Race of Champions 1976

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Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 1976.
Bandiera del Regno Unito Gran Premio Race of Champions 1976
Gara non valida per il Mondiale
Data 14 marzo 1976
Nome ufficiale XI Daily Mail Race of Champions
Luogo Circuito di Brands Hatch
Percorso 4,207 km / 2,613 US mi
Distanza 40 giri, 168,280 km/ 104,520 US mi
Clima Pioggia e nevischio
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera del Sudafrica Jody Scheckter Bandiera del Regno Unito James Hunt
Tyrrell-Ford Cosworth in 1'20"42 McLaren-Ford Cosworth in 1'23"78
Podio
1. Bandiera del Regno Unito James Hunt
McLaren-Ford Cosworth
2. Bandiera dell'Australia Alan Jones
Surtees-Ford Cosworth
3. Bandiera del Belgio Jacky Ickx
Hesketh-Ford Cosworth

La Race of Champions 1976 (XI Daily Mail Race of Champions) è stata una gara di Formula 1, non valida per il campionato del mondo, disputata il 14 marzo 1976 sul Circuito di Brands Hatch, nel Regno Unito.

La gara venne vinta da James Hunt su McLaren-Ford Cosworth. Il pilota inglese fece segnare anche il giro più veloce. Questa fu la sua seconda vittoria in una gara non titolata, dopo quella ottenuta nel BRDC International Trophy 1974.

Vigilia[modifica | modifica wikitesto]

Aspetti tecnici[modifica | modifica wikitesto]

Il tracciato venne leggermente modificato in qualche curva, modificandone la lunghezza. La Scuderia Ferrari portò all'esordio il modello Ferrari 312 T2.[1]

Aspetti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

La gara rappresentò l'esordio stagionale in Europa, dopo il tradizionale avvio in Brasile e Sud Africa. La gara si posizionò nel calendario due settimane prima del Gran Premio di Long Beach.

Fece il suo esordio la scuderia britannica RAM con due vetture Brabham private. Anche la Scuderia Everest, gestita da Giancarlo Minardi debuttò, utilizzando una Ferrari 312 T. La Williams impiegò una Hesketh 308C, che durante il mondiale veniva definita come Wolf-Williams.

Piloti e team[modifica | modifica wikitesto]

Solo la Lotus e la RAM iscrissero due piloti. La prima confermò la coppia Evans-Nilsson, mentre la RAM portò Loris Kessel e Patrick Nève. La Scuderia Ferrari portò il solo Lauda, mentre sulla vettura iscritta dall'Everest fece il suo debutto Giancarlo Martini.

I seguenti piloti e costruttori vennero iscritti alla gara:[2]

Team Telaio Gomme Nr. Pilota
Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Ferrari 312 T2 G 1 Bandiera dell'Austria Niki Lauda
Bandiera del Regno Unito Elf Team Tyrrell Tyrrell 007-Ford Cosworth G 3 Bandiera del Sudafrica Jody Scheckter
Bandiera del Regno Unito John Player Team Lotus Lotus 77-Ford Cosworth G 5 Bandiera del Regno Unito Bob Evans
6 Bandiera della Svezia Gunnar Nilsson
Bandiera del Regno Unito Motor Racing Developments Brabham BT45-Alfa Romeo G 8 Bandiera del Brasile Carlos Pace
Bandiera del Regno Unito Beta Team March March 761-Ford Cosworth G 9 Bandiera dell'Italia Vittorio Brambilla
Bandiera del Regno Unito Texaco Marlboro Team Texaco McLaren M23-Ford Cosworth G 11 Bandiera del Regno Unito James Hunt
Bandiera del Regno Unito Shadow Racing Team Shadow DN5-Ford Cosworth G 16 Bandiera del Regno Unito Tom Pryce
Bandiera del Regno Unito Team Surtees Surtees TS19-Ford Cosworth G 19 Bandiera dell'Australia Alan Jones
Bandiera del Canada Walter Wolf Racing
Frank Williams Racing Cars
Hesketh 308C-Ford Cosworth G 20 Bandiera del Belgio Jacky Ickx
Bandiera del Regno Unito Team Ensign Ensign N174-Ford Cosworth G 22 Bandiera della Nuova Zelanda Chris Amon
Bandiera del Regno Unito Hesketh Racing Hesketh 308D-Ford Cosworth G 24 Bandiera dell'Austria Harald Ertl
Bandiera degli Stati Uniti City Bank Team Penske Penske PC3-Ford Cosworth G 28 Bandiera del Regno Unito John Watson
Bandiera del Regno Unito RAM Racing Brabham BT42-Ford Cosworth G 32 Bandiera della Svizzera Loris Kessel
Brabham BT44-Ford Cosworth 33 Bandiera del Belgio Patrick Nève
Bandiera dell'Italia Scuderia Everest Ferrari 312 T G 36 Bandiera dell'Italia Giancarlo Martini

Qualifiche[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Le prove si tennero nella sola giornata del sabato, con una sessione la mattina e una nel pomeriggio. Il miglior tempo venne staccato da Jody Scheckter su Tyrrell, davanti al campione del mondo Niki Lauda. Il sudafricano avendo ottenuto il miglior tempo nella sessione dell mattina ottenne in premio centro bottigli di champagne.

