Avidia

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Avidia
Avidia, 136/138. Yale University Art Gallery.
NascitaFaventia, inizio del II secolo
Morte?
DinastiaGens Avidia
Antonini
PadreGaio Avidio Nigrino
Madreincerta: prima moglie ignota o Plauzia
ConiugeLucio Elio Cesare
(130-138, ved.)
FigliLucio Vero
Gaio Avidio Ceionio Commodo
Ceionia Fabia
Ceionia Plauzia
Religioneromana

Avidia (a volte indicata come Avidia Plauzia, in latino: Avidia Plautia; Faventia, inizio del II secolo – ...) è stata una nobildonna romana, madre dell'imperatore Lucio Vero.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Avidia nacque a Faventia agli inizi del II secolo. Era figlia del senatore romano Gaio Avidio Nigrino, mentre è incerta l'identità della madre, che potrebbe essere sia la prima moglie di Nigrino, il cui nome è ignoto, o la seconda, una Plauzia.

La gens Avidia era una famiglia ricca e in vista: avevano legami con lo storico Plutarco, con il senatore Plinio il Giovane e persino con l'imperatore Traiano e la sua famiglia, oltre ad aver storicamente ricoperto posizioni di prestigio sotto gli imperatori Domiziano e Tiberio, sia a Roma che in Grecia.

Ciononostante, nel 118, quando Avidia era bambina, suo padre fu arrestato e giustiziato perché coinvolto in un fallito complotto contro l'imperatore Adriano, erede di Traiano. In seguito, Plauzia si risposò, crescendo quindi Avidia nella casa del suo nuovo marito, Sesto Vettuleno Civica.

Nel 130, Avidia sposò il senatore Lucio Ceionio Commodo, che nel 136 fu adottato come erede da Adriano e cambiò nome in Lucio Elio Cesare. Ebbero quattro figli, due maschi e due femmine:

Elio Cesare morì il 1° gennaio 138, sei mesi prima di Adriano, che scelse come nuovo erede Antonino Pio, che a sua volta adottò come eredi Lucio Vero e Marco Aurelio, che co-regnarono dopo la sua morte.

Dopo la morte del marito, Avidia scompare dalle fonti. Non è perciò noto se si sia risposata, né se sia vissuta abbastanza a lungo da vedere suo figlio divenire imperatore nel 161. È tuttavia possibile che lei sia l'Avidia Plauzia che sposò Lucio Tizio Epido Aquilino ed ebbe Lucio Tizio Plauzio Aquilino, console nel 162, e Plauzio Quintilio, console nel 159, anche se questa potrebbe essere una sua sorella o sorellastra.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Busto di Avidia, su ecatalogue.art.yale.edu. URL consultato il 1º gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011).