Zuri (isola)

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Zuri
Žirje
Geografia fisica
Localizzazionemare Adriatico
Coordinate43°39′08″N 15°39′42″E / 43.652222°N 15.661667°E43.652222; 15.661667
Arcipelagodi Sebenico
Superficie15,08[1] km²
Dimensioni12[2] km
Sviluppo costiero41,758[1] km
Altitudine massima134[2] m s.l.m.
Geografia politica
StatoBandiera della Croazia Croazia
RegioneRegione di Sebenico e Tenin
ComuneSebenico
Centro principaleZuri
Demografia
Abitanti103[3] (2011)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Croazia
Zuri
Zuri
voci di isole della Croazia presenti su Wikipedia

Zuri[4][5][6][7][8] (in croato: Žirje) è un'isola della Croazia, situata di fronte alla costa dalmata a ovest di Sebenico e fa parte dell'omonimo arcipelago. Amministrativamente appartiene alla regione di Sebenico e Tenin come frazione del comune di Sebenico. A parte Morter, è l'unica isola dell'arcipelago con una popolazione permanente; gli abitanti, nel 2011 erano 103[3].

Zuri vista dal satellite

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Zuri è la più esterna delle grandi isole dell'arcipelago di Sebenico, si trova a sud di Cacan e Capri, ed è l'ultima isola della Dalmazia settentrionale. Il canale di Zuri[4][6] (Žirjanski kanal) la separa da Cacan e la Bocca di Samogrado[9] (Samogradska Vrata) da Curba Grande (la più meridionale delle isole Incoronate). Il monte Cappici[6] o monte Bol di Zuri[10] (Kapić, 133,8 m[2]) è il punto più alto dell'isola, segue il monte Guardia[6] (Vela Straža) con 117 m[2]. La superficie dell'isola è di 15,08 km²[1] e lo sviluppo costiero di 41,758 km[1]. Da punta Zuri[6] (l'estremità nord-ovest), detta anche punta Maestrale[8] o punta Maestrale di Zirie[11], a punta Rassoghe[6][12] (rt Rashoe), estremità sud-orientale, Zuri ha una lunghezza di circa 12 km[2].

L'isola ha una costa molto frastagliata con ben 29 insenature ed è circondata da 17 fra isolette e scogli. A partire da punta Zuri s'incontrano sul lato orientale porto Miccovizza[6][13] o Micovizza[8][14] (uvala Mikavica), detta un tempo Porto Saraceno[7]; porto dei Magazzini[13] o Munna[6], o valle Munna[7] (uvala Muna), il principale approdo dell'isola; val Finocchio[6][7][8][15] o porto Finocchio[16] (uvala Koromašna); val Giaplenischie[6] o Taplenisce[8] (uvala Japnenišće); sul lato sud le valli Cabal[6] (uvala Kabal), Stupizza Piccola[6][7] (Stupica mala) e Grande[6][7] (Stupica vela); a nord-ovest valle Saracino[6][17] o porto Saracino[8] (uvala Tratinska), che si apre verso sud; e, sul lato ovest dell'estremità settentrionale, le valli Nosdra[6] o Nosdre[8] (uvala Nozdra mala e Nozdra vela). L'unico villaggio è Zuri, al centro dell'isola, ma vi sono piccoli insediamenti anche a nei porti Miccovizza, Munna e Finocchio.

Isole adiacenti[modifica | modifica wikitesto]

A sud-ovest di Zuri, a circa 2 M in mare aperto[2], c'è un gruppo di isolotti e scogli:

  • Cosmerga (Kosmerka), e isolotti adiacenti.
  • Lucietta (Blitvenica), il più esterno, a 5,1 km dalla costa di Zuri[2].

A ovest e nord-ovest:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Si ritiene che all'isola, una volta fitta di boschi di quercia mediterranea, sia stato dato il nome delle ghiande (žir in croato).

Per la sua posizione esterna, l'isola è stata un presidio militare fin nell'antichità. Una delle fortificazioni, ancora visibili sul colle Gradina sopra valle Stupizza Grande[7], è stata un presidio degli Illiri, rinforzato dai Romani, sotto l'imperatore Giustiniano, e poi dai Bizantini[6]. Secondo alcuni documenti l'isola venne ceduta all'ordine dei Benedettini[6] dal re croato Petar Krešimir IV nel 1059. Nel XIII sec. apparteneva ai nobili Šubić, signori di Breberio (Bribir) e conti di Sebenico[6][7]; nel XV sec. passò ai Veneziani e rimase loro dominio per 400 anni[6]. Nel 1572, durante la guerra di Cipro, l'isola fu saccheggiata dai Turchi[6][7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j Duplančić, pp. 12-30.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 4 gennaio 2017.
  3. ^ a b Stanovništvo prema starosti i spolu po naseljima, Popis 2011, su dzs.hr. URL consultato il 4 gennaio 2017.
  4. ^ a b Natale Vadori, Italia Illyrica sive glossarium italicorum exonymorum Illyriae, Moesiae Traciaeque ovvero glossario degli esonimi italiani di Illiria, Mesia e Tracia, 2012, San Vito al Tagliamento (PN), Ellerani, p. 633, ISBN 978-88-85339-29-3.
  5. ^ Atlante Zanichelli 2009, Zanichelli, Torino e Bologna, 2009, p. 52.
  6. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad Alberi, pp. 770-772.
  7. ^ a b c d e f g h i Rizzi, pp. 595-597.
  8. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio VII, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 22 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  9. ^ Natale Vadori, Italia Illyrica sive glossarium italicorum exonymorum Illyriae, Moesiae Traciaeque ovvero glossario degli esonimi italiani di Illiria, Mesia e Tracia, 2012, San Vito al Tagliamento (PN), Ellerani, p. 553, ISBN 978-88-85339-29-3.
  10. ^ Vadori, p. 454.
  11. ^ Vadori, p. 551.
  12. ^ Vadori, p. 546.
  13. ^ a b Vadori, p. 600.
  14. ^ a b Marieni, p. 233.
  15. ^ Vadori, p. 597.
  16. ^ Marieni, p. 232.
  17. ^ Vadori, p. 606.
  18. ^ Vadori, p. 492.
  19. ^ a b c d e f g h (HR) Državni program [Programma Nazionale] (a cura di), Pregled, položaj i raspored malih, povremeno nastanjenih i nenastanjenih otoka i otočića [Analisi, posizione e schema di isolotti e piccole isole, periodicamente abitati e disabitati] (PDF), su razvoj.gov.hr, 2012, p. 27. URL consultato il 4 marzo 2017.
  20. ^ Vadori, p. 403.
  21. ^ Vadori, p. 462.
  22. ^ a b c d G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 6, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
  23. ^ Vadori, p. 440.
  24. ^ Vadori, p. 443.
  25. ^ E3227.7, su listoflights.org. URL consultato il 27 ottobre 2017.
  26. ^ Vadori, p. 391.
  27. ^ Vadori, p. 582.
  28. ^ Vadori, p. 441.
  29. ^ Vadori, p. 502.
  30. ^ Portolano del Mediterraneo, in Cartografia ufficiale dello Stato - legge 2 febbraio 1960, n. 68, vol. 6 Mar Adriatico, Adriatico orientale, nuova tiratura febbraio 2002, Genova, Istituto idrografico della Marina, 1994, p. 135, I.I. 3161.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Cartografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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