Machaquila

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Machaquila
Una stele da Machaquilá, al museo nazionale di archeologia del Guatemala
Localizzazione
StatoBandiera del Guatemala Guatemala
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 16°19′12″N 89°51′36″W / 16.32°N 89.86°W16.32; -89.86

Machaquilá è un sito archeologico appartenente alla civiltà Maya, situato nel dipartimento di Petén in Guatemala. Poco distante si trova anche un villaggio che porta lo stesso nome.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1957 un geologo scoprì le rovine della città sulle rive del fiume omonimo. Affluente del Río de la Pasión, in epoca preispanica fungeva da via d'acqua per il commercio a lungo raggio, attività che ebbe un ruolo importante anche per la città.
Machaquilá sorse nel periodo medio classico, raggiungendo l'apice del potere nel nono secolo circa.[1] I resti archeologici della città si trovano a 45 km a nord-est di Cancuén e a 30 km a est di Seibal, in una regione abbastanza isolata. Ci sono nove piazze a Machaquilá, assieme a costruzioni cerimoniali, templi e un complesso residenziale a sud. Queste strutture risentono di un diretto influsso culturale dal Messico centrale: sulle stele di Machaquilà risalenti al tardo Classico vi sono presenti molti elementi messicani.

I diciotto monumenti documentati testimoniano che tra il 711 d.C. e l'841 d.C. Machaquilà era un piccolo stato indipendente, che basava la propria politica su continue guerre contro le città vicine (tra cui Ixtutz) ed alleanze politiche, matrimoniali e commerciali, soprattutto con Seibal e Cancuén.[2]

Ci sono alcune città attorno a Machaquilá e alle caverne di San Miguel.[2] Ci sono prove del fatto che la città fosse abitata a partire dal periodo Pre-Classico.

Scavi recenti[modifica | modifica wikitesto]

Degli archeologi hanno scoperto nel 2004 un pannello di geroglifici che mostra Taj Chan Ahk, il re della città stato di Cancuén nell'ottavo secolo.[3] Scolpito in un dettagliato altorilievo, la pietra mostra il re seduto su un simbolo simile alla Terra, un trono con pelle di giaguaro, che sta eleggendo dei governatori subordinati.[4] Anche durante i periodi di subordinazione politica, i governatori di Machaquilá ricevevano una certa autonomia.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Machaquilá: Through the Mayan Jungle to a Lost City, Lisi Albert, 1968, pubblicato da Hastings House
  • Nikolai Grube - Maya-Dèi incoronati della foresta vergine - Könemann

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