Richard Williamson

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Richard Williamson
vescovo dell'Unione sacerdotale Marcel Lefebvre
Williamson nel 2015
Fidelis inveniatur
 
Incarichi ricopertiSuperiore dell'Unione sacerdotale Marcel Lefebvre
 
Nato8 marzo 1940 (84 anni) a Londra
Ordinato presbitero29 giugno 1976
Consacrato vescovo30 giugno 1988 dall'arcivescovo Marcel Lefebvre, C.S.Sp. (senza mandato pontificio)
 

Richard Nelson Williamson (Londra, 8 marzo 1940) è un vescovo britannico scomunicato dalla Chiesa Cattolica e divenuto famoso nel 2009 per lo scandalo internazionale suscitato dalle sue posizioni negazioniste dell'Olocausto[1].

Ex membro della Fraternità Sacerdotale San Pio X, fu scomunicato nel 1988 da papa Giovanni Paolo II perché consacrato senza mandato pontificio dall'arcivescovo Marcel Lefebvre e dal vescovo Antônio de Castro Mayer, iniziativa che la Santa Sede considerò al pari di un atto scismatico[2][3]. Ha ottenuto la remissione della scomunica[4] da papa Benedetto XVI il 21 gennaio 2009 ma rimane sospeso a divinis[senza fonte] (la Sala Stampa della Santa Sede ha precisato che la remissione della scomunica «non ha nulla a che vedere con una legittimazione delle posizioni negazioniste dell’olocausto»[5][6]) sine die. Il 4 ottobre 2012 viene espulso dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X per essersi rifiutato di manifestare il rispetto e l'obbedienza dovuti ai suoi superiori[7]. In dissenso alle direttive della FSSPX fonda nel 2014 l'Unione sacerdotale Marcel Lefebvre. Il 19 marzo 2015 incorre nuovamente nella scomunica latae sententiae per l'ordinazione episcopale senza mandato pontificio di Jean-Michel Faure; il 19 marzo 2016 consacra vescovo anche il benedettino Tomas de Aquino (Miguel Ferreira da Costa); il 12 maggio 2017 consacra vescovo Fr. Gerardo Zendejas[8] e nel 2021, consacra don Giacomo Ballini[9]. Nel 2024 Williamson riconsacra vescovo Carlo Maria Viganò[10].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da genitori anglicani, Williamson, dopo aver studiato al Winchester College, si è laureato in letteratura all'Università di Cambridge e, dopo essere emigrato in Africa, ha iniziato la carriera di docente in Ghana. Convertitosi al cattolicesimo grazie all'influenza di Malcolm Muggeridge[11], entrò al seminario di Ecône nell'ottobre 1972. Ordinato sacerdote il 29 giugno 1976, fu successivamente professore, poi vicedirettore, quindi direttore del seminario di Ridgefield, nello stato del Connecticut, Stati Uniti, dove già era solito manifestare pubblicamente le sue idee antisemite[12][13][14][15][16]. Il 30 giugno 1988, dopo essere stato consacrato vescovo senza l'autorizzazione della Santa Sede e di conseguenza scomunicato, ha mantenuto la funzione di direttore del seminario di Winona nel Minnesota.

Nel giugno del 1988 l'arcivescovo Marcel Lefebvre annunciò l'intenzione di consacrare Williamson e altri tre sacerdoti al ruolo di vescovi. Lefebvre non aveva il mandato pontificio, normalmente richiesto dal canone 1382 del Codice di diritto canonico. Il 17 giugno 1988 il cardinal Bernardin Gantin, prefetto della Congregazione per i Vescovi, gli trasmise un'ammonizione canonica per ricordargli che sarebbe stato scomunicato se fosse stato ordinato da Lefebvre.

