Lagrangiana: differenze tra le versioni

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In [[fisica]], in particolare nella [[meccanica lagrangiana]], la '''lagrangiana''' di un sistema fisico è una [[Funzione (matematica)|funzione]] che ne caratterizza la dinamica, essendo per i [[sistema dinamico|sistemi meccanici]] la differenza tra l'[[energia cinetica]] e l'[[energia potenziale]] in ogni punto del percorso seguito durante il moto. In accordo con il [[principio variazionale di Hamilton|principio di minima azione]] ([[principio variazionale di Hamilton]]), un sistema fisico in moto tra due punti segue un cammino che, tra tutti i percorsi possibili, è quello che minimizza la somma (l'integrale [[Azione (fisica)|azione]]) dei valori della lagrangiana valutata in tutti i punti del cammino. A partire da ciò vengono scritte le [[equazioni del moto]] di [[equazioni di Eulero-Lagrange|Eulero-Lagrange]].
In [[fisica]], in particolare nella [[meccanica lagrangiana]], la '''lagrangiana''' di un sistema fisico è una [[Funzione (matematica)|funzione]] che ne caratterizza la dinamica, essendo per i [[sistema dinamico|sistemi meccanici]] la differenza tra l'[[energia cinetica]] e l'[[energia potenziale]] in ogni punto del percorso seguito durante il moto. In accordo con il [[principio di minima azione]] ([[principio variazionale di Hamilton]]), un sistema fisico in moto tra due punti segue un cammino che, tra tutti i percorsi possibili, è quello che minimizza la somma (l'integrale [[Azione (fisica)|azione]]) dei valori della lagrangiana valutata in tutti i punti del cammino. A partire da ciò vengono scritte le [[equazioni del moto]] di [[equazioni di Eulero-Lagrange|Eulero-Lagrange]].


Nel descrivere sistemi fisici l'invarianza (simmetria) della lagrangiana rispetto a trasformazioni continue delle coordinate determina la presenza di [[legge di conservazione|quantità conservate]] durante il moto, ovvero di [[costante del moto|costanti del moto]], in accordo con il [[teorema di Noether]].
Nel descrivere sistemi fisici l'invarianza (simmetria) della lagrangiana rispetto a trasformazioni continue delle coordinate determina la presenza di [[legge di conservazione|quantità conservate]] durante il moto, ovvero di [[costante del moto|costanti del moto]], in accordo con il [[teorema di Noether]].
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Se la lagrangiana è conosciuta allora l[[equazione del moto]] del sistema può essere scritta nella forma di [[equazioni di Eulero-Lagrange]]. La lagrangiana di un sistema non è unica: due lagrangiane che descrivono lo stesso sistema possono differire per la [[derivata totale]] rispetto al tempo di una qualche funzione <math>f(q,t)</math>, ma la corrispondente equazione del moto è la stessa.<ref name="Goldstein">{{Cita libro|titolo=Classical Mechanics |cognome1=Goldstein |nome1=Herbert |wkautore1=Herbert Goldstein |cognome2=Poole |nome2=Charles P. |cognome3=Safko |nome3=John L. |edizione=3rd |editore=Addison-Wesley |anno=2002 | isbn=978-0-201-65702-9 |p=21}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome=Bell|nome=L.D. Landau and E.M. Lifshitz ; translated from the Russian by J.B. Sykes and J.S.|titolo=Mechanics|anno=1999|editore=Butterworth-Heinemann|città=Oxford|isbn=978-0-7506-2896-9|p=4|edizione=3rd ed.}}</ref>
Se la lagrangiana è conosciuta allora l[[equazione del moto]] del sistema può essere scritta nella forma di [[equazioni di Eulero-Lagrange]]. La lagrangiana di un sistema non è unica: due lagrangiane che descrivono lo stesso sistema possono differire per la [[derivata totale]] rispetto al tempo di una qualche funzione <math>f(q,t)</math>, ma la corrispondente equazione del moto è la stessa.<ref name="Goldstein">{{Cita libro|titolo=Classical Mechanics |cognome1=Goldstein |nome1=Herbert |wkautore1=Herbert Goldstein |cognome2=Poole |nome2=Charles P. |cognome3=Safko |nome3=John L. |edizione=3rd |editore=Addison-Wesley |anno=2002 | isbn=978-0-201-65702-9 |p=21}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome=Bell|nome=L.D. Landau and E.M. Lifshitz ; translated from the Russian by J.B. Sykes and J.S.|titolo=Mechanics|anno=1999|editore=Butterworth-Heinemann|città=Oxford|isbn=978-0-7506-2896-9|p=4|edizione=3rd ed.}}</ref>


