Sodegarami

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Sodegarami
袖搦
Armi per la cattura di sospetti criminali: a sinistra lo tsukubō, al centro il sodegarami ed a destra il sasumata
TipoArma inastata
OrigineGiappone (bandiera) Giappone
Impiego
UtilizzatoriPolizia samurai
Produzione
Entrata in servizioXIII secolo circa
Ritiro dal servizioXVI secolo circa
Descrizione
Lunghezza2 m circa
Tipo di puntapunte ricurve in ferro borchiato
Tipo di manicoasta in legno
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Il sodegarami (袖搦?, intrappolatore di maniche) è un'arma giapponese utilizzata soprattutto dalle forze di polizia samurai e per auto-difesa nel Giappone feudale.[1]

Il sodegarami è molto simile allo tsukubo e al sasumata (fanno parte della stessa famiglia di armi ed insieme a queste compone il Torimono sandōgu, i tre strumenti di arresto) ed è lungo solitamente 2 metri o più. Il manico è fatto di legno e spesso rivestito con ferro borchiato per rinforzarlo ed aumentare i danni. La testa è composta da punte di ferro curve che si protendono verso l'alto e verso il basso. L'arma può avere anche due teste poiché essendo più leggero dello tsukubo e del sasumata, la manogevolezza dell'arma non ne risente. Il sodegarami era usato per intrappolare le maniche e più in generale i vestiti di avversari che a quel punto potevano essere più facilmente disarmati.[1]

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