Iodobenzene
Iodobenzene | |
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Nome IUPAC | |
Iodobenzene | |
Abbreviazioni | |
Ph-I | |
Nomi alternativi | |
ioduro di fenile, fenil ioduro | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C6H5I |
Massa molecolare (u) | 204,00837 |
Aspetto | liquido incolore |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 209-719-6 |
PubChem | 11575 |
DrugBank | DBDB02252 |
SMILES | c1ccc(cc1)I |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,808 g/mL a 20 °C |
Indice di rifrazione | 1,6200 a 20 °C |
Solubilità in acqua | 340 mg/L a 30 °C |
Coefficiente di ripartizione 1-ottanolo/acqua | 3,25 |
Temperatura di fusione | −31,3 °C |
Temperatura di ebollizione | 188,4 °C |
Proprietà tossicologiche | |
DL50 (mg/kg) | 1749 mg/kg, ratto, o.s. |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | 77 °C |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi H | 302 - 319 |
Consigli P | 261 - 280 - 305+351+338 |
Lo Iodobenzene è un composto chimico derivato dal benzene, dove un atomo di idrogeno è stato sostituito con uno di iodio. A temperatura ambiente appare come un liquido incolore, poco solubile in acqua ma ben miscibile con diversi solventi organici tra cui etanolo, acetone, benzene, etere di petrolio e tetraclorometano. Il composto viene utilizzato in laboratorio come reagente[1] e come catalizzatore[2][3].
Sintesi
[modifica | modifica wikitesto]Lo iodobenzene può essere sintetizzato facendo reagire a freddo il cloruro di benzendiazonio con ioduro di potassio in ambiente acquoso. Normalmente il cloruro di benzendiazonio viene a sua volta ottenuto per diazotazione dell'anilina con nitrito di sodio ed acido cloridrico[4]. La reazione di sintesi prevede l'allontanamento di azoto molecolare[1].
Un secondo metodo per sintetizzare lo iodobenzene consiste nel far reagire a caldo il benzene e lo iodio molecolare in ambiente acquoso ed in presenza di acido nitrico[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Iodobenzene, su Hazardous Substances Data Bank, United States National Library of Medicine, 16 giugno 2011. URL consultato il 27 maggio 2015.
- ^ (EN) Santhosh Kumar Alla, Rapolu Kiran Kumar, Pradeep Sadhu e Tharmalingam Punniyamurthy, Iodobenzene Catalyzed C–H Amination of N-Substituted Amidines Using m-Chloroperbenzoic Acid (abstract), in Organic Letters, vol. 15, n. 6, American Chemical Society, 15 marzo 2013, DOI:10.1021/ol400274f, ISSN 1523-7060 , PMID 23444897. URL consultato il 27 maggio 2015.
- ^ (EN) Marsewi Ngatimin, Raphael Frey, Cecily Andrews, David W. Lupton e Oliver E. Hutt, Iodobenzene catalysed synthesis of spirofurans and benzopyrans by oxidative cyclisation of vinylogous esters (abstract), in Chemical Communications, vol. 47, n. 42, Royal Society of Chemistry, 2011, DOI:10.1039/C1CC15015D, ISSN 1364-548X , PMID 21952527. URL consultato il 27 maggio 2015.
- ^ (EN) H. J. Lucas, E. R. Kennedy, John R. Johnson e P. L. Barrick, Iodobenzene, in Organic Syntheses, vol. 19, n. 55, Organic Syntheses, Inc., John Wiley & Sons, 1939, DOI:10.15227/orgsyn.019.0055, ISSN 0078-6209 . URL consultato il 27 maggio 2015.
Altri progetti
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