Vibia Aurelia Sabina

Vibia Aurelia Sabina (Sirmio, 170/171 – Ippona, post 217) è stata probabilmente l'ultima dei quattordici figli dell'imperatore Marco Aurelio e di sua moglie Faustina Minore, nipote di Antonino Pio e Faustina Maggiore[1].
Nacque tre anni prima del soggiorno del padre Marco, insieme ad Erode Attico, a Sirmium, secondo quanto ci racconta Lucio Flavio Filostrato.[2] Sabina fu la più giovane e la più longeva dei figli di Marco Aurelio. Sposò un senatore, Lucio Antistio Burro, che complottò contro il fratello di Vibia, Commodo, assieme alla sorella Lucilla e al figlio di Cornificia, e venne fatto uccidere; successivamente sposò un liberto di origine greca, che era diventato membro dell'ordine equestre. Trascorse la sua vita, divenendo patrona con molti clientes, a Thiblis, sobborgo di Ippona, nel nord Africa e morì dopo la fine del regno di Caracalla.[1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Birley 1990, pp. 336-339.
- ^ Filostrato, Vite dei Sofisti, 2.1.11.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Anthony Richard Birley, Marco Aurelio, Milano, Rusconi, 1990, ISBN 88-18-18011-8.
- Lucio Flavio Filostrato, Vite dei Sofisti.
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