La lagrangiana viene talvolta definita, in un contesto più generale, come dipendente anche dalle derivate delle coordinate successive alla prima:
La lagrangiana viene talvolta espressa come dipendente anche dalle derivate delle coordinate successive alla prima, ed è definita in generale come una funzione <math> \mathcal L : TM \times \R \to \R</math> sul [[fibrato tangente]] <math>TM</math> di una [[varietà differenziabile]] <math>M</math>, lo [[spazio delle configurazioni]] del sistema.

:<math>S[\phi]\equiv\int_M \mathcal{L}(\phi(x),\partial\phi(x),\partial\partial\phi(x), \dots ,x)d^nx \qquad \forall\phi\in\mathcal{C}</math>


==Lagrangiana ed equazioni di Eulero-Lagrange==
==Lagrangiana ed equazioni di Eulero-Lagrange==
{{vedi anche|Principio variazionale di Hamilton|equazioni di Eulero-Lagrange}}
{{vedi anche|Equazioni di Eulero-Lagrange}}
Per il [[principio variazionale di Hamilton|principio di Hamilton]] le soluzioni delle equazioni di Eulero-Lagrange, ovvero le [[traiettoria|traiettorie]] ([[geodetica|geodetiche]]) del sistema nello spazio delle configurazioni, sono tali da rendere stazionario (a [[calcolo delle variazioni|variazione]] nulla) l'integrale [[azione (fisica)|azione]] calcolato sulle possibili traiettorie tra due punti fissati.
I risultati della meccanica lagrangiana prescindono dal fatto che la lagrangiana sia data dalla differenza dell'energia cinetica e dell'energia potenziale, e valgono per lagrangiane generiche <math>L(q^\lambda,\dot{q}^\lambda,t)</math> funzione delle coordinate <math>q^\lambda </math>, delle loro derivate rispetto al tempo <math>\dot{q}^\lambda </math> ed eventualmente del tempo. Nel seguito si suppone che le equazioni del moto siano le equazioni di Eulero-Lagrange ordinarie, e quindi il secondo membro sia nullo.

Per il principio di Hamilton le soluzioni delle equazioni di Eulero-Lagrange sono i [[punto stazionario|punti stazionari]] dell'integrale [[azione (fisica)|azione]] calcolato sulle possibili traiettorie tra due punti fissati, con coordinate rispettivamente <math>q^\lambda(t_0) </math> e <math>q^\lambda(t_1) </math>. Questo fatto lega fortemente la meccanica lagrangiana al [[calcolo delle variazioni]] e ha svariate applicazioni. In particolare, permette di dare una formulazione lagrangiana alle equazioni delle [[geodetica|geodetiche]].


Per il [[teorema di Noether]], se una certa quantità è invariante rispetto alla trasformazione di un campo allora la corrispondente lagrangiana è simmetrica sotto tale trasformazione. Ad esempio, se la lagrangiana non dipende da una certa coordinata <math>q^\lambda </math> (detta in tal caso ''coordinata ciclica'') si ha, attraverso le equazioni di Eulero-Lagrange:
Per il [[teorema di Noether]], inoltre, se una certa quantità è invariante rispetto alla trasformazione di un campo allora la corrispondente lagrangiana è simmetrica sotto tale trasformazione. Ad esempio, se la lagrangiana non dipende esplicitamente da una certa coordinata <math>q^\lambda </math> (detta in tal caso ''coordinata ciclica'') si ha, attraverso le equazioni di Eulero-Lagrange:


:<math>\frac{d}{dt}\left(\frac{\partial \mathcal L}{\partial\dot{q}^\lambda}\right)=0</math>
:<math>\frac{d}{dt}\left(\frac{\partial \mathcal L}{\partial\dot{q}^\lambda}\right)=0</math>


e quindi <math>\frac{\partial \mathcal L}{\partial\dot{q}^\lambda} </math> è una [[costante del moto]], o [[integrale primo]].
e quindi <math>\frac{\partial \mathcal L}{\partial\dot{q}^\lambda} </math> è una [[costante del moto]] o [[integrale primo]] o [[legge di conservazione|quantità conservata]].


La [[trasformata di Legendre]] della lagrangiana produce la funzione [[Meccanica hamiltoniana|hamiltoniana]]:
Se in particolare la lagrangiana non dipende esplicitamente dal tempo l'[[Meccanica hamiltoniana|hamiltoniana]] <math>\mathcal H</math> è una costante del moto; nello specifico tale quantità conservata ha la forma:


:<math>\mathcal{H} = \sum_i {\dot q_i} \frac{\partial \mathcal{L}}{\partial {\dot q_i}}- \mathcal{L} = \sum_i {\dot q_i} p_i - \mathcal{L}</math>
:<math>\mathcal{H} = \sum_i {\dot q_i} \frac{\partial \mathcal{L}}{\partial {\dot q_i}}- \mathcal{L} = \sum_i {\dot q_i} p_i - \mathcal{L}</math>


Se la lagrangiana non dipende esplicitamente dal tempo allora l'hamiltoniana è una [[costante del moto]]. Se la lagrangiana è data dalla differenza di [[energia cinetica]] e [[energia potenziale|potenziale]], questa quantità risulta pari all'energia totale del sistema.
ovvero l'hamiltoniana è la [[trasformata di Legendre]] della lagrangiana. Se la lagrangiana è data dalla differenza di [[energia cinetica]] e [[energia potenziale|potenziale]] <math>\mathcal H</math> risulta pari alla loro somma, ovvero all'energia totale del sistema.


Se la [[matrice]] di componenti <math>\partial^2 \mathcal L / \partial\dot{q}^\lambda\partial\dot{q}^\mu</math> è inoltre invertibile, allora la lagrangiana si dice ''regolare'' e le equazioni di Eulero-Lagrange si possono scrivere come un sistema di [[equazione differenziale|equazioni differenziali]] di secondo grado in [[forma normale]]. Per una lagrangiana regolare allora la trasformazione di Legendre:
Se la [[matrice]] di componenti <math>\partial^2 \mathcal L / \partial\dot{q}^\lambda\partial\dot{q}^\mu</math> è inoltre invertibile, allora la lagrangiana si dice ''regolare'' e le equazioni di Eulero-Lagrange si possono scrivere come un sistema di [[equazione differenziale|equazioni differenziali]] di secondo grado in [[forma normale]]. Per una lagrangiana regolare allora la trasformazione di Legendre:
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== Densità di lagrangiana ==
== Densità di lagrangiana ==
In diversi ambiti della fisica, tra i quali l'[[elettrodinamica]] e la [[teoria quantistica dei campi]], si definisce la ''densità di lagrangiana'' nel seguente modo:
In diversi ambiti della fisica, tra i quali l'[[elettrodinamica]] e la [[teoria quantistica dei campi]], si definisce la ''densità di lagrangiana'' <math>\rho_\mathcal{L}</math> in modo tale che:


:<math>\rho_\mathcal{L} = \frac {d \mathcal{L}}{dV}</math>
:<math>\mathcal{L}= \int_{x \in D} {\rho_\mathcal{L} (q,\dot q, q',t,x) d x} </math>


dove <math>q' = (\partial q_i /\partial x_j) </math>, <math>\dot q =(\partial q_1 /\partial t, \dots ,\partial q_n /\partial t)</math> e <math>D \subset \R^k</math>.
dove <math>dV</math> è l'elemento di volume infinitesimo.


