Osservatorio astrofisico di Arcetri
Osservatorio astrofisico di Arcetri | |
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Codice | 030 |
Stato | Italia |
Località | Arcetri |
Coordinate | 43°45′02.14″N 11°15′15.93″E |
Fondazione | 1869 |
Sito | www.arcetri.inaf.it |
Mappa di localizzazione | |
Mappa non disponibile (Italia)
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L'osservatorio astrofisico di Arcetri è un osservatorio astronomico professionale italiano, appartenente all'INAF. L'osservatorio si trova ad Arcetri, zona collinare del comune di Firenze.
Storia
Nel 1807, quando Girolamo Bardi, istituì un liceo all'interno del Reale Museo di fisica e storia naturale di Firenze, di cui era direttore, la cattedra di astronomia fu affidata a Domenico De Vecchi, che già dal 1796 dirigeva la Specola di cui era dotato il museo. De Vecchi osservò le posizioni delle stelle, comete, eclissi e occultazioni, con l'obiettivo di studiare il tempo e la longitudine. Alla sua morte gli succedette Jean-Louis Pons e, in seguito, Giovanni Battista Amici.
Nel 1865 Giovanni Battista Donati, succeduto ad Amici nel 1859, propose l'edificazione di un nuovo osservatorio sul colle di Arcetri, dove le osservazioni non fossero disturbate dalla luce e dalle polveri della città. I lavori iniziarono nel settembre 1869 in una località denominata "podere Cappella" (alla sommità del colle) e gli strumenti vennero provvisoriamente sistemati nella vicina località del "Boschetto", dove oggi si trova la torre solare. L'osservatorio venne inaugurato tre anni dopo, il 27 ottobre 1872. La zona di Arcetri aveva anche un indubbio valore storico, poiché qui visse e morì Galileo Galilei, nella vicina villa Il Gioiello.
Donati morì l'anno dopo di colera, contratto durante un congresso scientifico a Vienna e la direzione passò a Ernst Wilhelm Tempel, essendo Schiaparelli impossibilitato ad assumerla. Nel 1893 vennero approntati lavori di ricostruzione poiché il primo edificio si era già deteriorato. Poco dopo la direzione dell'istituto passò a Antonio Abetti, che la mantenne fino alla morte nel 1921. Gli succedette il figlio Giorgio Abetti e quell'anno l'osservatorio cambiò denominazione ufficiale in "osservatorio astrofisico", assecondando la disciplina in cui la ricerca si era nel frattempo particolarmente specializzata. Tra i suoi allievi ci furono Attilio Colacevich, che negli anni quaranta divenne direttore dell'osservatorio di Capodimonte a Napoli, dove sperimentò nuovissime tecniche di studio delle stelle variabili.
Nel 1924 venne costruita, dalle Officine Galileo di Firenze, la torre solare dell'osservatorio, alta 25 metri e dotata di uno spettrografo e di uno spettroeliografo combinati, di distanza focale pari a quattro metri e con un nuovo obiettivo di 37 cm. Questa torre venne dedicata al Donati. Nel 1924 Abetti venne nominato professore di astrofisica all'Università di Firenze.
Con un decreto del 1926 Arcetri entrò a far parte degli osservatori statali e si specializzò sempre più in ricerche sulla fisica solare e sulla spettroscopia stellare.
Nel 1953 la direzione passò poi a Guglielmo Righini, altro allievo di Abetti, e nel 1956 venne installata la cupola sul telescopio. Nel 1971, in occasione del primo centenario, l'osservatorio fu dedicato a Giorgio Abetti.
Nel 1978 diventò direttore Franco Pacini, già famoso per i suoi studi sulle pulsar. Durante questo periodo l'osservatorio ha un grande sviluppo, soprattutto nei campi della formazione stellare e della fisica delle galassie. Anche le attività tecnologiche si sviluppano molto, con la costruzione del telescopio infrarosso del Gornergrat e del telescopio LBT. Nel 2001 la direzione passò a Marco Salvati e successivamente e a Francesco Palla. Dal dicembre 2011 la direzione è affidata a Filippo Mannucci.
È ancora in progetto la costruzione di un grande museo di astronomia (la "Città di Galileo"), che dovrebbe diventare il più grande del genere in Europa e arrivare a comprendere villa il Gioiello, la villa La Gallina e la Torre del Gallo, anche se la recente destinazione a unità abitative di quest'ultima ha sospeso il progetto e renderà probabilmente necessario un ridimensionamento delle intenzioni originarie.
Attività
L'osservatorio svolge attività prevalentemente legate allo studio del Sole, delle stelle e, in generale, dell'astrofisica, nel cui campo è tra i più importanti d'Europa. Numerose iniziative mirano alla divulgazione della materia e negli edifici del complesso hanno luogo lezioni d'insegnamento dell'Università di Firenze in collaborazione con vari enti e istituzioni.
L'osservatorio è coinvolto anche nei seguenti progetti:
- Il telescopio MMT di 6,5.
- Il Large Binocular Telescope due obiettivi di 8,4 m.
- Il Telescopio nazionale Galileo di 3,5 m.
- L'ottica adattiva del Very Large Telescope.
Bibliografia
- Giannina Poletto, Arcetri, in Astronomia alla Scoperta del Cielo, Curcio, vol. 4, pp. 1452 - 1459.
- Bettino Gerini, Vivere Firenze... Il Quartiere 3, Aster Italia, Firenze 2005.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'osservatorio astrofisico di Arcetri
Collegamenti esterni
- Sito dell'osservatorio, su arcetri.astro.it.
- Breve storia dell'Osservatorio, su arcetri.inaf.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 134327714 · ISNI (EN) 0000 0000 9176 4495 · SBN VEAV456661 · LCCN (EN) n85152297 · GND (DE) 1053063-0 · BNF (FR) cb16146401w (data) |
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