Il 30 giugno 1988 Williamson e gli altri tre preti furono ordinati vescovi, così il 1º luglio il cardinal Gantin emise la dichiarazione ufficiale per la quale Lefebvre, Mons. Antônio de Castro Mayer, Williamson e gli altri tre neo-ordinati vescovi erano incorsi nella scomunica latae sententiae (cioè ipso facto, per il solo fatto d'aver commesso il delitto).

Il 2 luglio 1988 papa Giovanni Paolo II rese pubblica la lettera Ecclesia Dei, nella quale confermava la scomunica, descrivendo la consacrazione non autorizzata come un grave atto di disobbedienza al Pontefice, che mina l'unità della Chiesa, e dichiarando che la consacrazione episcopale senza mandato romano, che di fatto disconosce il primato di Pietro, costituisce un vero e proprio atto scismatico.[2][17] Williamson respinse la validità della scomunica, asserendo che le ordinazioni erano necessarie vista la grave crisi dottrinale e morale in cui, secondo i lefebvriani, versa la Chiesa cattolica.

Nel 1989 la Royal Canadian Mounted Police svolse indagini sul vescovo lefebvriano dopo un suo intervento pubblico, nel Québec, in cui esponeva opinioni revisioniste: in quell'occasione sostenne che non un solo ebreo sarebbe stato ucciso nelle camere a gas ("There was not one Jew killed in the gas chamber. It was all lies, lies, lies!")[18]. Le indagini si conclusero con un'archiviazione.

Dopo la sua consacrazione, Williamson è rimasto rettore del seminario San Tommaso d'Aquino e ha preso parte a diverse funzioni episcopali, comprese la celebrazione del sacramento della cresima e nuove ordinazioni. Nel 1991 ha assistito alla consacrazione a vescovo di Licínio Rangel per l'Unione sacerdotale San Giovanni Maria Vianney, dopo la morte del suo fondatore Antônio de Castro Mayer. Nel 2003 è stato nominato direttore del seminario di La Reja in Argentina.

Nel 2006 Williamson ha ordinato due sacerdoti e sette diaconi a Varsavia, in Polonia, per la Fraternità San Giosafat d'Ucraina, un gruppo guidato dal prete Basil Kovpak, scomunicato nel 2003 dalla Chiesa greco-cattolica ucraina; la scomunica fu prima dichiarata nulla per un vizio procedurale e definitivamente confermata nel novembre 2007[19]. Quest'atto fu considerato illecito dalla Chiesa cattolica perché Williamson aveva violato i canoni 1015 §1 e 1017 del Codice di diritto canonico[20] e, agendo fuori dalla sua giurisdizione, non aveva né il permesso del vescovo della diocesi, né le necessarie lettere dimissorie, che l'avrebbero autorizzato a ordinare ovunque.

Il 21 gennaio 2009, dopo la richiesta avanzata dal vescovo Bernard Fellay, con l'autorizzazione del papa Benedetto XVI, è stata revocata dal prefetto della Congregazione per i Vescovi la scomunica latae sententiae del 1º luglio 1988. Williamson, come tutti i membri della Fraternità Sacerdotale San Pio X, rimane sospeso a divinis.[5][6] Ciò nonostante egli rimane il punto di riferimento di alcuni gruppi cattolici tradizionalisti.[senza fonte].

Nell'agosto 2012, Williamson amministrò il sacramento della cresima a 100 fedeli presso il monastero benedettino della Santa Croce a Nova Friburgo, durante una visita non autorizzata nello Stato di Rio de Janeiro, in Brasile. Il superiore del Distretto sudamericano della FSSPX Christian Bouchacourt protestò contro la decisione di Williamson, definendola "un serio atto di disobbedienza".[21] Nell'ottobre del 2012 monsignor Fellay ordinò a Williamson di ritornare immediatamente all'obbedienza verso la Fraternità, appello a cui Williamson rispose con una lettera aperta in cui chiese le dimissioni di Fellay.[22] Il 4 ottobre 2012 Williamson è stato espulso dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X per "ripetuti atti di disobbedienza verso i suoi superiori".[23]