In [[relatività speciale]] la densità di lagrangiana è utilizzata per il fatto di essere uno [[scalare di Lorentz]] locale. Poiché l'azione è l'integrale nel tempo della lagrangiana, e la lagrangiana è a sua volta l'integrale nello spazio tridimensionale della densità di lagrangiana:
Ad esempio, in [[relatività speciale]] la densità di lagrangiana è utilizzata per il fatto di essere uno [[scalare di Lorentz]] locale, e l'azione viene definita attraverso l'integrale:


:<math>\mathcal{L}= \int_V{\rho_\mathcal{L} \mathrm{d}^3 x}</math>
:<math>\mathcal{S} = \int_{t_1}^{t_2} \mathcal{L} dt</math>

segue che l'azione può essere definita attraverso l'integrale sull'intero [[spazio tempo]]:

:<math>\mathcal{S} [\varphi_i] = \int{\rho_\mathcal{L} [\varphi_i (x)]\, \mathrm{d}^4x}</math>


Tale funzione viene frequentemente introdotta al posto della lagrangiana, e nell'uso moderno <math>\rho_\mathcal{L}</math> è spesso chiamata semplicemente "lagrangiana" ed indicata con <math>\mathcal{L}</math>.
Tale funzione viene frequentemente introdotta al posto della lagrangiana, e nell'uso moderno <math>\rho_\mathcal{L}</math> è spesso chiamata semplicemente "lagrangiana" ed indicata con <math>\mathcal{L}</math>.
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* {{en}} Christoph Schiller (2005), [http://www.motionmountain.net/C-2-CLSB.pdf ''Global descriptions of motion: the simplicity of complexity''], [http://www.motionmountain.net Motion Mountain]
* {{en}} Christoph Schiller (2005), [http://www.motionmountain.net/C-2-CLSB.pdf ''Global descriptions of motion: the simplicity of complexity''], [http://www.motionmountain.net Motion Mountain]
* {{en}} David Tong [http://www.damtp.cam.ac.uk/user/tong/dynamics.html Classical Dynamics] (Cambridge lecture notes)
* {{en}} David Tong [http://www.damtp.cam.ac.uk/user/tong/dynamics.html Classical Dynamics] (Cambridge lecture notes)
* {{springerEOM|titolo=Lagrangian|autore= I.V. Volovich}}

{{Portale|matematica|Meccanica}}
{{Portale|matematica|Meccanica}}



Versione delle 01:40, 21 set 2015

In fisica, in particolare nella meccanica lagrangiana, la lagrangiana di un sistema fisico è una funzione che ne caratterizza la dinamica, essendo per i sistemi meccanici la differenza tra l'energia cinetica e l'energia potenziale in ogni punto del percorso seguito durante il moto. In accordo con il principio di minima azione (principio variazionale di Hamilton), un sistema fisico in moto tra due punti segue un cammino che, tra tutti i percorsi possibili, è quello che minimizza la somma (l'integrale azione) dei valori della lagrangiana valutata in tutti i punti del cammino. A partire da ciò vengono scritte le equazioni del moto di Eulero-Lagrange.

Nel descrivere sistemi fisici l'invarianza (simmetria) della lagrangiana rispetto a trasformazioni continue delle coordinate determina la presenza di quantità conservate durante il moto, ovvero di costanti del moto, in accordo con il teorema di Noether.

Definizione

La lagrangiana di un sistema fisico è definita come la differenza tra l'energia cinetica e l'energia potenziale totale :

dove denota le coordinate generalizzate, le rispettive velocità e è il tempo.

Se la lagrangiana è conosciuta allora lequazione del moto del sistema può essere scritta nella forma di equazioni di Eulero-Lagrange. La lagrangiana di un sistema non è unica: due lagrangiane che descrivono lo stesso sistema possono differire per la derivata totale rispetto al tempo di una qualche funzione , ma la corrispondente equazione del moto è la stessa.[1][2]

La lagrangiana viene talvolta espressa come dipendente anche dalle derivate delle coordinate successive alla prima, ed è definita in generale come una funzione sul fibrato tangente di una varietà differenziabile , lo spazio delle configurazioni del sistema.

Lagrangiana ed equazioni di Eulero-Lagrange

Lo stesso argomento in dettaglio: Equazioni di Eulero-Lagrange.

Per il principio di Hamilton le soluzioni delle equazioni di Eulero-Lagrange, ovvero le traiettorie (geodetiche) del sistema nello spazio delle configurazioni, sono tali da rendere stazionario (a variazione nulla) l'integrale azione calcolato sulle possibili traiettorie tra due punti fissati.

