Stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo

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Rivisondoli-Pescocostanzo
stazione ferroviaria
Veduta della fermata
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàRivisondoli
Coordinate41°52′38.28″N 14°04′44.4″E / 41.8773°N 14.079°E41.8773; 14.079
Altitudine1268 m s.l.m.
Lineeferrovia Sulmona-Carpinone
Storia
Stato attualeIn uso per traffico turistico
Attivazione1897
Caratteristiche
TipoFermata in superficie, passante
Binari1
GestoriRete Ferroviaria Italiana
OperatoriFondazione FS Italiane
Statistiche viaggiatori
al giorno4 (2007)
Fonte[1]

La stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo è una fermata ferroviaria, posta sulla linea Sulmona-Isernia, a servizio dei comuni di Rivisondoli e Pescocostanzo[2].

Situata ad un'altitudine di 1268,82 m s.l.m., è la seconda stazione a scartamento ordinario più alta della rete ferroviaria italiana, preceduta soltanto da quella del Brennero (1371 m s.l.m.), e la terza d'Italia se, invece, si considerano anche le ferrovie a scartamento ridotto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La tabella indicativa della quota altimetrica della stazione

La stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo entrò in servizio il 18 settembre 1897, con l'apertura della tratta Cansano-Isernia[3].

Durante la seconda guerra mondiale la stazione fu gravemente danneggiata dagli eventi bellici; in particolare venne distrutto il fabbricato viaggiatori, sostituito da una nuova struttura al termine del conflitto[4]. L'esercizio ferroviario riprese il 10 dicembre 1947[5].

Nel 1968 è stata utilizzata come location del film Straziami ma di baci saziami, per ricreare la stazione ferroviaria del paesino immaginario di Sacrofante Marche[6].

Il 1º febbraio 1993 la stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo venne trasformata in fermata impresenziata[7].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La fermata, a binario unico, è dotata di un fabbricato viaggiatori e di un magazzino merci. Il fabbricato viaggiatori ospita i servizi per i viaggiatori quali la sala d'attesa. In passato oltre al binario 2 rimasto (è il binario di corretto tracciato) vi erano il binario 1 che costituiva il binario di precedenza e un binario tronco che serviva lo scalo merci.

La fermata è gestita da Rete Ferroviaria Italiana, che la colloca nella categoria "Bronze"[1].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Al 2007, l'impianto risultava frequentato da un traffico giornaliero medio di 4 persone[1].

Con il cambio di orario dell'11 dicembre 2011 il servizio ordinario sulla tratta Sulmona-Castel di Sangro venne sospeso; pertanto da tale data la fermata di Rivisondoli-Pescocostanzo non è più servita da alcun treno che effettua il servizio viaggiatori[8].

Dal 17 maggio 2014 la fermata è servita occasionalmente da treni turistici organizzati da Fondazione FS Italiane e dall'associazione Le Rotaie[9].

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

  • Sala d'attesa

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Compartimento di Ancona (PDF), su rfi.it, 19 dicembre 2008, p. 2 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2018).
  2. ^ RFI FO 108.
  3. ^ Di Iorio (2006), p. 29.
  4. ^ Di Iorio (2006), p. 35.
  5. ^ Di Iorio (2006), p. 34.
  6. ^ "Straziami ma di baci saziami", quando Dino Risi trasportò in Abruzzo le atmosfere del dottor Zivago, in VirtùQuotidiane, L'Aquila, 14 aprile 2018.
  7. ^ I Treni Oggi, n. 136, p. 5.
  8. ^ I Treni, n. 333, p. 5.
  9. ^ Binari senza tempo, su fondazionefs.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Attilio Di Iorio, La ferrovia Sulmona-Isernia, in I Treni, n. 284, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, agosto 2006, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Chiusure in Campania, in I Treni, n. 333, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, gennaio 2011, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Rete Ferroviaria Italiana – Direzione Circolazione, Fascicolo Orario 108/CI, su normativaesercizio.rfi.it, ed. dicembre 2003, Direzione Territoriale Produzione di Ancona.
  • Treno contro la chiusura, in I Treni Oggi, anno XIV, n. 136, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, aprile 1993, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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