Nel luglio 2014 in Francia, con altri sacerdoti d'orientamento opposto al vescovo Fellay il quale auspicherebbe un accordo con Roma, Williamson ha fondato l'Unione sacerdotale Marcel Lefebvre.[24] Il 19 marzo 2015, nel monastero della Santa Croce a Nova Friburgo (Brasile), Williamson ha consacrato vescovo Jean-Michel Faure, che come lui non è più membro della Fraternità Sacerdotale San Pio X dal 2014[25]: in questo modo incorre nuovamente nella scomunica latae sententiae.[26] Il 19 marzo 2016 ha consacrato un secondo vescovo nella persona del benedettino Tomas de Aquino (Miguel Ferreira da Costa), anch'egli ex membro della FSSPX.

Nel 2017 mons. Williamson ha consacrato vescovo il sacerdote messicano Gerardo Zendejas [27][28].

Mons. Williamson ha dichiarato di aver consacrato privatamente un altro vescovo nel 2021, Giacomo Ballini, sacerdote italiano, leader del ramo di Cork dell'unione sacerdotale Marcel Lefebvre[9][29].

Antisemitismo e negazionismo dell'Olocausto[modifica | modifica wikitesto]

In un'intervista concessa al Catholic Herald ha affermato di non essere antisemita ma di non gradire «i nemici di Nostro Signore Gesù Cristo» e che «se gli ebrei sono nemici di Nostro Signore Gesù Cristo – naturalmente non tutti gli ebrei, ma quelli che lo sono – allora non mi piacciono». Williamson ha anche affermato che gli attentati dell'11 settembre 2001 furono organizzati dai militari statunitensi per giustificare le invasioni di Afghanistan ed Iraq e che le Torri Gemelle crollarono non a causa degli aerei dirottati, ma a causa di missili americani o da altre cause ad essi riconducibili. Williamson sostiene anche l'autenticità dei "Protocolli dei Savi di Sion", un celebre falso documento molto diffuso nei circoli antisemiti e neonazisti. Ha anche affermato che gli ebrei stanno lottando per la dominazione mondiale «per preparare il trono dell'anticristo a Gerusalemme».[30]

In un'intervista concessa il 1º novembre 2008[31][32][33][34] e trasmessa dalla televisione di Stato svedese SVT il 21 gennaio 2009[35] Williamson si è reso protagonista di una polemica di stampo negazionista, affermando che nei campi di concentramento nazisti fossero morti 200.000-300.000 ebrei, nessuno dei quali nelle presunte camere a gas.[36] Il 4 febbraio 2009 la Segreteria di Stato della Santa Sede diffuse una nota in cui prende nettamente le distanze da mons. Williamson.[5][6] Il 9 febbraio 2009 è rimosso dalla direzione del seminario argentino e il 19 febbraio la presidente argentina Cristina Kirchner lo ha dichiarato persona non grata, a causa delle sue «spregevoli dichiarazioni anti-semite», dandogli 10 giorni di tempo per lasciare il Paese.[37]

Il 26 febbraio 2009, in una dichiarazione riportata dall'agenzia di stampa di ispirazione cattolica Zenit, Richard Williamson - di ritorno a Londra dall'Argentina - chiede scusa, tenendo conto delle conseguenze delle sue dichiarazioni sulla Shoah e l'Olocausto alla Chiesa, ai sopravvissuti e ai parenti delle vittime che hanno subito ingiustizie sotto il Terzo Reich.[38] Il 16 aprile 2010 il tribunale di Ratisbona lo condanna, per le sue tesi nagazioniste, a una multa di 2.000 euro.[39] Infine, la Corte d'Appello di Norimberga, il 22 febbraio 2012, ha annullato la condanna inflitta a monsignor Richard Williamson dal Tribunale Regionale di Ratisbona, l'11 luglio 2011, per «incitamento all'odio razziale». La Corte d'Appello ha anche deciso che lo Stato di Baviera deve pagare le spese processuali sinora sostenute da Williamson.[40]