Per il teorema di Noether, inoltre, se una certa quantità è invariante rispetto alla trasformazione di un campo allora la corrispondente lagrangiana è simmetrica sotto tale trasformazione. Ad esempio, se la lagrangiana non dipende esplicitamente da una certa coordinata (detta in tal caso coordinata ciclica) si ha, attraverso le equazioni di Eulero-Lagrange:

e quindi è una costante del moto o integrale primo o quantità conservata.

Se in particolare la lagrangiana non dipende esplicitamente dal tempo l'hamiltoniana è una costante del moto; nello specifico tale quantità conservata ha la forma:

ovvero l'hamiltoniana è la trasformata di Legendre della lagrangiana. Se la lagrangiana è data dalla differenza di energia cinetica e potenziale risulta pari alla loro somma, ovvero all'energia totale del sistema.

Se la matrice di componenti è inoltre invertibile, allora la lagrangiana si dice regolare e le equazioni di Eulero-Lagrange si possono scrivere come un sistema di equazioni differenziali di secondo grado in forma normale. Per una lagrangiana regolare allora la trasformazione di Legendre:

è invertibile, e le equazioni di Eulero-Lagrange sono equivalenti alle equazioni di Hamilton del sistema.

Densità di lagrangiana

In diversi ambiti della fisica, tra i quali l'elettrodinamica e la teoria quantistica dei campi, si definisce la densità di lagrangiana in modo tale che:

dove , e .

Ad esempio, in relatività speciale la densità di lagrangiana è utilizzata per il fatto di essere uno scalare di Lorentz locale, e l'azione viene definita attraverso l'integrale:

Tale funzione viene frequentemente introdotta al posto della lagrangiana, e nell'uso moderno è spesso chiamata semplicemente "lagrangiana" ed indicata con .

Esempio

Il concetto di lagrangiana fu introdotto in origine in una riformulazione della meccanica classica nota come meccanica lagrangiana: in questo contesto la lagrangiana è normalmente data dalla differenza fra l'energia cinetica e l'energia potenziale di un sistema meccanico.

Si supponga di avere in uno spazio tridimensionale la lagrangiana:

dove la derivata rispetto al tempo è scritta convenzionalmente come un punto sopra la funzione che viene derivata.

Si può mostrare facilmente che l'approccio di Lagrange è equivalente a quello newtoniano. Scrivendo la forza (conservativa) in termini del potenziale:

l'equazione risultante è infatti:

Supponendo quindi di voler rappresentare il moto di un punto materiale nello spazio tridimensionale usando coordinate sferiche , la forma della lagrangiana è:

Il vantaggio più immediato della formulazione lagrangiana in meccanica classica, rispetto a quella newtoniana consiste nel fatto che nel caso di sistemi vincolati è possibile ottenere le equazioni del moto senza dover tener conto delle reazioni vincolari (che sono per lo più indeterminate): a questo fine è sufficiente sostituire nella lagrangiana per il sistema non vincolato una opportuna parametrizzazione del vincolo. Ad esempio, per passare dalla descrizione di un punto materiale non soggetto a vincoli a quella di un punto materiale vincolato a restare a distanza fissa da un centro assegnato (pendolo sferico), è sufficiente porre nella lagrangiana in coordinate sferiche scritta sopra e ricavarne le equazioni di Lagrange per le sole funzioni incognite e . In questo modo si ottengono immediatamente le equazioni del moto, senza dover calcolare prima la proiezione delle forze attive sul piano tangente alla sfera di raggio (come sarebbe necessario fare per poter scrivere le equazioni di Newton).

Note

  1. ^ Herbert Goldstein, Charles P. Poole e John L. Safko, Classical Mechanics, 3rd, Addison-Wesley, 2002, p. 21, ISBN 978-0-201-65702-9.
  2. ^ L.D. Landau and E.M. Lifshitz ; translated from the Russian by J.B. Sykes and J.S. Bell, Mechanics, 3rd ed., Oxford, Butterworth-Heinemann, 1999, p. 4, ISBN 978-0-7506-2896-9.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni