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Il 21 settembre [[1924]] fu inaugurato il prolungamento fino a [[Varese]]. Per alcuni è stata la prima [[autostrada]] costruita al [[mondo]] perché la strada a percorrimento veloce AVUS di Berlino era utilizzata anche come pista di prova degli autoveicoli. |
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== Curiosità == |
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Piero Puricelli amava definirsi ingegnere architetto in quanto credeva che fare innovazione significasse creare una nuova funzione |
Piero Puricelli amava definirsi ingegnere architetto in quanto credeva che fare innovazione significasse creare una nuova funzione in seguito alla corretta esecuzione di un nuovo equilibrio dato da due funzioni stabili precedenti. L’architetto sfida il superamento di una funzione esistente. L’ingegnere risolve la sfida. L’ingegnere architetto fa tutte e due. L’ingegnere ha disegnato l’autostrada veloce senza incroci, l’ingegnere architetto ha disegnato l’icrocio radente. E con l’incrocio radente che nasce il concetto di autostrada. |
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==Il progetto dell'[[Autodromo Nazionale di Monza|Autodromo di Monza]]== |
==Il progetto dell'[[Autodromo Nazionale di Monza|Autodromo di Monza]]== |
Versione delle 23:07, 16 mar 2020
Piero Puricelli | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 16 maggio 1929 – |
Incarichi parlamentari | |
Commissione degli affari dell'Africa italiana (17 aprile 1939-5 agosto 1943) | |
Dati generali | |
Partito politico | PNF |
Titolo di studio | Laurea |
Università | Politecnico federale di Zurigo |
Professione | Ingegnere, industriale |
Piero Puricelli (Milano, 4 aprile 1883 – Milano, 8 maggio 1951) è stato un ingegnere italiano.
Biografia
Piero Puricelli conte di Lomnago[1] nacque da Angelo e da Carlotta Combi. Frequentò il Politecnico federale di Zurigo, ove si laureò in Ingegneria nel 1905. Sposò Antonietta Tosi dalla quale ebbe il figlio Franco.[2]
Il progetto della prima autostrada d'Italia
Nel primo dopoguerra, superata la fase di recessione e iniziata una condizione di sviluppo economico, fu concepito il progetto dell'autostrada, ovvero "…una nuova strada riservata esclusivamente al traffico a motore…". Nel 1922 Puricelli preparò il progetto dell'autostrada Milano-Laghi. Il 20 settembre 1923 fu inaugurato, presente il re Vittorio Emanuele III, il primo tratto dell'autostrada Milano-Laghi fino a Gallarate. Per l'epoca fu un'opera avveniristica, considerando il fatto che il numero di veicoli a motore circolanti in Italia nel 1924 non superava le 85 000 unità, la metà delle quali concentrata in Lombardia. Il mezzo di trasporto che dominava era la bicicletta. Il 21 settembre 1924 fu inaugurato il prolungamento fino a Varese. Per alcuni è stata la prima autostrada costruita al mondo perché la strada a percorrimento veloce AVUS di Berlino era utilizzata anche come pista di prova degli autoveicoli.
Curiosità
Piero Puricelli amava definirsi ingegnere architetto in quanto credeva che fare innovazione significasse creare una nuova funzione in seguito alla corretta esecuzione di un nuovo equilibrio dato da due funzioni stabili precedenti. L’architetto sfida il superamento di una funzione esistente. L’ingegnere risolve la sfida. L’ingegnere architetto fa tutte e due. L’ingegnere ha disegnato l’autostrada veloce senza incroci, l’ingegnere architetto ha disegnato l’icrocio radente. E con l’incrocio radente che nasce il concetto di autostrada.
Il progetto dell'Autodromo di Monza
Il progetto fu assegnato ad Arturo Mercanti, allora direttore dell'Automobile Club di Milano, all'ingegner Alfredo Rosselli ed all'ingegner Piero Puricelli, che strutturò il nascituro autodromo in un tracciato ad alta velocità ed in uno stradale, collegati per poter essere utilizzati contemporaneamente. La lunghezza complessiva era di 10 km. La costruzione dell'autodromo fu decisa nel gennaio del 1922 dall'Automobile Club di Milano per commemorare il venticinquesimo anniversario dalla fondazione. I lavori iniziarono il 15 maggio e in soli 110 giorni fu completato. Il primo giro completo di pista fu percorso il 28 luglio da Pietro Bordino e Felice Nazzaro su una Fiat 570. L'Autodromo nazionale è il terzo circuito permanente realizzato al mondo, preceduto solo dalla pista americana di Indianapolis e da quella inglese di Brooklands, oggi non più esistente. La scelta di Monza fu frutto di studi mirati a far cadere la scelta su una sede vicina a Milano, per limitare le spese di "trasferta" per le manutenzioni dell'Autodromo. Scartate aree di Gallarate e della Gagnola (località periferica a Milano), gli amministratori dell'ACI scelsero il parco congiunto alla Villa Reale di Monza.
Il circuito sarà poi conosciuto come "il più veloce del mondo".
Incarichi[2]
- Vicepresidente del Bureau international des expositions
- Membro del Consiglio Nazionale delle Ricerche
- 1923 Membro del Consiglio superiore dei lavori pubblici
- 1927 Presidente della Fiera di Milano (fino al 1943)
- 1929 Presidente delle società anonime La strada e Autostrade[3]
- 1931 Presidente dell'Unione internazionale delle fiere[4]
- 1940 Commissario generale per l'Italia all'Esposizione internazionale delle comunicazioni di Colonia
Onorificenze[2]
Onorificenze italiane
Onorificenze straniere
Note
- ^ Fu per volere di Vittorio Emanuele III l'assegnazione nel gennaio del 1940 del titolo di conte di Lomnago. Cfr. Piero Puricelli, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ a b c (IT) Indice dell'Attività Parlamentare - Fascicolo personale, su www.senato.it. URL consultato il 15/01/2014.
- ^ Lando Bortolotti, Storia della politica edilizia in Italia: proprietà, imprese edili e lavori pubblici dal primo dopoguerra ad oggi (1919-1970), Roma, Editori riuniti, 1978, p. 119.
- ^ Il sen. Puricelli nuovo Presidente dell'Unione delle Fiere, in L'industria: rivista tecnica ed economica illustrata, 1931, p. 429.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Piero Puricelli
Collegamenti esterni
- PURICELLI, Piero, in Enciclopedia Italiana, I Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1938.
- PURICELLI, Piero, in Enciclopedia Italiana, III Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.
- Gian Luca Podestà, PURICELLI, Piero, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 85, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2016.
- PURICELLI Piero, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 34255072 · ISNI (EN) 0000 0000 5123 5740 · SBN FOGV095882 · LCCN (EN) no2008006499 · GND (DE) 127920544 · BNF (FR) cb15868359w (data) · J9U (EN, HE) 987007400788205171 |
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