Grifone (figlio di Carlo Martello)

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Grifone
Duca dei Bavari
In carica748748
PredecessoreOdilone I
SuccessoreTassilone III
Nascita726
MorteMaurienne, 753
Dinastiacarolingia
PadreCarlo Martello
MadreSwanachilde
FigliGrifone
Carlo

Grifone (726Moriana, 753) fu, per pochi mesi, duca dei Bavari usurpatore del legittimo erede, Tassilone III di Baviera.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Era il figlio del Maggiordomo di palazzo di Austrasia[1] ed in seguito maggiordomo di palazzo di tutti i regni dei Franchi[2], Carlo Martello (che era figlio di Pipino di Herstal o Pipino II maggiordomo di palazzo di tutti i regni dei Franchi[3] e di Alpaïde di Bruyères[4], (ca. 650-† 717), di cui non si conoscono gli ascendenti, ma l'Ex Chronico Sigeberti monachi ci informa che era sorella di un certo Dodone, domestico di Pipino II, che martirizzò il vescovo di Liegi, San Lamberto[5]) e della sua seconda moglie, Swanachilde (705-ca. 742) di Baviera, di cui non si conosce la precisa parentela ma si sa che era discendente degli Agilolfingi, era la nipote del duca Odilone di Baviera[6].Teodone II di Baviera era suo nonno, mentre non si sa con certezza se era figlia del duca dei Bavari Teodeberto e di Regintrude oppure figlia del fratello di Teodeberto, il duca dei Bavari Tassilone II, e di Imma.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la morte di suo padre, così come ai fratellastri, Bernardo, Remigio e Geronimo, gli venne negata qualunque pretesa sull'eredità paterna, che spettò ai soli figli di primo letto, Carlomanno e Pipino. Secondo gli Annales Mettenses il padre, Carlo, avrebbe voluto dividere il regno in tre parti, come richiesto dalla seconda moglie Swanechilde, ma seguendo il parere dei Franchi che consideravano Grifone illegittimo, Pipino e Carlomanno rifiutarono.[7].
Allora la madre di Grifone, Swanachilde, lo spinse a ribellarsi ai fratellastri, Carlomanno e Pipino, figli di Rotrude, prima moglie di Carlo Martello, per poter avere una parte o addirittura tutto il dominio paterno[6]. Allora Carlomanno e Pipino radunarono l'esercito per catturare Grifone che avuta la notizia fuggì con la madre e si chiuse in Laudunum (l'attuale Laon)[6], dove i fratellastri posero l'assedio[7]. Vedendo che non poteva evadere dall'assedio, Grifone si consegnò ai fratelli[7].
Venne imprigionato, da Carlomanno, in un castello (Nova Castella) nelle Ardenne, vicino a Liegi[8] dove rimase sino al 747, l'anno in cui il fratellastro Carlomanno si recò a Roma[6], mentre la madre era stata rinchiusa nell'abbazia di Chelles, dove era rimasta sino alla morte[6].

In quello stesso anno Pipino liberò il fratellastro Grifone dalla prigione in cui l'aveva rinchiuso Carlomanno e lo accolse nel suo palazzo dandogli una contea e diverse rendite[9]. Ma, nel 748, mentre Pipino era a Duria (l'attuale Durer), Grifone, lasciata la casa di Pipino, con molti giovani nobili[9], attraversò il Reno e, assieme ai nobili che lo accompagnavano[9], arrivò in Sassonia[10][11].
Pipino allora lo inseguì e attraversata la Turingia[11], arrivò in Sassonia e occupò la città di confine di Skahningi (l'attuale Schöningen), dove in aiuto a Pipino erano arrivati gli Svevi[12] e dove molti Sassoni furono catturati e molti di loro furono convertiti nella fede cristiana[12]. Inoltre a Hocsemburgh (l'attuale Süpplingenburg) il perfido duca Teodorico fu catturato, per la terza volta[12]. Continuando ad avanzare, Pipino arrivò sulla riva del fiume Obacra (l'attuale Oker)[12], mentre Grifone coi Sassoni erano attestati sulla sponda opposta del fiume Obacra, vicino alla città di Orhaim (l'attuale Ohrum)[11]. Durante la notte, pensando di essere più deboli i Sassoni abbandonarono le posizioni e così Pipino facilmente distrusse le loro fortificazioni[12]. Sempre in quell'anno, Grifone pensando che i Sassoni fossero troppo deboli per poterlo difendere e non fidandosi del fratellastro[13] si rifugiò in Bavaria[14], dove suo zio Odilone I era morto[12].

