Teodo

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Teodo
comune
Tivat
Teodo – Stemma
Teodo – Veduta
Teodo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera del Montenegro Montenegro
Amministrazione
SindacoSisina Kusovac (DPS)
Territorio
Coordinate42°25′48″N 18°42′00″E / 42.43°N 18.7°E42.43; 18.7 (Teodo)
Altitudinem s.l.m.
Superficie46 km²
Abitanti14 031 (2011)
Densità305,02 ab./km²
Altre informazioni
Linguemontenegrino
Cod. postale85320
Prefisso+382 32
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2ME-19
TargaTV
Nome abitantiTivćani
Cartografia
Mappa di localizzazione: Montenegro
Teodo
Teodo
Teodo – Mappa
Teodo – Mappa
Sito istituzionale

Tèodo[1][2] (in montenegrino Tivat, in cirillico Тиват) è una cittadina costiera del Montenegro situata nelle Bocche di Cattaro, nella Dalmazia meridionale. È capoluogo dell'omonimo comune.

Gran parte della popolazione è concentrata nel capoluogo, che con 9.467 abitanti (2003) rappresenta il 69% della popolazione del comune, mentre nessun'altra località supera il migliaio di abitanti. Il comune di Teodo è in assoluto il più piccolo e più densamente popolato del Montenegro.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Teodo è situata nella baia omonima, che corrisponde al bacino centrale dei tre o quattro che compongono le Bocche di Cattaro. Ben riparata dai venti, è ubicata in una fertile area pianeggiante a sud del monte Vrmac ed è separata dal mare aperto dalla penisola di Lustizza/Luštica.

La municipalità di Teodo, che conta 13.991 abitanti ed ospita un aeroporto, si estende dal capoluogo in direzione sud (esclusa la penisola di Lustizza) e ha uno sbocco al mare nella località turistica di Pržno.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Albania Veneta.

Le origini di Teodo risalgono al III secolo a.C. Secondo le fonti documentarie la città fu un importante centro religioso nei secoli XIV e XV; il monastero di San Michele Arcangelo era sede di un arcivescovo ortodosso. Nel corso del XIV secolo varie furono le attestazioni del nome cittadino: Teude, Theode e Theudo, toponimi che vengono ricondotti al nome dell'antica regina illirica Teuta.

Nel Medioevo le fertili terre di Teodo appartennero per lunghi periodi alle famiglie patrizie di Cattaro, Perzagno e Dobrota, che vi eressero castelli e villini, così come l'antica chiesa di Sant'Antonio (Sv. Anton).

La città appartenne in seguito, assieme all'intera area delle bocche, alla Repubblica di Venezia, che la tenne fino al 1797. Verso la fine del XIX secolo la città conobbe un certo sviluppo quando nel 1889 gli Austriaci fondarono l'arsenale marittimo che serve tuttora come base per l'esercito montenegrino. All'inizio del 1918 i marinai della base di Teodo si ribellarono contro gli ufficiali. L'insurrezione godette del sostegno e dell'appoggio della popolazione locale.

Come Teodo, fu un comune della Provincia di Cattaro, suddivisione amministrativa del Governatorato della Dalmazia, annesso al Regno d'Italia dal 1941 al 1943.

Durante la guerra fredda, quando l'arsenale era una delle sedi della marina jugoslava, la base fu utilizzata anche dai sovietici e dai libici come base tecnica per la manutenzione, la riparazione e la revisione delle loro navi e sottomarini.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Dalmati italiani.

Dal censimento del 2011 risulta prevalente la comunità dei montenegrini, col 33,25%. Seguono i serbi, col 31,61%, i croati, col 16,42%. Sono presenti anche 11 italiani, lo 0,08% della popolazione[3] e fanno parte della Comunità degli Italiani del Montenegro con sede a Cattaro.

In base al censimento (2003), la maggioranza della popolazione di Teodo era serba (35,10%), seguita dai montenegrini (29,49%), croati (19,73%), musulmani (1,18%) e albanesi (1,03%). Rispetto al censimento del 1991, croati e montenegrini sono diminuiti, mentre i serbi sono balzati in prima posizione (erano il 15,30%).

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Località[modifica | modifica wikitesto]

La municipalità di Teodo ha le seguenti 14 località (tra parentesi il nome in lingua italiana, generalmente desueto):

  • Bogdašići, Богдашићи (Bogdassici)
  • Bogišići, Богишићи (Boghissici)
  • Krašići, Крашићи (Crassici)
  • Đuraševići, Ђурашевићи (Giurassevici)
  • Gošići, Гошићи (Gossici)
  • Donja Lastva, Доња Ластва (Lastua Inferiore)
  • Gornja Lastva, Горња Ластва (Lastua Superiore)
  • Lepetani, Лепетани (Lepetane)
  • Mrčevac, Мрчевац (Mercevaz)
  • Milovići, Миловићи (Milovici)
  • Radovići, Радовићи (Radovici, già Krtole/Cartolle)
  • Donji Stoliv (Stolivo Inferiore)
  • Gornji Stoliv, (Stolivo Superiore o Angosce)
  • Tivat, Тиват (Teodo)

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'aeroporto di Teodo

Teodo ha registrato negli ultimi anni un notevole flusso turistico, dovuto principalmente al vicino aeroporto e alle spiagge della municipalità, sebbene la città stessa non sia invece una destinazione turistica, a causa delle attività industriali e portuali (cantieri navali, traghetto per Castelnuovo).

Teodo (precisamente la frazione di Lastua) è il punto di partenza di un elettrodotto sottomarino HVDC, attualmente (2014) in costruzione, che connetterà l'area balcanica alla rete elettrica italiana, in corrispondenza del Comune di Cepagatti, nella frazione di Villanova, in provincia di Pescara[4][5][6].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La principale via d'accesso alla cittadina è la M-1, ovvero il tratto montenegrino della Jadranska Magistrala che corre lungo la costa adriatica dalla frontiera croata a sino a quella albanese.

L'aeroporto di Teodo, situato a 3 km a sud-est della cittadina, è uno dei due aeroporti internazionali del Montenegro.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

La principale società calcistica locale è l'Arsenal Tivat.

La squadra di pallacanestro cittadina è la KK Teodo Tivat.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cfr. a p. 325 in Istituto Idrografico della Marina Portolano del Mediterraneo, volume 6, Adriatico Orientale (edizione 1994, nuova tiratura febbraio 2002), Genova. (Pubblicazione annessa alla cartografia ufficiale della Repubblica Italiana - legge 2 febbraio 1960, n. 68).
  2. ^ Cfr. a p. 215 in Istituto Idrografico della Marina Elenco dei fari e dei segnali da nebbia, Genova, 1997. (Documento ufficiale della Repubblica Italiana - legge 2 febbraio 1960, n. 68).
  3. ^ STANOVNIŠTVO PREMA NACIONALNOJ, ODNOSNO ETNIČKOJ PRIPADNOSTI PO OPŠTINAMA (PDF), su monstat.org. URL consultato il 10 novembre 2018.
  4. ^ TERNA - Le nuove interconnessioni sottomarine con i Balcani in corso di sviluppo
  5. ^ TERNA - Piano di Sviluppo 2014, su terna.it. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2014).
  6. ^ East Journal - MONTENEGRO: Nasce l'elettrodotto Villanova-Tivat tra l'Italia e i Balcani

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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