Ulrike Meyfarth

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ulrike Meyfarth
Nazionalità bandiera Germania Ovest
Altezza 188 cm
Peso 70 kg
Atletica leggera
Specialità Salto in alto
Record
salto in alto 2,03
Carriera
Nazionale
1972-1984Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 2 0 0
Mondiali 0 1 0
Europei 1 0 0
Europei indoor 1 0 0
Europei juniores 0 1 0

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Ulrike Nasse-Meyfarth (Francoforte sul Meno, 4 maggio 1956) è un'ex altista tedesca, vincitrice per due volte della medaglia d'oro alle Olimpiadi, nel 1972 e nel 1984, fatto che la rese temporaneamente sia la più giovane sia la più anziana campionessa olimpica di salto in alto.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1971, ad appena 15 anni, si era già classificata seconda ai campionati nazionali della Germania Ovest, e l'anno seguente riuscì a qualificarsi per le Olimpiadi di Monaco di Baviera.

Ulrike Meyfarth era una delle poche saltatrici che avevano già adottato la nuova tecnica di salto in alto esibita per la prima volta da Dick Fosbury alle Olimpiadi di Città del Messico, appena quattro anni prima. Tuttavia, considerando la sua giovanissima età, non ci si aspettavano grandi risultati da lei (il suo primato personale era di 1,85 m). Ma, anche grazie al caldissimo incitamento del pubblico amico, riuscì a superarsi di ben 7 cm raggiungendo l'altezza di 1,92 m che le valse la medaglia d'oro ed il record mondiale uguagliato, diventando così, all'età di 16 anni e 123 giorni, la più giovane vincitrice di una medaglia d'oro olimpica nelle gare individuali di atletica leggera.

Dopo questa inattesa vittoria la sua carriera si arrestò, non riuscendo a migliorare il suo primato fino al 1978. Durante questo intervallo non colse risultati all'altezza della sua fama: solo un 7º e un 5º posto ai campionati europei del 1974 e del 1978; alle Olimpiadi di Montreal (1976) non riuscì a qualificarsi per la finale, e non partecipò a quelle di Mosca (1980) a causa del boicottaggio al quale la Germania Federale aveva aderito.

Il 1982 fu l'anno del grande ritorno di Ulrike Meyfarth sulla scena internazionale. Dapprima vinse i Campionati europei indoor, poi anche quelli all'aperto, stabilendo il nuovo record del mondo con 2.02 m. Nel 1983 giunse seconda alla prima edizione dei Campionati mondiali di Atletica leggera dopo un serrato duello con Tamara Bykova, che aveva battuto agli Europei l'anno prima. In una gara successiva, a Londra, sia Bykova che Meyfarth superarono i 2.03 m, di nuovo record del mondo.

Nel 1984 alle Olimpiadi di Los Angeles, assenti le saltatrici dei Paesi dell'Europa orientale (Bykova inclusa), Ulrike Meyfarth sconfisse la campionessa olimpionica in carica, l'italiana Sara Simeoni, saltando 2,02 m e aggiudicandosi il suo secondo titolo olimpico, a 12 anni di distanza dal primo. Questa volta, all'età di 28 anni, fu la più anziana vincitrice dell'oro olimpico nel salto in alto, primato che resistette soltanto sino all'edizione successiva, battuto dalla trentenne statunitense Louise Ritter.

Nel 1983 posò come modella per un nudo femminile artistico, opera in bronzo dello scultore Arno Breker che definì il suo corpo "una meraviglia della natura".[1]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
1972 Giochi olimpici Bandiera della Germania Ovest Monaco Alto   Oro 1,92 Record mondiale=
1982 Europei indoor Bandiera dell'Italia Milano Alto   Oro 1,99 Record dei campionati
Europei Bandiera della Grecia Atene Alto   Oro 2,02 Record mondiale
1983 Mondiali Bandiera della Finlandia Helsinki Alto   Argento 1,99
1984 Giochi olimpici Bandiera degli Stati Uniti Los Angeles Alto   Oro 2,02 Record olimpico

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine al Merito della Renania Settentrionale-Vestfalia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Der Spiegel n.40/1983

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN37708853 · ISNI (EN0000 0000 1385 8023 · GND (DE11858197X · WorldCat Identities (ENviaf-37708853