Coordinate: 42°00′29.16″N 14°02′29.4″E

Stazione di Campo di Giove: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
LauBot (discussione | contributi)
m Bot: rimuovo parametro ridondante (valore uguale alla proprietà P131 su Wikidata)
Riga 7: Riga 7:
|stato attuale = priva di traffico ordinario; solo traffico storico-turistico
|stato attuale = priva di traffico ordinario; solo traffico storico-turistico
|linea = [[Ferrovia Sulmona-Isernia|Sulmona-Isernia]]
|linea = [[Ferrovia Sulmona-Isernia|Sulmona-Isernia]]
|localizzazione = [[Campo di Giove]]
|tipologia = stazione in superficie, passante
|tipologia = stazione in superficie, passante
|binari = 2 + 1 tronco
|binari = 2 + 1 tronco

Versione delle 11:28, 14 apr 2019

Campo di Giove
stazione ferroviaria
Un treno storico-turistico in sosta presso la stazione di Campo di Giove
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCampo di Giove
Coordinate42°00′29.16″N 14°02′29.4″E
LineeSulmona-Isernia
Storia
Stato attualepriva di traffico ordinario; solo traffico storico-turistico
Attivazione1897
Caratteristiche
Tipostazione in superficie, passante
Binari2 + 1 tronco
GestoriRete Ferroviaria Italiana
OperatoriFondazione FS Italiane

La stazione di Campo di Giove è una stazione ferroviaria della ferrovia Sulmona-Isernia a servizio dell'omonimo comune.

Storia

La stazione di Campo di Giove venne attivata il 18 settembre 1897, in concomitanza con l'inaugurazione della tratta Cansano-Isernia.[1]

Durante la seconda guerra mondiale la stazione fu danneggiata dagli eventi bellici insieme ad altre presenti sulla linea ferroviaria. Le strutture danneggiate vennero ricostruite e l'esercizio ferroviario riprese il 10 dicembre 1947.[2]

A partire dall'11 dicembre 2011, data della sospensione del servizio ordinario sulla tratta da Sulmona a Castel di Sangro, la stazione non è più servita da alcun treno che effettua il servizio viaggiatori.[3][4]

Nel 2014 l'intera linea ferroviaria è stata riaperta dalla Fondazione FS Italiane e dall'associazione culturale no-profit Le Rotaie come ferrovia storico-turistica; pertanto a partire da tale anno occasionalmente vi transitano in stazione dei treni storico-turistici.[5]

Strutture e impianti

La stazione di Campo di Giove è gestita da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), che la colloca nella categoria "Bronze".[6] Il fabbricato viaggiatori si sviluppa su due livelli ed è tinteggiato di bianco e di arancione. Il piano terra ospita la biglietteria, la sala d'attesa, il deposito bagagli, la sala relè e l'ufficio movimento del Dirigente Locale, mentre il piano superiore è abitato da privati.

Il piazzale è dotato di due binari più un binario tronco. Nel dettaglio:

  • Binario 1: è il binario di precedenza (è il binario di tracciato deviato);
  • Binario 2: è il binario di corsa (è il binario di corretto tracciato);
  • Binario tronco: veniva utilizzato per lo scalo merci. Ora viene utilizzato occasionalmente come binario di sosta per i treni addetti alla manutenzione della ferrovia.[7]

I binari 1 e 2 sono separati da una banchina mediana, cui vi si accede attraversando una passerella ferroviaria. Alle estremità di tale banchina vi sono due colonne idrauliche che venivano utilizzate in passato per rifornire di acqua i tender delle locomotive a vapore che vi circolavano. Tali colonne idrauliche venivano, a loro volta, rifornite da un serbatoio idrico situato all'interno di un edificio adiacente al fabbricato viaggiatori (lato Sulmona). Il serbatoio idrico si trova racchiuso nell'edificio per proteggere l'acqua dalle brusche variazioni di temperatura che si verificano in quei luoghi durante la stagione invernale.

In passato, la stazione era utilizzata per gli incroci ferroviari.

Vicino alla stazione, proseguendo in direzione di Isernia, vi è il casello ferroviario n. 31.

Movimento

Durante il 2011, nei giorni feriali la stazione era servita da due coppie giornaliere di treni regionali di Trenitalia. Nei giorni festivi, circolava una sola coppia.

L'11 dicembre è stato sospeso il servizio ordinario sulla Sulmona-Castel di Sangro,[8][9] per cui la stazione risulta chiusa al servizio viaggiatori.

Il servizio autosostitutivo collega Sulmona a Roccaraso, escludendo quest'impianto oltre alle fermate di Campo di Giove Majella, di Palena e di Rivisondoli-Pescocostanzo perché percorre la strada statale 17, che non le attraversa.

Il 17 e il 18 maggio 2014 la tratta da Sulmona a Castel di Sangro è stata riaperta dalla Fondazione FS Italiane come ferrovia storico-turistica. In quei giorni hanno circolato su tale tratta tre treni storico-turistici, il primo il 17 ed i restanti due il 18. Successivamente la Fondazione FS Italiane ha avviato il progetto "Binari senza tempo" per il rilancio dei treni storico-turistici sull'intera linea ferroviaria, in collaborazione con l'associazione culturale no-profit Le Rotaie, che ne cura l'organizzazione.[10]

Occasionalmente vi transitano dei treni storico-turistici e dei treni addetti alla manutenzione della ferrovia.

Servizi

  • Biglietteria a sportello Biglietteria a sportello
  • Sala d'attesa Sala d'attesa
  • Servizi igienici Servizi igienici
  • Deposito bagagli Deposito bagagli
  • Parcheggio per auto Parcheggio per auto

Note

  1. ^ Attilio Di Iorio, La ferrovia Sulmona-Isernia, numero monografico della rivista "I Treni" n. 284 (agosto 2006), p. 29.
  2. ^ Attilio Di Iorio, La ferrovia Sulmona-Isernia, numero monografico della rivista "I Treni" n. 284 (agosto 2006), p. 34.
  3. ^ Giancarlo Scolari e David Campione, Cala il sipario sulla Sulmona-Castel di Sangro, in ferrovie.it, 11 dicembre 2011.
  4. ^ Sulmona-Carpinone: come si uccide una ferrovia - Stagniweb
  5. ^ Fondazione FS Italiane: il progetto "Binari senza tempo"
  6. ^ Stazioni del compartimento di Ancona (PDF), su RFI, 19 dicembre 2008. URL consultato il 27 luglio 2018.
  7. ^ Stazioni del Mondo - Campo di Giove, su stazionidelmondo.it. URL consultato il 17 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2017).
  8. ^ Giancarlo Scolari e David Campione, Cala il sipario sulla Sulmona-Castel di Sangro, in ferrovie.it, 11 dicembre 2011.
  9. ^ Sulmona-Carpinone: come si uccide una ferrovia - Stagniweb
  10. ^ Fondazione FS Italiane: il progetto "Binari senza tempo"

Bibliografia

  • Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo Orario 108/CI, RFI - Dipartimento di Ancona, prima pubblicazione dicembre 2003, ISBN non esistente.
  • Attilio Di Iorio, La ferrovia Sulmona-Isernia, numero monografico della rivista "I Treni" n. 284 (agosto 2006).

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni