Sassolungo: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Dasyproktos (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 11: Riga 11:
|latitudine_d = 46.524722
|latitudine_d = 46.524722
|longitudine_d = 11.735278
|longitudine_d = 11.735278
|altrinomi= ''{{lld}} Saslench''<br />''{{de}} Langkofel''
|altrinomi= ''{{lld}} Saslonch''<br />''{{de}} Langkofel''
|dataprimasalita = 13 agosto [[1869]]
|dataprimasalita = 13 agosto [[1869]]
|alpinistaprimasalita = [[Paul Grohmann]], Franz Innerkofler, Peter Salcher
|alpinistaprimasalita = [[Paul Grohmann]], Franz Innerkofler, Peter Salcher

Versione delle 20:17, 9 feb 2015

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Sassolungo (disambigua).
Sassolungo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Trentino-Alto Adige
Provincia  Bolzano
  Trento
Altezza3,181 m s.l.m.
Prominenza1 124 m
Isolamento11,82 km
CatenaAlpi
Coordinate46°31′29″N 11°44′07″E / 46.524722°N 11.735278°E46.524722; 11.735278
Altri nomi e significati(LLD) Saslonch
(DE) Langkofel
Data prima ascensione13 agosto 1869
Autore/i prima ascensionePaul Grohmann, Franz Innerkofler, Peter Salcher
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Sassolungo
Sassolungo
Mappa di localizzazione: Alpi
Sassolungo
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Orientali
Grande SettoreAlpi Sud-orientali
SezioneDolomiti
SottosezioneDolomiti di Gardena e di Fassa
SupergruppoDolomiti di Gardena
GruppoGruppo del Sassolungo
SottogruppoMassicio del Sassolungo
CodiceII/C-31.III-A.2.a

Il Sassolungo (detto Langkofel in lingua tedesca e Saslonch in ladino) è la vetta principale del massiccio omonimo, collocato in Val Gardena.

Caratteristiche

Il gruppo del Sassolungo visto dalle Alpe di Siusi con indicazioni delle principali vette.

Il toponimo - attestato sin dal 1770 nella forma di Lang Kofel - significa "pietra lunga" ed è da comprendere quando si guarda la montagna da nord-est e confrontandola con il Sasso Piatto.[1] Quest'ultimo è anche l'unica cima raggiungibile tramite sentiero fra le otto che compongono il gruppo, caratterizzato da versanti scoscesi lungo la quasi totalità del perimetro.

Leggenda locale vuole che il massiccio sia il luogo di sepoltura di un gigante punito dai suoi simili per aver derubato gli uomini dando la colpa agli animali di bosco. I pinnacoli noti come le "Cinque Dita" sarebbero l'ultima parte del corpo visibile. Ulteriori cime sono la Punta Grohmann, la Torre Innerkofler e il Dente.

La montagna si presenta come una serie di cime che si allungano per circa un chilometro con andamento da nord-ovest a sud-est. Con una funivia dal passo Sella si raggiunge la forcella del Sassolungo a 2.681 metri, punto di partenza per diverse escursioni.

Sul lato est, in una nicchia, è collocata una Madonna in legno alta tre metri opera dello scultore Flavio Pancheri.

Ascensioni

La vetta del Sassolungo venne raggiunta la prima volta il 13 agosto 1869 dal viennese Paul Grohmann e le guide Franz Innerkofler e Peter Salcher. Precedentemente ci sono stati vari tentativi, il più deciso dei quali da parte di Waitzenbauer e la guida Johann Pinggera di Solda. Il percorso dei primi salitori coincide solo per un tratto relativamente breve con l'attuale "via normale".

Nel 1918 E. Pichl e R. Walzer percorrono lo spigolo nord. La cima è stata raggiunta attraverso la verticale parete Nord nell'agosto del 1936, da Gino Soldà e Franco Bertoldi. Una ripetizione avvenne solo nel 1951, da parte di Jean Couzy e Gerard Neff. Reinhold Messner fu il primo ad eseguire una "solitaria" nel 1969. Kurt Walde e Toni Zuech realizzarono la prima invernale nel 1985. Il pilastro nordovest è aperto nel 1966 da Pietro Sommavilla e Giovanni Viel.

Lungo la parete nordest, Ivo Rabanser e Marco Furlani liberano nel 1993 la via denominata pilastro Magno: 950 metri di dislivello con difficoltà di VI grado.

Nel gennaio 2013, le guide alpine catores Adam Holzknecht e Hubert Moroder hanno realizzato la prima salita di "La Legrima", maestosa linea di ghiaccio e misto sulla parete nord.[2]

Note

  1. ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. III, Bolzano, Athesia, 2000, pp. 157-58. ISBN 88-8266-018-4
  2. ^ Nord del Sassolungo: "Legrima", su mountainblog.it. URL consultato il 13 maggio 2014.

Galleria fotografica

Voci correlate

Altri progetti