Riconsacrazione di mons. Carlo Maria Viganò[modifica | modifica wikitesto]

Nel mese di gennaio 2024 su alcuni siti è stata data la notizia di una possibile riconsacrazione di mons. Viganò per le mani di mons. Richard Williamson[41][42][43]. Nonostante sul web vi sia un articolo che smentisca tale riconsacrazione [44], sulla Bussola Quotidiana online, è stato riportato che diverse fonti hanno confermato l'avvenuta riconsacrazione di monsignor Viganò e lo stesso Viganò, interpellato dalla Bussola Quotidiana con un'email, non ha smentito la notizia[10].

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica (senza mandato della Santa Sede) è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Filmato audio Euronews, Negava l'Olocausto, condannato vescovo cattolico, su YouTube, 31 gennaio 2019.
  2. ^ a b Lettera apostolica "Ecclesia Dei" del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II in forma di "Motu proprio", su vatican.va, 2 luglio 1988. URL consultato il 14 febbraio 2009.
  3. ^ Nota esplicativa sulla scomunica per scisma in cui incorrono gli aderenti al movimento del Vescovo Marcel Lefebvre, su vatican.va, 24 agosto 1996. URL consultato il 14 febbraio 2009.
  4. ^ gennaio 2009&lang=ge Remissione Della Scomunica Latae Sententiae Ai Vescovi Della Fraternità Sacerdotale San Pio X
  5. ^ a b c Padre Federico Lombardi S.I, Dichiarazione del direttore della Sala Stampa della santa Sede, 3 febbraio 2009. URL consultato il 1º marzo 2020.
  6. ^ a b c L'Osservatore Romano, Nota della Segreteria di Stato, 05 febbraio 2009. URL consultato il 18 febbraio 2009.
  7. ^ Comunicato della Casa Generalizia circa le sanzioni disciplinari prese dal Superiore generale e dal suo Consiglio nei confronti di Monsignor Richard Williamson, su sanpiox.it, 4 ottobre 2012. URL consultato il 24 ottobre 2012.
  8. ^ Who is Fr. Gerardo Zendejas, the new Bishop Elect?, su cor-mariae.com.
  9. ^ a b (EN) Ex-Lefebvrist prelate illicitly consecrates a fourth bishop, su international.la-croix.com, 11 gennaio 2023. URL consultato il 26 luglio 2023.
  10. ^ a b La crisi genera scismi: ora tocca a monsignor Viganò, su lanuovabq.it. URL consultato l'11 gennaio 2024.
  11. ^ Tower of Trent Hall of Honor
  12. ^ Ex seminarista lefebrvriano: "Williamson ci educava contro gli ebrei"
  13. ^ "Williamson ci educava contro gli ebrei"
  14. ^ Former Student: Bishop Often Attacked Judaism, dalla National Public Radio
  15. ^ Bishop's vexing beliefs have deep roots, parte prima, dal The Boston Globe.
  16. ^ In The Line of Fire: Fr. John Rizzo, Ex-SSPX, su culturewars.com. URL consultato il 1º maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2009).
  17. ^ Nota esplicativa sulla scomunica per scisma in cui incorrono gli aderenti al movimento del vescovo Marcel Lefebvre, su vatican.va, 24 agosto 1996. URL consultato il 14 febbraio 2009.
  18. ^ Bishop's vexing beliefs have deep roots, parte seconda, da The Boston Globe.
  19. ^ "Ukrainian priest excommunicated" (in inglese), Catholic World News, CWN (2007-11-23).
  20. ^ Codice di diritto canonico.
  21. ^ (EN) Bishop causes more controversy for breakaway Catholic group, su Catholic News Agency.
  22. ^ Cindy Wooden, SSPX expels Bishop Williamson, who opposed talks with Vatican, in Catholic News Agency, 24 ottobre 2012.
