Bruzi: differenze tra le versioni

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Oltre ad un sistema di monetazione proprio, i Bretti avevano anche adottato formalmente una scrittura basata sull'[[alfabeto dorico]] di tipo acheo<ref><nowiki>http://www.calabriaonline.com/col/lacalabria/regione/storia4.php</nowiki></ref>. Le classi sociali, infine, ricoprivano ora la massima importanza.
Oltre ad un sistema di monetazione proprio, i Bretti avevano anche adottato formalmente una scrittura basata sull'[[alfabeto dorico]] di tipo acheo<ref><nowiki>http://www.calabriaonline.com/col/lacalabria/regione/storia4.php</nowiki></ref>. Le classi sociali, infine, ricoprivano ora la massima importanza.


Oltre Consentia (l'attuale Cosenza), le principali città erano (in latino, {{cn|che ricalcava i nomi originali}}) : [[Pandosia Bruzia|Pandosia]] (città di cui ancora oggi si cercano le tracce e che forse doveva sorgere fra gli attuali comuni di [[Castrolibero]], [[Marano Principato]] e [[Marano Marchesato]] o presso l'attuale [[Acri]]) sul [[Crati]], [[Aufugum]] (l'attuale [[Montalto Uffugo]]), [[Bergae]], [[Besidiae]] l'attuale [[Bisignano]] ed [[Otriculum]]<ref>F. Lenormant ''La Magna Grecia'' Vol. III</ref>. La così detta confederazione dei Bruzi.
Oltre Consentia (l'attuale Cosenza), le principali città erano (in latino, {{cn|che ricalcava i nomi originali}}) : [[Pandosia Bruzia|Pandosia]] (città di cui ancora oggi si cercano le tracce e che forse doveva sorgere fra gli attuali comuni di [[Castrolibero]], [[Mendicino]], [[Marano Principato]] e [[Marano Marchesato]] o presso l'attuale [[Acri]]) sul [[Crati]], [[Aufugum]] (l'attuale [[Montalto Uffugo]]), [[Bergae]], [[Besidiae]] l'attuale [[Bisignano]] ed [[Otriculum]]<ref>F. Lenormant ''La Magna Grecia'' Vol. III</ref>. La così detta confederazione dei Bruzi.
==== La guerra con i greci ====
==== La guerra con i greci ====

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Template:Storiaitalia I Bruzi (o Bretti o Bruttii) erano un antico popolo di stirpe italica che abitò quella zona settentrionale dell'odierna Calabria che, in epoche successive, fu la parte meridionale della Regio III augustea Lucania et Bruttii.

Storia

Origini

Nel corso dell'età del Ferro, gruppi di genti di stirpe indoeuropea penetrarono, in diverse ondate, in Italia, distribuendosi lungo l'arco delle dorsali appenniniche centro-meridionali. Collettivamente sono conosciuti con il nome di Italici. Tra di essi distinguiamo le popolazioni dei Sanniti, degli Apuli, dei Campani e dei Lucani, tutti caratterizzati da una lingua comune, l'Osco.

La tradizione letteraria concorda nell'identificare i Bruzi inizialmente come pastori e servi dei Lucani, molti dei quali a carattere nomade, con alte concentrazioni prevalentemente nella parte settentrionale di quella che sarà la Regio III augustea. Infatti tali li definisce Strabone[1], e altrettanto Diodoro Siculo e Pompeo Trogo: quest'ultimo autore, inoltre, conferma la loro discendenza dai Lucani e la vittoriosa rivolta contro quest'ultimi intorno al 356 a.C., negli anni della lotta che vedevano Dione di Siracusa opporsi a Dionisio II.[2] Sono proprio i Lucani dunque a dare il nome a questo popolo, infatti i Lucani chiamavano "Bretti" i ribelli.[1] Nel frattempo, da popolo ormai libero, le tribù dei Bruzi si coalizzarono in una lega, ed eressero a loro capitale un luogo che chiamarono Consentia, che sugellava proprio il "consenso" (da cui deriva il nome) delle varie tribù. Consentia ancora oggi è conosciuta con il nome di Cosenza.

Proprio per queste origini, il popolo bruzio viene descritto come un popolo di guerrieri, rude e bellicoso. La storia ce li tramanda come un popolo che ha fatto della sua potenza bellica e della voglia di indipendenza e libertà la sua grandezza, ma anche la sua rovina.

Consentia

«Consentia urbs magna Bruttiorum.»

Una volta consolidatisi in una grande lega, venne il momento di cercare un posto strategico su cui erigere la propria capitale. Essa venne indicata sul colle Pancrazio, che dominava una grande vallata, ed era separata da essa da due fiumi che si univano proprio alla base del colle, e che lo rendeva un posto fortificato naturalmente. Il colle era però occupato da 600 mercenari africani al soldo di Dionisio, alleato dei Lucani. La battaglia conosciuta come "della rocca bretica" vide i Bretti, guidati da una donna, conquistare il colle dopo una sanguinosa battaglia e designò la definitiva resa dei Lucani. Venne sancita la pace, passata alla storia come la pace di "donna Brettia", in onore della condottiera dei Bruzi. Sul colle, dunque, venne eretta Consentia (l'attuale Cosenza), che prende il nome dal "consenso" dato da tutte le tribù bruzie e gli stessi Lucani che aderirono alla Magna Bruttiorum. In essa coniarono le proprie monete [3] ed iniziò un fiorente periodo per questo popolo.

Magna Bruttiorum

Da quel momento, finita la fase nomade di questo popolo, in meno di un secolo, i Bretti si costituirono in numerosi piccoli villaggi distanti pochi chilometri l'uno dall'altro, intervallati da roccaforti chiamate oppida,nucleo urbano fortificato=oppidum, nelle quali si riunivano le classi sociali più elevate (guerrieri, magistrati e, si pensa, sacerdoti) per prendere decisioni per la gestione e la difesa dei villaggi limitrofi. Venne coniata una moneta, e il tessuto sociale iniziò a prendere forma con il consolidamento delle classi sociali. La più importante era quella dei guerrieri. Iniziarono le mire espansionistiche, ed i Bruzi riuscirono ad ottenere importanti successi sia a sud che a nord del loro territorio fino ad impattare ad oriente con le grandi polis della Magna Grecia che verranno anche esse piegate dalla furia bretica. Nasce cosi la "Magna Bruttiorum", il culmine dell'espansione, della cultura e dell'economia dei Bretti. Essa si può identificare nell'attuale intera provincia di Cosenza e parte della Basilicata meridionale, compresa fra il fiume Laos, penetrando nell'attuale Puglia fino a Turi, a nord, ed a sud, fino a toccare l'Aspromonte calabro.

Oltre ad un sistema di monetazione proprio, i Bretti avevano anche adottato formalmente una scrittura basata sull'alfabeto dorico di tipo acheo[4]. Le classi sociali, infine, ricoprivano ora la massima importanza.

Oltre Consentia (l'attuale Cosenza), le principali città erano (in latino, che ricalcava i nomi originali[senza fonte]) : Pandosia (città di cui ancora oggi si cercano le tracce e che forse doveva sorgere fra gli attuali comuni di Castrolibero, Mendicino, Marano Principato e Marano Marchesato o presso l'attuale Acri) sul Crati, Aufugum (l'attuale Montalto Uffugo), Bergae, Besidiae l'attuale Bisignano ed Otriculum[5]. La così detta confederazione dei Bruzi.

La guerra con i greci

Tra la metà del IV e la metà del III secolo a.C., i Bruzi attaccarono e conquistarono diverse città magno-greche, (tra cui Terina, Hipponion (l'attuale Vibo Valentia), Sibarys sul Traeis ed altre). Riuscirono ad essere contenuti dalle città greche solo dopo l'alleanza con Dionisio per un breve periodo. I Greci d'Italia quindi tentarono di resistere per l'ultima volta, invocando l'aiuto di Alessandro il Molosso, re d'Epiro, ma anch'esso venne sconfitto dai Bruzi e morì a Pandosia (331 a.C.).

