Vittorio Staccione

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{{{Nome}}}
Nazionalità
Altezza171 cm
Carriera
Squadre di club
1923-1924Torino3 (0)
1924-1925Cremonese25 (0)
1925-1927Torino18 (0)
1927-1931Fiorentina94 (0)
1931-1934Cosenza77 (0)
1934-1935Savoia25 (0)
 

Vittorio Staccione (Torino, 9 aprile 1904Mauthausen, 16 marzo 1945) è stato un calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Negli almanacchi sportivi viene talvolta riportato come Staccione I, per distinguerlo dal fratello Eugenio, anch'egli calciatore.

Carriera

Primo periodo al Torino

Scoperto nel 1917 nei campetti della periferia Torinese da Enrico Bachman, capitano del Torino antecedente la prima guerra mondiale, Vittorio Staccione venne inserito nelle giovanili granata nel 1919, esordendo nella massima divisione nazionale il 3 febbraio del 1924 contro l'Hellas Verona al fianco di Antonio Janni.

Cremonese

Dopo aver collezionato 2 presenze con il Torino nel campionato di Prima Divisione 1923-1924, nella seguente estate venne mandato in prestito alla Cremonese; le prestazioni offerte in maglia grigiorossa convinsero la società granata a farlo rientrare: nel campionato 1925-26 collezionò 6 presenze.

Ritorno al Torino

Nella stagione 1926-1927, che consacrò il Torino Campione d'Italia per la prima volta (titolo poi revocato per il Caso Allemandi), Vittorio Staccione si confermò ottimo mediano e si presentò in campo per 11 volte su 28 partite, con una presenza anche in Coppa Italia, conquistando lo scudetto in una formazione di campioni leggendari come Balonceri, Libonatti, Rosetti, Martin II, Sperone e Janni. Al termine di quella stagione, esattamente il 20 marzo 1927, Vittorio giocò la sua ultima partita nel Torino, contro la Sampierdarenese a Genova, facendo nel contempo da scudiero al debutto del fratello Eugenio, come estremo difensore della porta granata.

Fiorentina

Nella stagione successiva il cartellino di Vittorio venne acquistato dalla Fiorentina del Marchese Ridolfi, che aveva evidenti ambizioni di serie A. Nelle quattro stagioni successive, dal 1927 al 1931, collezionò ben 94 presenze nella compagine viola, record per quei tempi, diventando un pilastro insostituibile del centrocampo e contribuendo in modo decisivo alla promozione nella stagione 1930-1931 della Fiorentina nella massima serie nazionale. Durante la permanenza a Firenze Vittorio Staccione fu colpito nel 1930 da un gravissimo lutto famigliare, quando morirono durante il parto sia la moglie Giulia Vannetti che la figlioletta neonata Maria Luisa.

Ultimi anni

Nonostante la promozione brillantemente ottenuta, venne ceduto al Cosenza dove giocò per i tre successivi campionati di Serie B 1931-1932, 1932-33 e 1933-34 trovando come allenatore il suo vecchio compagno di squadra del Torino, Balacics.

Dopo un'ultima breve esperienza di gioco come giocatore/allenatore nel Savoia di Torre Annunziata nel campionato di Serie C del 1934-1935, tornò a Torino in famiglia ed al suo lavoro come operaio alla FIAT.

Politica

Noto antifascista, fu spesso arrestato dall'OVRA, la polizia segreta del regime di Benito Mussolini.

Dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale fu sempre più spesso tenuto sotto controllo, sino a quando il 13 marzo 1944 venne arrestato dalle SS tedesche, con il fratello più vecchio Francesco, per essere deportato come oppositore politico nel campo di concentramento di Mauthausen-Gusen, in Austria.

Dopo un anno di prigionia in condizioni terribili, a causa di una ferita alla gamba destra causata dalle percosse e non curata, degenerata poi in cancrena, Vittorio Staccione morì, poco prima del fratello Francesco, all'età di 40 anni, il 16 marzo del 1945.

Palmarès

Torino: 1926-1927

Bibliografia

  • "La maglia Granata", Gianelli e Federico Molinario, ed. Scramasax Firenze 2007