Scurano

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Scurano
frazione
Scurano – Veduta
Scurano – Veduta
Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Parma
Comune Neviano degli Arduini
Territorio
Coordinate44°30′05.76″N 10°18′18.72″E / 44.5016°N 10.3052°E44.5016; 10.3052 (Scurano)
Altitudine697 m s.l.m.
Abitanti423[7]
Altre informazioni
Cod. postale43024
Prefisso0521
Fuso orarioUTC+1
Patronosanti Ippolito e Cassiano
Giorno festivo13 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Scurano
Scurano

Scurano è una frazione del comune di Neviano degli Arduini, in provincia di Parma.

La località dista 8,87 km dal capoluogo.[8]

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Lago di Scurano

Il vasto territorio di Scurano, paese frazionato nelle località di Mercato (borgo principale), Quinzo, Canale, Pozzo, Sarignana, Formiano, Case Fantini, Neda, Ariolla e Costola, si estende sulla riva sinistra del torrente Enza fino alle pendici del monte Fuso.[9]

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo della località deriva dal latino scurus, ossia "ombroso", probabilmente volgarizzato in epoca longobarda col significato di "luogo protetto, chiuso".[9]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Scurano appartenne al Regno dei Longobardi tra il V e l'VIII secolo, per essere in seguito assorbito dal Regno dei Franchi. Verso la fine del IX secolo l'importante famiglia Attoni, di origine longobarda, estese il proprio dominio sulla zona, che entrò a far parte del Margraviato di Toscana.[9]

Il grande marchesato si frantumò nel 1115 alla morte della contessa Matilde di Canossa, ultima erede della casata, e l'area divenne parte del feudo della potente famiglia Da Correggio, la cui investitura su Scurano e sulla vicina Bazzano fu confermata dai Visconti nel 1354.[9] Alla morte di Giberto II la zona fu riassorbita dai duchi di Milano, che nel 1402 l'assegnarono a Ottobuono, Jacopo e Giovanni Terzi.[10]

Nel 1409[9] Galasso Da Correggio riconquistò la zona, che ritornò ai duchi di Milano nel 1475, alla morte di suo fratello Manfredo.[10]

Nel 1479 Galeazzo Maria Sforza, in vista del matrimonio tra la figlia Anna Maria e Alfonso I d'Este, cedette in dote Brescello, Scurano e Bazzano al duca di Ferrara Ercole I.[11]

Nel 1512 ebbe inizio una lunga contesa tra gli Estensi e lo Stato Pontificio, che annetté Parma e Piacenza in precedenza occupate dai francesi;[12] il papa Giulio II, divenuto signore di Parma, pretese l'assegnazione dei territori sulla riva sinistra dell'Enza, appartenenti alla diocesi di Parma, e successivamente anche i Farnese, duchi di Parma dal 1545, rivendicarono il possesso di tali zone, ma i duchi di Ferrara si opposero a ogni pretesa[10] e nel 1596 investirono il conte Ugo Pepoli dei feudi di Scurano, Bazzano e Pianzo.[13]

Nel 1633 gli Estensi vendettero il marchesato ai Gherardini, che lo ressero fino al 1805, quando i decreti napoleonici sancirono l'abolizione dei diritti feudali; il territorio scuranese fu quindi annesso alla Repubblica Cisalpina, perdendo ogni autonomia amministrativa; nel 1809 Scurano ritornò comune autonomo unitamente a Bazzano.[9] Nel 1811 Napoleone fissò nel torrente Enza il nuovo confine tra il Parmense e il Reggiano, ma con la Restaurazione del 1815 la zona fu riassegnata al Ducato di Modena e Reggio.[10]

Nel 1848 il territorio sulla riva sinistra dell'Enza fu annesso definitivamente al Ducato di Parma e Piacenza, di cui seguì le sorti.[9]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano[modifica | modifica wikitesto]

Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano

Edificata entro il 1111, la pieve fu profondamente modificata nel XVII e nel XVIII; alcuni pilastri interni mostrano tracce di affreschi cinquecenteschi rappresentanti santi;[9] la pala raffigurante la Madonna col Bambino e i santi Ilario e Antonio fu dipinta nel 1514 da Pier Ilario e Michele Mazzola, zii del Parmigianino.[14]

Corti fortificate[modifica | modifica wikitesto]

Mercato[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo principale, noto anche come Mercato, custodisce alcuni edifici storici, attorno alla piazza centrale a pianta triangolare; i fabbricati, risalenti originariamente al XIV secolo, costituiscono le testimonianze dell'antica fortezza di Scurano.[9]

Canale[modifica | modifica wikitesto]

Corte Mazzini

La località Canale conserva la corte Mazzini, al cui interno è visibile un architrave decorato con bassorilievo realizzato nel XIV o XV secolo.[15]

Sarignana[modifica | modifica wikitesto]

Il piccolo borgo di Sarignana ospita l'antica dimora a corte della famiglia Gigli, con l'annesso minuscolo oratorio di San Bernardo, e un grande palazzo fortificato in pietra, sviluppato attorno all'oratorio di San Giacomo risalente agli inizi del XVI secolo.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La Frazione di Canale, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 26 agosto 2017.
  2. ^ La Frazione di Formiano, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 26 agosto 2017.
  3. ^ La Frazione di Neda, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 26 agosto 2017.
  4. ^ La Frazione di Ariolla, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 26 agosto 2017.
  5. ^ La Frazione di Costola, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 26 agosto 2017.
  6. ^ La Frazione di Quinzo, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 26 agosto 2017.
  7. ^ [1][2][3][4][5][6]
  8. ^ La Frazione di Scurano, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 10 gennaio 2017.
  9. ^ a b c d e f g h i j Furlotti, Trombi.
  10. ^ a b c d Storia, su 43020bazzano.it. URL consultato il 7 agosto 2016 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2016).
  11. ^ Tiraboschi, pp. 332-333.
  12. ^ Ducati di Parma e Piacenza (dal 1545) poi Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla (dal 1746), su guidageneralearchivistato.beniculturali.it. URL consultato il 7 agosto 2016.
  13. ^ Investitura concessa ad Ugo Pepoli dal duca d'Este dei feudi di Scurano, Bazzano e [Pianzo], su cittadegliarchivi.it. URL consultato il 7 agosto 2016.
  14. ^ Pieve di Scurano, su parmaest.net. URL consultato il 7 agosto 2016.
  15. ^ Sculture erratiche nevianesi 2, su vallideltermina.it. URL consultato il 7 agosto 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mariarita Furlotti, Rosina Trombi, La valle e il territorio di Scurano, Scurano, Gruppo volontari di Scurano, 1996.
  • Girolamo Tiraboschi, Dizionario Topografico-Storico degli Stati Estensi, Tomo II, Modena, Tipografia Camerale, 1825.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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