Conquista romana

I Bruzi erano ormai riconosciuti come una piccola potenza in rapida ascesa. La loro prerogativa era quella di continuare a svilupparsi come civiltà autonoma e conquistatrice; ciò li spinse all'ostilità verso Roma, quando essi bussarono ai loro confini, ed in seguito,dunque, verso la loro disfatta. Iniziò così una serie di sconfitte, fra cui quella del 275 a.C., quando la confederazione Bruzia si alleò con Pirro re d'Epiro e, tacitamente, con molte delle città della Magna Grecia che non controllava nella guerra contro Roma, in cui cadde per la prima volta Consentia che venne annessa alla Repubblica,il che portò alla caduta definitiva sotto i Romani nel 270 a.C. Non si sottomisero mai del tutto e, riorganizatisi, approfittarono dell'invasione di Annibale nel 218 a.C. con il quale si allearono durante le guerre puniche. Riconquistarono Consentia e, forti del nuovo alleato, mossero guerra contro Roma per riottenere l'indipendenza. Quando Annibale venne sconfitto e costretto a tornare in patria, ordinò ai Bruzi di seguirlo, ma essi vollero rimanere nelle loro terre, così da attirarsi le sue vendette. Una volta ricacciato Annibale, che lasciò terra bruciata, iniziò una nuova massacrante lotta contro Roma che ben presto sedò ogni focolaio bruzio. Venne di nuovo sottomessa da Servilio, e questa volta i Brettii vennero puniti. Roma tolse la carica di città-stato a Consentia, sciolse la confederazione bruzia e confiscò quasi tutto il loro territorio trasformandolo in colonia romana (II e I secolo a.C. Nel 73 a.C. Consentia e i Bretti tentarono un'ultima volta di riconquistare la libertà e l'autonomia unendosi alla rivolta che Spartaco mosse contro Roma, scatenando una guerra civile, trovando proprio nei Bruzi feroci alleati. Nel 71 a.C., dopo due anni di rivolte, Spartaco venne accerchiato e sconfitto dal console Licinio Crasso nei pressi del fiume Sele, tantissimi erano i Bruzi tra i 5.000 morti in battaglia e i 6.000 crocefissi. Roma nuovamente punisce i Bretti, come riferisce Appiano: essi subiscono l'umiliazione di non poter servire negli eserciti romani come soldati, ma solo come attendenti al servizio dei magistrati della Repubblica. Nel 29 a.C. Consentia diventa colonia sotto Augusto, il quale le concesse la cittadinanza romana dopo essersi assicurato delle totale resa dei Bretti.

Territorio: il Bruzio

L'antica regione dei Bruttii è spesso indicato come Bruttium[6], o Bruzio, insieme con la Lucania, formava la Regio III, una delle undici regioni in cui era divisa l'Italia augustea e corrisponde grosso modo all'odierna Calabria.

Prima della conquista romana essa era abitata dal popolo italico dei Bruzi e, dall'VIII al III secolo a.C., le sue coste furono colonizzate dai Greci divenendo parte della Magna Grecia; le colonie principali erano Rhegium, Sybaris , Kroton. Il centro nevralgico di questo popolo era Consentia la quale venne eletta dalle tribù dei Bruzi, dopo essersi coalizzate in una lega, "capitale" della regione. Fu occupata dai Romani assieme al resto della Magna Grecia nel 265 a.C., ma durante la seconda guerra punica si ribellò a Roma per allearsi con Annibale, per poi ritornare sotto il saldo controllo della repubblica romana dopo la sconfitta del condottiero cartaginese.

Note

  1. ^ a b Geografia, VI 1, 4.
  2. ^ Strabone li definiva già liberi prima della rivolta, per indulgenza dei loro padroni. Si veda il citato passo VI 1, 4.
  3. ^ N. Putortì - Rosarno. Scoperta di monete mamertine-brezie in NSA 1924 pag. 103
  4. ^ http://www.calabriaonline.com/col/lacalabria/regione/storia4.php
  5. ^ F. Lenormant La Magna Grecia Vol. III
  6. ^ Il coronimo Bruttium, da cui deriva quello italiano, sebbene largamente in uso nella letteratura scientifica, è sconosciuto al latino classico, nel quale viene utilizzato sotto la forma plurale dell'etnico: Bruttii, "[territorio] dei Bruzi" (si veda la bibliografia). A volte viene sostituito erroneamente dal coronimo Brutium.

Bibliografia

[1] - Gli spazi geografici della Storia Romana: La Regio III: Lucania et Bruttii

Voci correlate

Collegamenti esterni

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