  23. ^ Nick Squires, Holocaust denying British bishop expelled from religious order, su The Daily Telegraph, 24 ottobre 2012.
  24. ^ union-sacerdotale-marcel-lefebvre Url consultato il 7 febbraio 2016
  25. ^ La consacrazione episcopale di Jean-Michel Faure sul sito Rorate Caeli
  26. ^ Scomunicato il vescovo negazionista monsignor Williamson - IlGiornale.it, su m.ilgiornale.it. URL consultato il 20 giugno 2020.
  27. ^ (EN) Traditional Roman Catholic, The Consecration of Bishop-Elect Gerardo Zendejas on May 11, 2017 | Our Lady Help of Christians - Utica NY, su olhcutica.com. URL consultato il 26 luglio 2023.
  28. ^ Biografia di Mons. Gerardo Zendejas, su www.unavox.it. URL consultato il 26 luglio 2023.
  29. ^ a b (EN) A new bishop consecrated by Bishop Richard Williamson, su Paudal, 9 gennaio 2023. URL consultato il 26 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2023).
  30. ^ Nick Squires, "Bishop Richard Williamson: Profile", Telegraph, 4 febbraio 2009.
  31. ^ il Giornale, Dietro al vescovo negazionista un complotto contro il Papa, 03 febbraio 2009. URL consultato il 14 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2009).
  32. ^ il Riformista, Esclusivo. Il dossier segreto del Papa: Ratzinger vede una regia dietro il caso Williamson, 03 febbraio 2009. URL consultato il 14 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2009).
  33. ^ (FR) Eucharestie Miséricordieuse, L'opposition au Pape Benoît XVI dans les allées du pouvoir, 04 febbraio 2009. URL consultato il 14 febbraio 2009.
  34. ^ il Foglio, Ecco nomi e cognomi della fronda anti Ratzinger (PDF), 07 febbraio 2009. URL consultato il 14 febbraio 2009.
  35. ^ (EN) Intervista integrale della trasmissione "Uppdrag granskning" della SVT, televisione di Stato svedese Archiviato il 16 febbraio 2009 in Internet Archive.
  36. ^ Video dell'intervista, su kathtube.com. URL consultato il 25 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2009).
  37. ^ Página/12 :: El país :: Su ruta
  38. ^ Agenzia di Stampa Zenit, Dichiarazione del Vescovo “lefebvriano” Richard Williamson, 26 febbraio 2009. URL consultato il 27 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2013).
  39. ^ La Repubblica, 16 aprile 2010.
  40. ^ Notizia fornita dallo stesso Williamson nel numero CCXLII (242), 3 marzo 2012, di Commenti Eleison, riportata anche da Tanto rumore per nulla - la "conclusione" del caso Williamson, su doncurzionitoglia.com, 17 marzo 2012. URL consultato il 1º marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2019)..
  41. ^ redazione, La riconsacrazione di mons. Viganò e il libretto vetusto del card. Fernandez (S.C.), su FarodiRoma, 9 gennaio 2024. URL consultato l'11 gennaio 2024.
  42. ^ (FR) jmvaas, Mgr Viganò a été reconsacré évêque, su Riposte-catholique, 7 gennaio 2024. URL consultato l'11 gennaio 2024.
  43. ^ (EN) Ron Conte, Was archbishop Vigano recently re-consecrated as a Bishop of the SSPX?, su the reproach of Christ, 16 dicembre 2023. URL consultato l'11 gennaio 2024.
  44. ^ Mic, Chiesa e post concilio: Netta smentita su recenti notizie di riconsacrazione 'sub condicione' dell'Arcivescovo Carlo Maria Viganò, su Chiesa e post concilio, mercoledì 10 gennaio 2024. URL consultato l'11 gennaio 2024.

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