Bari Sardo: differenze tra le versioni
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In periodo [[Civiltà nuragica|nuragico]], durante l'[[età del bronzo]], vennero edificati 14 [[nuraghi]] e alcune [[tombe dei giganti]]. Nel periodo romano esisteva in questo territorio un presidio detto Custodia Rubriensis, dal nome della popolazione [[Protosardi|protosarda]] dei Rubrensi che dimorava in queste terre. |
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==Monumenti e luoghi di interesse== |
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Versione delle 13:19, 23 nov 2015
Bari Sardo comune | |
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(IT) Bari Sardo (SC) Barì | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Ogliastra |
Amministrazione | |
Sindaco | Paolo Sebastiano Fanni (lista civica) dall'11-6-2012 |
Territorio | |
Coordinate | 39°51′00″N 9°39′00″E |
Altitudine | 51 m s.l.m. |
Superficie | 37,43 km² |
Abitanti | 4 080[1] (31-12-2013) |
Densità | 109 ab./km² |
Frazioni | Cea, Torre di Barì |
Comuni confinanti | Cardedu, Ilbono, Lanusei, Loceri, Tortolì |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 08042 |
Prefisso | 0782 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 105002 |
Cod. catastale | A663 |
Targa | OG |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | bariesi |
Patrono | Beata Vergine del Monserrato |
Giorno festivo | 8 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Bari Sardo nella provincia dell'Ogliastra | |
Sito istituzionale | |
Bari Sardo (Barì in sardo) è un comune italiano di 4.080 abitanti della provincia dell'Ogliastra che si trova a 51 metri sul livello del mare.
Storia
L'uomo è presente nel territorio di Bari Sardo fin dal periodo prenuragico (neolitico), epoca in cui furono innalzati i menhir e scavate le prime domus de janas.
In periodo nuragico, durante l'età del bronzo, vennero edificati 14 nuraghi e alcune tombe dei giganti. Nel periodo romano esisteva in questo territorio un presidio detto Custodia Rubriensis, dal nome della popolazione protosarda dei Rubrensi che dimorava in queste terre.
L'origine del borgo risale all'alto medioevo quando, per sfuggire alle incursioni di Vandali e Saraceni, le popolazioni si rifugiarono nell'interno, a circa 4 km dalla costa.
Nel medioevo la villa di Barì fu parte del giudicato di Cagliari fino al 1258, quando venne annessa prima dal giudicato di Gallura e poi dalla Repubblica di Pisa. Fece poi parte dal 1324 del Regno di Sardegna e successivamente del Regno d'Italia dal 1861.
Toponimo
Il nome Bari Sardo risale al 1862, quando Vittorio Emanuele II, con regio decreto numero 825, affianca "Sardo" a "Barì" per evitare confusioni col capoluogo pugliese
Monumenti e luoghi di interesse
Il territorio di Bari Sardo si estende tra spiagge e colline, dove si trovano importanti monumenti storici, come i nuraghi di Ibba manna, Ibbixxedda, Niedda Puliga, Moru, Mindeddu e Sellersu, le tombe dei giganti Canali, Uli e Pitzu Teccu, e una torre aragonese. Completano il quadro la chiesa parrocchiale di Nostra Signora di Monserrato e le chiese campestri di San Leonardo, Santa Cecilia, oltre a San Giovanni in località Sa Marina.
Architetture religiose
- Beata Vergine del Monserrato: la parrocchiale, costruzione imponente al centro del paese, ricca di marmi pregiati, una delle chiese più belle in Sardegna.
- San Leonardo: piccola chiesa del XVI secolo, in attesa di ristrutturazione, che ospitò in passato la statua in legno dell'omonimo santo.
- Santa Cecilia: piccola chiesa campestre, ora inglobata nel tessuto urbano del paese, che viene utilizzata in alcune occasioni particolari.
- San Giovanni: chiesa costruita negli anni 90 nella frazione costiera in località Sa Marina; si celebrano le messe nel periodo estivo, a luglio viene festeggiata la sagra di san Giovanni, con la processione dal paese di Bari Sardo alla frazione marina.
Architetture militari
- La torre del periodo aragonese
La costruzione, fortificata, si erge su un promontorio che divide due spiagge: quella detta appunto "della torre", e quella di Planargia. La sua costruzione, secondo quanto si legge sulla Carta sulla descricion de la Isla Y Reyno de Sardena di Francesco Vico si può collocare fra il 1572 e il 1639.
La sua funzione originaria, con 15 km di visuale sulla zona che si estende da capo Bella Vista a capo Sferracavallo, era quella di avvistamento. Di forma troncoconica, ha un'altezza di 12,75 metri e un diametro di 11,4 metri alla base e 8 metri al coronamento.
Altri luoghi di interesse
L'altopiano di Teccu, luogo di interesse naturalistico e archeologico.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[3]
Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT[4] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 90 persone. La nazionalità maggiormente presente è il:
- Marocco 54
Cultura
Cucina
Prodotti tipici agro-alimentari sono is culurgionis, su pistoccu, sa coccoi, su casu ageru e s'arrubiolu. Tipici del paese anche i cuscini e le coperte in lino, lavorato con la tradizionale tecnica cosiddetta a pibionis.
Persone legate a Bari Sardo
Sport
Nel 2008 è stato inaugurato il nuovo campo in erba artificiale dello stadio comunale Circillai, dove disputa le partite interne la società U.S. Bari Sardo 1971 Calcio: nata nel 1971, attualmente milita nel girone C sardo di 1° Categoria, i colori sociali sono il bianco ed il celeste e la massima serie raggiunta è l'Eccellenza nell'anno 2004.
Note
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Statistiche demografiche ISTAT
Bibliografia
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007.
Altri progetti
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