4. ^ Steroids and flavonoids from Physalis alkekengi var. franchetii and their inhibitory effects on nitric oxide production., in Journal of Natural Products, vol. 71, n. 4, Apr 2008, pp. 642–6, DOI:10.1021/np700713r.
  5. ^ The structure of physalin T from Physalis alkekengi var. franchetti., in Journal of Asian Natural Products Research, vol. 3, n. 3, 2001, pp. 199–205, DOI:10.1080/10286020108041391.
  6. ^ Studies on antimicrobial activity, in vitro, of Physalis angulata L. (Solanaceae) fraction and physalin B bringing out the importance of assay determination, in Memórias do Instituto Oswaldo Cruz, vol. 100, n. 7, 2005, pp. 779–82, DOI:10.1590/s0074-02762005000700018.
  7. ^ leishmanicidal Archiviato il 15 May 2010 Data nell'URL non combaciante: 15 maggio 2010 in Internet Archive.
  8. ^ Choudhary M.I., Yousaf S., Ahmed S., Samreen, Yasmeen K., Atta-ur-Rahmang "Antileishmanial physalins from Physalis minima" Chemistry and Biodiversity 2005 2:9 (1164-1173).
  9. ^ YUAN Ye, XU Nan, BU Xian-kun, ZHAN Hong-li, ZHANG Meng-meng Chemical constituents of Physalis alkekengivar. franchetii (Ⅱ) "Chinese Traditional and Herbal Drugs" http://en.cnki.com.cn/Article_en/CJFDTOTAL-ZCYO201012005.htm (Liaoning University of Traditional Chinese Medicine, Dalian 116600, China).

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