Queen Anne's Revenge

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Queen Anne's Revenge
La nave in una illustrazione del 1736
Descrizione generale
Tipofregata a vela
CantiereBristol, Inghilterra
Varo1710
Nomi precedentiConcorde
La Concorde de Nantes
Destino finalenaufragata il 10 giugno 1718 vicino Beaufort Inlet, Carolina del Nord
Caratteristiche generali
Lunghezza31,4 m
Larghezza7,5 m
Armamento
Artiglieria40 cannoni
[1]
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La Queen Anne's Revenge (in italiano Vendetta della Regina Anna) era una fregata, usata soprattutto come nave ammiraglia del pirata britannico Edward Teach, meglio noto come Barbanera. Venne costruita a Bristol nel 1710 con il nome di Concorde. L'anno successivo venne catturata dai francesi e ribattezzata La Concorde de Nantes. Nel 1717 la nave venne catturata da Barbanera e dai suoi pirati e venne ribattezzata Queen Anne's Revenge. Barbanera utilizzò la Revenge come propria ammiraglia per meno di un anno ma con essa riuscì a catturare numerose navi. La Queen Anne's Revenge si arenò e venne abbandonata presso Beaufort Inlet, in Carolina del Nord. Il suo relitto è stato ritrovato nel 1996.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Concorde[modifica | modifica wikitesto]

La nave, che pesava intorno alle venti tonnellate, venne costruita nei cantieri navali di Bristol nel 1710 con il nome di Concorde e venne inizialmente utilizzata per il trasporto degli schiavi per la Francia, lavorando per la flotta dei mercanti inglesi. Nel 1711 venne catturata dai corsari francesi. In Francia subì diverse ristrutturazioni, soprattutto nella poppa, per essere poi venduta alla Spagna. Nel 1713 ritornò alla Francia, dove subì nuovi lavori e venne poi acquistata da René Montaudoin, che la ribattezzò La Concorde de Nantes e la utilizzò per il trasporto degli schiavi[2].

La Concorde de Nantes[modifica | modifica wikitesto]

La Concorde, ora una nave mercantile francese, salpò dal porto di Nantes il 24 marzo 1717 armata con 16 cannoni e con una ciurma di 75 uomini. L'8 luglio La Concorde arrivò al porto di Ouidah in Africa occidentale (nell'attuale Benin). Qui venne caricato un carico di 516 schiavi nativi africani. In otto settimane La Concorde attraversò l'Oceano Atlantico verso i Caraibi e durante il viaggio perirono 61 schiavi e 16 membri dell'equipaggio. Il 28 novembre 1717, a sole 100 miglia dall'isola caraibica di Martinica, la nave francese venne intercettata da due sloop (uno con 120 uomini e 12 cannoni e l'altro con 30 uomini e 8 cannoni) capitanati dal famigerato pirata Barbanera. Non essendo in grado di sostenere un attacco a causa dell'inferiorità numerica, il capitano Pierre Dosset si arrese ai pirati e La Concorde venne catturata[2].

I pirati di Barbanera condussero La Concorde presso l'isola di Bequia, nelle Grenadine, dove la ciurma francese e gli schiavi africani vennero lasciati a terra. Un mozzo e due marinai della ciurma francese informarono i pirati che a bordo si trovava un carico d'oro e si unirono volontariamente alla ciurma di Barbanera; altri 9 uomini dalla ciurma francese vennero costretti ad unirsi ai pirati. La Concorde fu la nave più grande e più elegante che Barbanera catturò nella sua carriera, motivo per cui decise di tenerla per sé come nave ammiraglia. Barbanera raddoppiò il numero di cannoni sulla nave e la ribattezzò "Queen Anne's Revenge", in onore della regina Anna di Gran Bretagna[2].

La Queen Anne's Revenge[modifica | modifica wikitesto]

Con la Queen Anne's Revenge, Barbanera assaltò numerose navi mercantili presso le Grenadine, le Piccole Antille, Porto Rico e Hispaniola. Nell'aprile del 1718 Teach catturò lo sloop Adventure e costrinse il suo capitano, David Herriot, ad unirsi alla pirateria. Navigando verso est, i pirati passarono al largo delle Isole Cayman e catturarono uno sloop spagnolo al largo di Cuba, prima di dirigersi verso nord. Nel maggio del 1718 i pirati giunsero al largo del porto di Charleston, nella Carolina del Sud, con la Queen Anne's Revenge e tre piccoli sloop. Con le sue navi, Barbanera bloccò il porto di Charleston, impedendo a qualsiasi imbarcazione di entrare o uscire e prendendo l'equipaggio e i passeggeri di una delle navi in porto, la Crowley, come prigionieri. Qui, i pirati scambiarono gli ostaggi con medicinali e ripresero il largo. Il 10 giugno la Queen Anne's Revenge si arenò presso Beaufort Inlet, in Carolina del Nord, e venne dismessa e abbandonata[3].

Da allora il relitto si inabissò finendo al largo delle coste della Contea di Carteret, nell'Oceano Atlantico, coperto di coralli e alghe[3]. Nel 1996 è però stato avviato il Queen Anne's Revenge Project, per il recupero della nave[4][5]. Nel giugno 2011 è stata rinvenuta l'ancora della famigerata Queen Anne's Revenge[6]

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The Ship's Journey, su qaronline.org. URL consultato l'11 marzo 2021.
  2. ^ a b c Blackbeard's History, Ship, Piracy and More | Queen Anne's Revenge Project, su www.qaronline.org. URL consultato il 6 ottobre 2017.
  3. ^ a b Entro 3 anni recuperata la nave di Barbanera, corriere.it
  4. ^ Blackbeard's Queen Anne's Revenge Archiviato il 24 maggio 2011 in Internet Archive., North Carolina Office of Archives and History
  5. ^ Archeology Archiviato il 29 maggio 2011 in Internet Archive., Queen Anne's Revenge Project
  6. ^ Trovata l'ancora del pirata Sparrow - Uomini e Mare - Mare - ANSA.it
  7. ^ Devil's Advocate - Assassin's Creed IV: Black Flag Wiki Guide - IGN

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN138597694 · LCCN (ENn2007083695 · BNF (FRcb162713821 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n2007083695