Laudano: differenze tra le versioni
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Durante l'[[XIX secolo|Ottocento]] venne usato nella [[guerra civile americana]] per alleviare il [[dolore]] dei soldati (soprattutto dopo l'invenzione del [[fucile|fucile a ripetizione]]), ma anche per alleviare i disagi psicologici e le "''tensioni da battaglia''". Questa prassi causò la nascita dei primi veri morfinomani (tossicodipendenti dipendenti da [[morfina]]). |
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Veniva utilizzato negli ambienti letterari ottocenteschi (anche dai famosi "[[poeti maledetti]]") mescolato all'[[assenzio]], facendo diventare quest'ultimo un distillato allucinogeno. |
Veniva utilizzato negli ambienti letterari ottocenteschi (anche dai famosi "[[poeti maledetti]]") mescolato all'[[assenzio]], facendo diventare quest'ultimo un distillato allucinogeno<ref>[http://www.artemisiacollection.com/news/ASSENZIO-EFFETTI-LAUDANO.aspx Assenzio e laudano]</ref>. |
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Con una fiala di laudano si [[suicidio|suicidò]] nel [[1862]] [[Elizabeth Siddal]], consorte e modella di [[Dante Gabriel Rossetti]]. L'artista la celebrò due anni dopo nelle vesti della [[Beatrice_Portinari#Personaggio_letterario|Beatrice]] [[dante]]sca in un dipinto, ''[[Beata Beatrix]]'', oggi alla [[Tate Gallery]] di [[Londra]]. |
Con una fiala di laudano si [[suicidio|suicidò]] nel [[1862]] [[Elizabeth Siddal]], consorte e modella di [[Dante Gabriel Rossetti]]. L'artista la celebrò due anni dopo nelle vesti della [[Beatrice_Portinari#Personaggio_letterario|Beatrice]] [[dante]]sca in un dipinto, ''[[Beata Beatrix]]'', oggi alla [[Tate Gallery]] di [[Londra]]. |
Versione delle 19:02, 6 set 2013
Il laudano o tintura di oppio è un composto a base di alcol e oppio inventato nel XVI secolo dal famoso medico svizzero Paracelso, usato ai tempi anche come droga. In Italia è illegale. La formula odierna è stata prorposta dal medico inglese Thomas Sydenham che lo preparò per prima in forma liquida[1].
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/67/Laudanum_poison_100ml_flasche.jpg/170px-Laudanum_poison_100ml_flasche.jpg)
Etimologia
L'etimologia della parola è controversa, secondo alcuni deriva dal latino ladanum che indicava una resina gommosa estratta dalll'arbusto del Cisto marino, secondo un'altra teoria invece deriva dal latino volgare laudare[2].
Storia
Durante l'Ottocento venne usato nella guerra civile americana per alleviare il dolore dei soldati (soprattutto dopo l'invenzione del fucile a ripetizione), ma anche per alleviare i disagi psicologici e le "tensioni da battaglia". Questa prassi causò la nascita dei primi veri morfinomani (tossicodipendenti dipendenti da morfina).
Veniva utilizzato negli ambienti letterari ottocenteschi (anche dai famosi "poeti maledetti") mescolato all'assenzio, facendo diventare quest'ultimo un distillato allucinogeno[3].
Con una fiala di laudano si suicidò nel 1862 Elizabeth Siddal, consorte e modella di Dante Gabriel Rossetti. L'artista la celebrò due anni dopo nelle vesti della Beatrice dantesca in un dipinto, Beata Beatrix, oggi alla Tate Gallery di Londra.
Nel famoso romanzo di Lev Tolstoj ambientato nel 1880, il personaggio principale Anna Karenina, accecata dal dolore per la perdita del figlio che aspettava dall'amante, e per le conseguenze disastrose del suo amore fedifrago, inizia ad assumere laudano sempre più spesso e in quantità scellerate. Tutto ciò le annebbierà i lumi della ragione conducendola alla pazzia e alla totale perdita del controllo di se stessa fino al suicidio sulle rotaie del treno.
Effetti
È narcotico con effetti similari agli oppiacei.
Composizione
Si ottiene facendo macerare l'oppio in vino o in una soluzione alcolica per alcuni giorni in presenza di aromatizzanti, quali per esempio zafferano, cannella e chiodi di garofano, che permettono di oscurare il cattivo sapore dell'oppio.
La presenza di morfina rendeva efficace questa tintura come analgesico. Nell'oppio vi sono però numerosi altri principi attivi oltre alla morfina, alcuni dei quali tossici, per questo motivo il laudano è sempre meno impiegato e per l'uso è comunque necessaria la consultazione di un medico.
Note
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Laudano sull'Enciclopedia Treccani
- Laudano sull'Enciclopedia Italiana, ed. 1933