Grifone in Baviera fu ben accolto dalla sorellastra, Iltrude[11], la vedova di Odilone, reggente per conto del figlioletto il nuovo duca, Tassilone III[15]. Grifone, avanzando delle pretese dinastiche (in quanto figlio di una principessa dei Bavari, Swanachilde) usurpò il trono a Tassilone III[14], bambino di 7 anni, e con l'aiuto di Lanfredo soggiogò i Bavari[15]. Saputo ciò Pipino si recò in Baviera[15] e catturati Grifone[1] e Lanfredo[14] li portò con sé[16] dopo aver riconfermato sul trono ducale il nipote Tassilone[14]. Pipino perdonò tutti i giovani che avevano seguito Grifone[15], che, nel 750[13], ricevette dodici contee[15][16] in Neustria, tra cui Le Mans.

Ma quando Pipino, nel novembre del 751, fu eletto re dei Franchi, Grifone si ribellò ancora e riprese la lotta e decise di recarsi in Vasconia[13] presso il duca di Aquitania, Waifer[1][15][16].
Allora Pipino mandò i suoi legati a Waifer affinché gli fosse restituito il fratello[15].

Nel 751 Grifone considerando che il fratello poteva condizionare Waifer pensò allora di raggiungere l'Italia per rifugiarsi dal re dei Longobardi, Astolfo[17]. E assieme a Teodovino e ad altri per raggiungere l'Italia passarono dalle Alpi, arrivando, nel 753, nella zona di Maurienne, dove furono intercettati[17]. Vi fu un combattimento a cui presero parte diversi Franchi, fedeli a Pipino[13], e dove trovarono la morte sia Grifone che Teodivino[17] ad opera di Teudeone, conte di Vienne e del conte transgiuriano, Federico[18], sulle sponde del fiume Arbore (l'attuale Arvan )[18].
In quel periodo, Pipino aveva sconfitto i Sassoni e mentre rientrava e si trovava a Bonna (l'attuale Bonn)[19] Pipino venne raggiunto da messaggeri dalla Burgundia[19] che gli dissero che suo fratellastro Grifone era stato ucciso presso Maurienne[20].

Pipino riuscì da allora a regnare in pace[17].

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Grifone dalla moglie, di cui non si conoscono né il nome né gli ascendenti, secondo lo storico francese Christian Settipani, esperto di genealogie[21], potrebbe avere avuto due figli (deducendolo dal liber memorialis dell'Abbazia di Remiremont)[22]:

  • Grifone
  • Carlo.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ansegiso Arnolfo di Metz  
 
Doda di Metz  
Pipino di Herstal  
Begga di Andenne Pipino di Landen  
 
Itta di Nivelles  
Carlo Martello  
?  
 
 
Alpaïde di Bruyères  
?  
 
 
Grifone di Le Mans  
 
 
 
 
 
 
 
Swanachilde  
 
 
 
 
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Annales Francorum Ludovici Dufour , Pag 698
  2. ^ (LA) Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars secunda, auctore anonymo austraso, CVII
  3. ^ (LA) Annales Marbacenses, pag 4 15-20
  4. ^ (LA) Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars secunda, auctore anonymo austraso, CIII
  5. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex Chronico Sigeberti monachi , Pag 345
  6. ^ a b c d e (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus primus: Einhardi Annales , Pag 135
  7. ^ a b c (LA) Annales Mettenses, pag 32
  8. ^ (LA) Annales Mettenses, pag 33
  9. ^ a b c (LA) Annales Mettenses, pag 40
  10. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Annales Francorum Ludovici Dufour , Pag 705
  11. ^ a b c d (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus primus: Einhardi Annales , Pag 137 Archiviato il 1º novembre 2014 in Internet Archive.
  12. ^ a b c d e f (LA) Annales Mettenses, pag 41
  13. ^ a b c d (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus primus: Fuldensi Annales , Pag 346 Archiviato il 3 dicembre 2013 in Internet Archive.
  14. ^ a b c d (LA) Annales Regni Francorum, anno 748
  15. ^ a b c d e f g (LA) Annales Mettenses, pag 42
  16. ^ a b c (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex Chronico Sigeberti monachi , Pag 348
  17. ^ a b c d (LA) Annales Mettenses, pag 43
  18. ^ a b (LA) Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars quarta, auctore anonymo, CXVIII
  19. ^ a b (LA) Annales Regni Francorum, anno 753
  20. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Annales Francorum Ludovici Dufour , Pag 706
  21. ^ Settipani (1993), p. 176
  22. ^ (EN) Foundation for Merovingian Nobility : Grifo

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • Christian Pfister, La Gallia sotto i Franchi merovingi. Vicende storiche, in Storia del mondo medievale - Vol. I, Cambridge, Cambridge University Press, 1978, pp. 688-711.
  • G.L. Burr, La rivoluzione carolingia e l'intervento franco in italia, in Storia del mondo medievale - Vol. II, Cambridge, Cambridge University Press, 1979, pp. 336-357.
  • Gerhard Seeliger, Conquiste e incoronazione a imperatore di Carlomagno, in Storia del mondo medievale - Vol. II, Cambridge, Cambridge University Press, 1979, pp. 358-396.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Duca dei Bavari Successore
Odilone I 748–748 Tassilone III
Predecessore Conte di Parigi Successore
- 751-753 Gerardo I
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