Petubasti I

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Petubasti I
Torso di Petubasti I. Lisbona, Museu Calouste-Gulbenkian.
Re dell'Alto e Basso Egitto
In caricaTerzo periodo intermedio
Incoronazione818 a.C.
Predecessorenessuno
SuccessoreSheshonq VI
Morte793 a.C.
DinastiaXXIII dinastia egizia
FigliIuput I

Petubasti I (... – 793 a.C.) è stato un faraone della XXIII dinastia egizia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sugli eventi che caratterizzarono il regno di Petubasti (una delle molteplici grecizzazioni di Padibastet) sappiamo molto poco. Anche la durata del suo regno è incerta: Sesto Africano, citandolo come Petubastes, gli assegna un regno di 40 anni mentre Eusebio di Cesarea, che lo chiama Petubates, li riduce a 25; i ritrovamenti archeologici attestano come data più alta il 23º anno di regno. Le attuali cronologie gli attribuiscono da 25 a 30 anni a seconda della collocazione di altri sovrani nella linea di successione. Alcuni studiosi, tra cui David Aston lo collocano nella XXII dinastia tra Iuput I e Takelot I.

Petubastis, già principe di Leontopolis, vassallo di Sheshonq III, e forse anche suo fratello, nell'anno 8 di regno di quest'ultimo si attribuì i titoli della regalità dando vita a quella conosciuta come XXIII dinastia, che regnerà parallela alla preesistente XXII.
L'azione di Petubasti I fu riconosciuta e convalidata dall'Oracolo di Amon del tempio di Karnak; probabilmente si trattò di uno scambio di favori dato che Horsaset (II), all'epoca Primo Profeta di Amon ottenne dal nuovo sovrano il diritto di iscrivere il suo nome nel cartiglio, simbolo di regalità.
I rapporti con la XXII dinastia furono, nel complesso, probabilmente buoni anche tenendo presente che tutti i sovrani delle due dinastie erano imparentati tra loro.

A Petubasti I avrebbe dovuto succedere il figlio Iuput I, che venne nominato coreggente nel 15º anno di regno del padre ottenendo il diritto di inscrivere il proprio nome nei cartigli; Iuput non governò però mai in modo autonomo in quanto morì poco prima del padre.
La successione di Petubasti I è resa incerta dalla difficile collocazione di Sheshonq VI, un sovrano la cui esistenza è attestata solamente da una annotazione sul nilometro di Karnak.

Titolatura[modifica | modifica wikitesto]

Titolo Traslitterazione Significato Nome Traslitterazione Lettura (italiano) Significato
G5
ḥr Horo
mr r՚ sḫ՚i.f m niswt (r) sm3 t3wy
G16
nbty (nebti) Le due Signore
ḫ՚i m sḫm ti mi hr s3 ist r sḫtp ntrw m m3՚t
G8
ḥr nbw Horo d'oro
sḫm phti ḫwi pdt 9
M23
X1
L2
X1
nsw bjty Colui che regna
sul giunco
e sull'ape
N5F12C10imn
n
U21
n
wsr m3՚ r՚ stp.n imn Usermaatra setepenamon Potente Giustizia di Ra-Eletto di Amon
G39N5
s3 Rˁ Figlio di Ra
imn
n
N36
G40X8W1t
t
p3 di b3s tt (mr) imn Padibastet meriamon Amato da Amon-Dato da Bastet

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Franco Cimmino, Dizionario delle dinastie faraoniche, Milano, Bompiani, 2003, pp. 337-340, ISBN 88-452-5531-X.
  • Nicolas Grimal, Storia dell'antico Egitto, 9ª ed., Roma-Bari, Biblioteca Storica Laterza, 2011, pp. 414-420, ISBN 978-88-420-5651-5.
  • Kenneth Kitchen, The Third Intermediate Period in Egypt (1100–650 BC), 3ª ed., Warminster, Aris & Phillips Limited, 1996.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Signore dell'Alto e del Basso Egitto Successore
nessuno 818793 a.C. Sheshonq VI