Le prove del pomeriggio erano iniziate su pista umida che pian piano si stava però asciugando; il ritorno però della pioggia nella parte finale della sessione non permise ai piloti di migliorare ulteriormente le loro prestazioni. In questa fase Vittorio Brambilla fu autore di un'uscita di pista, con susseguente testacoda, che costrinse gli organizzatori a sospendere le prove per un quarto d'ora. Sulla Ferrari 312 T2, all'esordio, la scuderia italiana, per precauzione, vennero montate le sospensiosi indipendenti tradizionali e non il ponte de Dion.[1]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Nella sessione di qualifica[3] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Griglia
1 3 Bandiera del Sudafrica Jody Scheckter Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 1'20"42 1
2 1 Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera dell'Italia Ferrari 1'22"77 2
3 6 Bandiera della Svezia Gunnar Nilsson Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 1'23"56 3
4 20 Bandiera del Belgio Jacky Ickx Bandiera del Regno Unito Hesketh-Ford Cosworth 1'23"72 4
5 11 Bandiera del Regno Unito James Hunt Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'23"80 5
6 19 Bandiera dell'Australia Alan Jones Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford Cosworth 1'23"81 6
7 5 Bandiera del Regno Unito Bob Evans Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 1'24"05 7
8 28 Bandiera del Regno Unito John Watson Bandiera degli Stati Uniti Penske-Ford Cosworth 1'24"26 8
9 16 Bandiera del Regno Unito Tom Pryce Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 1'24"32 9
10 8 Bandiera del Brasile Carlos Pace Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 1'24"50 10
11 22 Bandiera della Nuova Zelanda Chris Amon Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth 1'25"08 11
12 32 Bandiera della Svizzera Loris Kessel Bandiera del Regno Unito Brabham-Ford Cosworth 1'25"98 12
13 33 Bandiera del Belgio Patrick Nève Bandiera del Regno Unito Brabham-Ford Cosworth 1'26"39 13
14 24 Bandiera dell'Austria Harald Ertl Bandiera del Regno Unito Hesketh-Ford Cosworth 1'26"67 14
15 36 Bandiera dell'Italia Giancarlo Martini Bandiera dell'Italia Ferrari 1'27"75 NP[4]
16 9 Bandiera dell'Italia Vittorio Brambilla Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 1'30"23 16

Gara[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

James Hunt qui intervistato nel corso del weekend della gara.

Nel giro di formazione Giancarlo Martini uscì di pista e non prese parte alla gara. Alla partenza la testa venne presa da Jody Scheckter, seguito da Gunnar Nilsson, Alan Jones, Jacky Ickx, Niki Lauda e James Hunt. Nel corso del primo giro Nilsson fu autore di un testacoda, che lo fece scendere di parecchie posizioni in classifica; commise un errore anche Ickx e lo stesso battistrada, Scheckter, uscì di pista, ritirandosi, cedendo così la prima piazza a Jones.

Jones proseguì in testa per diversi giri, seguito da Hunt, Lauda e John Watson. Il pilota della Penske fu costretto al ritiro dopo 12 giri per un'uscita di pista. Al giro 18 fu il turno di Lauda a ritirarsi, per un guasto al propulsore.

La gara venne decisa al giro 21, quando Hunt passò Jones. Terzo era Ickx, seguito da Bob Evans e Vittorio Brambilla, autore di una bella rimonta, agevolata però da una partenza anticipata, che gli costò un minuto di penalità. Evans fu poi costretto al ritiro per la mancanza di benzina a quattro tornate dal termine. La gara venne vinta da Hunt, davanti a Jones e Ickx.[5]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

I risultati del gran premio sono i seguenti[6]:

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Griglia
1 11 Bandiera del Regno Unito James Hunt Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 40 58'01"23 5
2 19 Bandiera dell'Australia Alan Jones Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford Cosworth 40 + 18"42 6
3 20 Bandiera del Belgio Jacky Ickx Bandiera del Regno Unito Hesketh-Ford Cosworth 40 + 23"17 4
4 9 Bandiera dell'Italia Vittorio Brambilla Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 40 + 2'26"58[7] 16
5 22 Bandiera della Nuova Zelanda Chris Amon Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth 39 + 1 Giro 11
6 16 Bandiera del Regno Unito Tom Pryce Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 39 + 1 Giro 9
7 33 Bandiera del Belgio Patrick Nève Bandiera del Regno Unito Brabham-Ford Cosworth 39 + 1 Giro 13
8 6 Bandiera della Svezia Gunnar Nilsson Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 38 Motore 3
Rit 5 Bandiera del Regno Unito Bob Evans Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 36 Mancanza di benzina 7
Rit 32 Bandiera della Svizzera Loris Kessel Bandiera del Regno Unito Brabham-Ford Cosworth 31 Motore 12
Rit 24 Bandiera dell'Austria Harald Ertl Bandiera del Regno Unito Hesketh-Ford Cosworth 17 Motore 14
Rit 1 Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera dell'Italia Ferrari 17 Motore 2
Rit 28 Bandiera del Regno Unito John Watson Bandiera degli Stati Uniti Penske-Ford Cosworth 12 Testacoda 8
Rit 8 Bandiera del Brasile Carlos Pace Bandiera del Regno Unito Brabham-Ford Cosworth 8 Motore 10
Rit 3 Bandiera del Sudafrica Jody Scheckter Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 2 Testacoda 1
NP 36 Bandiera dell'Italia Giancarlo Martini Bandiera dell'Italia Ferrari Testacoda nel giro di formazione 15

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Carlo Ricono, Lauda secondo in prova con la sua nuova Ferrari, in La Stampa, 14 marzo 1976, p. 19.
  2. ^ (EN) Race of Champions (entry list), su racingsportscars.com. URL consultato il 30 marzo 2012.
  3. ^ Sessione di qualifica, su racingsportscars.com.
  4. ^ Giancarlo Martini non prese parte alla gara per un incidente nel giro di formazione.
  5. ^ Carlo Ricono, Lauda si ritira, Hunt domina, in Stampa Sera, 15 marzo 1976, p. 16.
  6. ^ Risultati del gran premio, su statsf1.com.
  7. ^ Vittorio Brambilla penalizzato di un minuto per partenza anticipata.

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