Villaggio Breda

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Villaggio Breda
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Comune Roma Capitale
Territorio
Coordinate41°51′33″N 12°38′37″E / 41.859167°N 12.643611°E41.859167; 12.643611 (Villaggio Breda)
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale00133
Prefisso06
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiBredaroli
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Villaggio Breda
Villaggio Breda

Villaggio Breda è una frazione di Roma Capitale, situata in zona Z.XVII Torre Gaia, nel territorio del Municipio Roma VI (ex Municipio Roma VIII).

È posta sul lato sud della via Casilina, a ovest della frazione di Villa Verde.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il villaggio operaio della Breda venne edificato nel 1938 a Torre Gaia sulla via Casilina, dall'Istituto Fascista Autonomo Case Popolari (IFACP) del Governatorato di Roma a seguito della volontà della Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche di costruire una nuova e più ampia fabbrica di armi al posto della precedente sede di via Flaminia.[1]

I primi reparti del complesso industriale cominciarono a funzionare nel 1939 (mentre i primi lotti abitativi furono aperti nel 1941). Nel mese di maggio lo stabilimento era in pieno funzionamento e il 27 maggio il capo del Governo, Mussolini, andò di persona a visitare i reparti, a dare inizio ai lavori di ampliamento, e posò la prima pietra del villaggio destinato ai lavoratori.[1][2]

Dal secondo dopoguerra, a seguito della chiusura della fabbrica di armi, il Villaggio Breda perse la funzione originaria per la quale era nata, ma diventando una borgata storica che, per la sua architettura razionalista povera ma essenziale, attrae ancora molti studiosi, storici e studi di giovani urbanisti.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

  • Pietra di fondazione della borgata operaia del 27 maggio 1939, restaurata nel maggio 2006.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Dall'inverno del 2013 il Villaggio Breda ha un proprio coro composto dagli abitanti più anziani. Le prove del coro del Villaggio Breda sono svolte presso il teatro della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo "Via Marelli".

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

  • Scuola Elementare Nicola Calipari, ora Istituto Comprensivo via Marelli.
  • Scuola Media Statale Donatello, ora Istituto Comprensivo via Millet.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

L'abitato è stato sempre storicamente collegato con il trasporto su ferro, tramite l'impianto di Grotte Celoni posto fino al 2008 sulla ferrovia Roma-Pantano – già ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone – e dal 2014 sulla linea C della metropolitana di Roma.

Nelle vicinanze della scuola elementare è inoltre presente il capolinea autobus ATAC, in corrispondenza del quale è presente anche una fermata per le linee extraurbane Cotral.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Passeggiata a Villaggio Breda, vecchia borgata operaia di Roma, su romatoday.it, 11 ottobre 2021. URL consultato il 15 marzo 2022.
  2. ^ Fondazione del Villaggio Breda.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Jean Coste, La fondazione del Villaggio Breda, a cura di A. Parisella, Roma, Civilmente, 2013, ISBN 978-88-97850-0-14.
  • Stefano Vannozzi, Ricordi lontani. Brevi note intorno al recupero ed al restauro di una pietra "scomoda", in "Siamo Qui" speciale Missione, Periodico della parrocchia "Santa Maria Causa Nostrae Laetitiae", Anno 5, n.1, Roma, novembre 2006.
  • Stefano Vannozzi, Damnatio memoriae (la memoria dannata) al Villaggio Breda: Brevi note intorno al recupero e al restauro di una pietra “scomoda”, in «Abitare a», mensile, Anno XX, n.12, Roma, dicembre 2006.
  • Umberto Camilloni, Stefano Panella, Stefano Vannozzi, FERROVIE VICINALI / ROMA – FIUGGI – FROSINONE E DIRAMAZIONI. Brani di storia dagli archivi pubblici e privati. Documenti per la ricerca, Palestrina, gennaio 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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