Turno di notte (film 1944)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Service de nuit)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Turno di notte
Vivi Gioi e Jacques Dumesnil in una sequenza del film
Titolo originaleService de nuit
Paese di produzioneFrancia, Italia
Anno1944
Durata96 min (versione francese)
83 min (versione italiana)
Rapporto1,37:1
Generecommedia
RegiaJean Faurez, Belisario Randone
SoggettoNino Frank
SceneggiaturaBelisario Randone, Guglielmo Usellini
Casa di produzioneConsorzio Cinematografico "E.I.A.", Francinex
FotografiaRené Gaveau
MontaggioMaurice Bonin
MusicheRoger Désormière
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Turno di notte (Service de nuit) è un film del 1944 diretto da Jean Faurez e Belisario Randone.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nel piccolo borgo di Corbeiz, Paul Rémy fa la corte a Elena, moglie del suo collega Pietro Jansen: la donna non disdegna del tutto le sue avances, e i due approfittano dell'assenza di Pietro, in viaggio d'affari fino all'indomani, per uscire a cena in un ristorante a qualche distanza. Il commesso viaggiatore Augusto Masson, padre di famiglia, rappresentante di elettrodomestici, di passaggio nella cittadina, a sua volta fa la corte alla giovane Marcella, operatrice del centralino telefonico del paese, pur non avendola mai vista ma essendo affascinato dal suono della sua voce al telefono. Ida, il cui marito Renato Favier è in carcere ingiustamente accusato di essere responsabile di un ammanco nelle casse dell'azienda dove lavorano sia Pietro che Paul, sta per avere un bambino: il dottor Renaud e la levatrice sono al suo capezzale, e temono per l'incolumità della partoriente e del nascituro.

Quella sera scoppia una violenta tempesta sulla borgata e nelle vicinanze, e infuria per tutta la notte. E fatti allarmanti accadono: Pietro Jansen torna prima del previsto e non trova sua moglie; l'auto di Paul Rémy, con a bordo anche Elena, è vittima di un incidente, e Paul è gravemente ferito; Renato Favier evade. E, da ultimo, il temporale mette fuori uso, ad intermittenza, la rete telefonica locale, proprio mentre i protagonisti, e gli altri abitanti di Corbeiz le cui vicende sono variamente intrecciate con essi, si telefonano ripetutamente.

La collega di Marcella, al turno di notte al centralino, è la volitiva Susanna, che ascolta tranquillamente tutte le telefonate, si rende conto delle varie situazioni imbarazzanti o pericolose dei suoi compaesani, ma alla fine riesce a risolverle per il meglio, agendo di propria iniziativa. Riesce a portare soccorso a Paul – che all'ospedale confesserà di essere il responsabile dell'ammanco imputato a Renato - , accoglie Renato, evaso e finalmente scagionato, copre la scappatella di Elena dirottandola ad aiutare il dottore per il difficile parto di Ida, che riesce alla perfezione, con madre e figlio in salute. E infine aiuta Augusto Masson a piazzare qualche macchina per cucire e qualche aspirapolvere.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese iniziarono a Parigi l'8 maggio 1943.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

È stato distribuito in Francia a partire dal 19 aprile 1944; in Italia arrivò nel dopoguerra, nell'agosto del 1946.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«Se si dovesse scegliere il film più brutto, più inutile, il più noioso, probabilmente questo Turno di notte italo-francese avrebbe molte probabilità di risultare vincitore. Ogni parola di più sarebbe superflua. Aggiungeremo soltanto che soggetto, fotografia e regia sono al di sotto di ogni possibile critica. Quanto alla recitazione c'è qualche buon caratterista come Carette. Vivi Gioi e Gaby Morlay sono le due stars, italiana la prima, francese la seconda ma sciupate entrambe proprio come la pellicola e il tempo che han servito a produrre un'opera tanto meschina.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Roberto Chiti, Enrico Lancia, Roberto Poppi: I film: Tutti i film italiani dal 1930 al 1944, pag 379-380, Gremese Editore, 2005

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema