Tikal
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Parco nazionale di Tikal | |
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Tipo | Misti |
Criterio | (i) (ii) (iv) (ix) (x) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1979 |
Scheda UNESCO | (EN) Tikal National Park (FR) Scheda |
Tikal è la più estesa delle antiche città in rovina della civiltà Maya. Tikal si trova in Guatemala nel dipartimento di Petén. Attualmente fa parte del Parco nazionale di Tikal, sito segnalato dall'UNESCO come uno dei siti patrimonio dell'umanità. Tikal è una popolare meta turistica del Guatemala. Le città più vicine sono Flores e Santa Elena, a circa 30 chilometri di distanza.
Ubicazione geografica[modifica | modifica wikitesto]
Le rovine si trovano su una pianura coperta di foresta pluviale, comprendente ceiba (Ceiba pentandra) alberi consacrati dai Maya; cedri tropicali (Cedrela odorata) e mogano (swietenia). Riguardo alla fauna, si incontrano facilmente aguti, atelinae, scimmie urlatrici, pavoni, tucani, pappagalli verdi e formiche tagliatrici di foglie. Giaguari e coati sono stati avvistati all'interno del parco.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Tikal è uno dei siti maya più antichi del Peten guatemalteco. Esso diventa uno dei maggiori centri di potere regionali subito dopo il collasso del Periodo Preclassico, epoca nella quale il potere politico e religioso si concentrava nel sito di El mirador e nella vicina Nakbé. La cronologia di Tikal fino al III secolo è conosciuta solo parzialmente. Il fondatore della dinastia fu Yax Ehb' Xook che dovrebbe essere vissuto attorno all'90 a.C. Il primo sovrano di cui abbiano una quantità interessante di dati storici è Chak Tok Ich'aak I. Vari frammenti di monumenti e varie ceramiche recano il suo nome. Dai pochi dati estraibili da questi testi possiamo notare che la città godeva di ottima salute economica e che era diventata una delle o forse la maggiore potenza politica dell'area.
La vita politica di Tikal sarebbe da lì a poco stata stravolta da un evento ancora non completamente chiarito dagli studiosi: l'arrivo di Teotihuacan. Teotihuacan era all'epoca la maggiore forza militare della Mesoamerica. Essa manteneva già rapporti commerciali con l'area maya, ma sembra che questi "contatti" non bastassero più ai suoi sovrani.
Il 31 gennaio 378 marca l'arrivo di Sihyaj K'ahk' di Teotihuacan a Tikal. Chak Tok Ich'aak I era morto da soli 15 giorni e non si hanno notizie di altri re governanti al momento dell'arrivo dell'esercito teotihuacano. Sihyaj K'ahk' inizia da Tikal il riordino di tutto il Peten incoronando re e confermando sovrani già presenti. A Tikal il nuovo re si chiama Yax Nuun Ahyiin I, figlio del re di Teotihuacan e di una principessa maya di Tikal. Il regno di Yax Nuun Ahyiin I è caratterizzato dalla massiccia presenza di iconografia teotihuacana nell'arte pubblica. Non esiste un solo esempio di ritratto di Yax Nuun Ahyiin I che sia in stile maya. Alla sua morte lo segue sul trono il figlio Siyaj Chan K'awiil II. Egli fece erigere la celebre Stele 31, ove lo si vede vestito come re maya, affiancato su entrambi i lati da immagini del padre in uniforme teotihuacana.
La città, che raggiunse il suo massimo splendore tra il 700 e l'800 d.C., venne realizzata rispettando un codice simbolico relativo alle credenze cosmiche maya.[1] Numerosi templi sorgono presso la Grande Piazza Centrale, caratterizzati per l'ascesa in verticale, come la piramide in nove corpi a cui venne aggiunta una cresta decorata. Spesso ospitano ancora intatti ampi corredi funerari. Il centro di culto è composto da sette complessi architettonici che ospitano stele ed altari. L'Acropoli invece non sembra essere destinata ai riti di culto, ma ad un uso residenziale.
Piramidi[modifica | modifica wikitesto]
Straordinarie per grandezza e stile (linee slanciate, notevolissime "creste") sono le piramidi di Tikal; tutte del periodo classico, ad eccezione delle strutture nella zona denominata Mundo Perdido (pre-classico). Nel massimo splendore Tikal annoverava circa 200 templi. I maggiori sono:
Tempio 4, Serpente Bicefalo (64 metri);
Tempio 5 (58 metri);
Tempio 3, Gran Sacerdote (55 metri);
Tempio 1, Gran Giaguaro (48 metri);
Tempio 2, delle Maschere (quasi 40 metri);
Tempio 6, delle Iscrizioni;
la Grande Piramide del Mundo Perdido (periodo pre-classico) alta sui 30 metri.
La monumentale Acropoli Nord conteneva circa sedici templi (il tempio 33 il più grande alto sui 30 metri) ;
l'Acropoli Sud era composta da sette piattaforme (tra i 30 e 40 metri d'altezza), alla sommità una piramide superiore ai 20 metri.
I complessi doppio-piramidali (innovazione di Tikal, nove in tutto).
La piazza dei Sette Templi (con strutture piccole e similari).
Regnanti[2][modifica | modifica wikitesto]
- Yax Ehb' Xook ca. 60 d.C. - il fondatore della dinastia
- ? - B'ahlam ("Giaguaro Foliato")tra il primo ed il secondo secolo
- "Animale Copricapo" ca. secondo secolo
- Siyaj Chan K'awiil ("Cielo Tormentoso I") ca. 307 d.C.
- Ix Une' B'alam ("Giaguaro Bambino") attorno al 317 d.C.
- K'inich Muwaan Jol - morto nell'359 d.C.
- Chak Tok Ich'aak I ("Artiglio Giaguaro I") incoronazione 360 d.C. - morte 378 d.C.
- Yax Nuun Ahyiin I ("Naso Ricurvo I") incoronazione 379 d.C. - morte 404 d.C.
- Siyah Chan K'awiil II ("Cielo Tormentoso II") incoronazione 411 d.C.- morte 456 d.C.
- K'an-Chitam ("Cingiale Kan") nato 458 d.C. - incoronazione 486 d.C.
- Chak Tok Ich'aak II ("Artiglio Giaguaro II") morte 508 d.C.
- "Signora di Tikal" nata 504 d.C. - incoronazione 511 d.C.
- Kalomte' Balam ("Testa Arrotolata") attorno al 511 d.C.
- "Artiglio di Animale" quinto secolo
- Wak Chan K'awiil ("Doppio Uccello") - incoronazione 537 d.C.
- K'inich Waaw ("Cranio Animale") tra il 593 d.C. ed il 628 d.C.
- 23º re
- 24º re
- Nuun Ujol Chaak attorno all'650 d.C.
- Jasaw Chan K'awiil I Ah Cacao,("Signore A") incoronazione 682 d.C.
- Yik'in Chan K'awiil ("Signore B") incoronazione 734 d.C.
- 28º re attorno all'760 d.C.
- Yax Nuun Ahyiin II ("Signore C") incoronazione 768 d.C.
- Nuun Ujol K'inich ca. 800 d.C.
- "Cielo Scuro" Chitam ca. 810 d.C.
- "Gioiello K'awiil" ca. 849 d.C.
- Jasaw Chan K'awiil II attorno all'869 d.C.
Tikal nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]
Giochi da tavolo[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1999 la casa editrice tedesca di giochi Ravensburger ha pubblicato Tikal, un gioco da tavolo in stile tedesco di Wolfgang Kramer e Michael Kiesling; il gioco ha vinto vari premi, tra cui il prestigioso Spiel des Jahres nel 1999.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Elvira Tiberini, Atlante di Archeologia, Utet, Torino, 1998, pag.492
- ^ Mesoweb.com. URL consultato il 21 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tikal
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Tikal
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Tikal National Park, su tikalpark.com.
- Tour virtuale con QuickTime VR di Tikal su destination360.com, su destination360.com.
- Piccola guida sulle rovine di Tikal, su apj.co.uk. URL consultato l'8 agosto 2006 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2007).
- Foto panoramiche, suoni e scansioni di Tikal raggiungibili dall'articolo, su vrm.vrway.com. URL consultato l'8 agosto 2006 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2007).
- Tikal su Guatemala, Cradle of the Maya Civilization, su authenticmaya.com. URL consultato il 2 febbraio 2007 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2007).
- Scheda UNESCO, su whc.unesco.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316429628 · BNF (FR) cb155666978 (data) |
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