Ponte Minucio
Ponte Minucio Pons Minucius | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Città | Gallese |
Attraversa | Tevere |
Coordinate | 42°22′54.41″N 12°26′41.36″E / 42.381781°N 12.444822°E |
Dati tecnici | |
Tipo | ponte ad arco |
Materiale | pietra |
Mappa di localizzazione | |
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Il ponte Minucio (in latino Pons Minucius) fu uno dei ponti più importanti della via Flaminia[1].
Il ponte Minucio permetteva l'attraversamento del fiume Tevere in prossimità di Gallese, pochi chilometri prima di giungere all'antica città di Ocriculum, nell'odierna Regione Umbria.[2]
Oggi il ponte Minucio non esiste più. Fino al XIX secolo erano ancora visibili nel greto del Tevere i resti dei piloni del ponte, che erano chiamati le "pile di Augusto" (essi furono più volte riprodotti e citati)[2].
Anche dopo il crollo del ponte Minucio, sicuramente dal Quattrocento, e fino all'apertura, nel 1589, del Ponte Felice ad opera di Papa Sisto V (progetto di Domenico Fontana) alcuni chilometri più a valle, il Tevere era attraversato mediante un traghetto collegato ad un cavo teso tra le due rive situato all'incirca nello stesso punto[2].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Augusto, Res Gestae, XX, 5: Consul septimum viam Flaminiam ab urbe Ariminum refeci pontesque omnes praeter Mulvium et Minucium; si confronti anche: Cicerone, Att., I 1,2 riguardo al curator viae Flaminiae del 65 a.C. Gaio Minucio Thermo.
- ^ a b c La viabilità antica - Scheda del Museo Civico Archeologico di Magliano Sabina
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- La viabilità antica - Scheda del Museo Civico Archeologico di Magliano Sabina.
- Nino Fanti, Le Pile d'Augusto, Cronos, ottobre 2010, pp. 36 sgg.