Neghelli (sommergibile)
Neghelli | |
---|---|
Descrizione generale | |
Tipo | Sommergibile di piccola crociera |
Classe | Adua |
Proprietà | Regia Marina |
Cantiere | OTO, Muggiano |
Impostazione | 25 febbraio 1937 |
Varo | 7 novembre 1937 |
Entrata in servizio | 28 febbraio 1938 |
Destino finale | affondato dal cacciatorpediniere HMS Greyhound il 19 gennaio 1941 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 856,397 t |
Dislocamento in emersione | 697,254 t |
Lunghezza | fuori tutto: 60,18 m |
Larghezza | 6,45 m |
Pescaggio | 4,66 m |
Profondità operativa | 80 m |
Propulsione | 2 motori diesel FIAT da 1400 CV totali 2 motori elettrici Magneti Marelli da 800 CV totali |
Velocità | |
Autonomia | |
Equipaggio | 4 ufficiali, 32 sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Armamento | [1]
|
informazioni prese da [1] | |
voci di sommergibili presenti su Wikipedia |
Il Neghelli è stato un sommergibile della Regia Marina.
Storia
Inizialmente fu dislocato nella base di Lero[2]. Fu poi trasferito – nel 1940 – a La Spezia[2].
Il 10 giugno 1940, in seguito all'ingresso dell'Italia nel secondo conflitto mondiale, fu mandato in missione difensiva nel golfo di Genova[2].
Il 1º agosto fu inviato, al comando del tenente di vascello Carlo Ferracuti, a settentrione di Capo Bougaroni, per attaccare la Forza H britannica; il 5 agosto, alle 18.50, mentre era in navigazione ad ovest di Punta Asinara, fu attaccato da un sommergibile nemico che gli lanciò due siluri; riuscì a schivare le armi contromanovrando[2].
In dicembre fu inviato 45 miglia a settentrione di Marsa Matruh[3]. Il 13 del mese, alle 20.22, avvistò – mentre si trovava emerso – l'incrociatore leggero HMS Coventry; dopo aver serrato le distanze lanciò una salva di quattro siluri, restando in superficie, senza allontanarsi, per osservare il risultato[2][3]. Uno dei siluri andò a segno a proravia della plancia del Coventry, arrecandogli gravi danni; la nave inglese aprì il fuoco con le proprie artiglierie in direzione del Neghelli, che si allontanò indenne[2][3]. Il Coventry rientrò ad Alessandria d'Egitto[3], ma rimase in cantiere per le riparazioni sino al 20 gennaio 1941, subendo peraltro la riduzione della velocità da 29 a 23 nodi.
Il 14 gennaio 1941 il Neghelli salpò da Lero per portarsi in agguato tra le isole dell'Egeo, sulla rotta che conduceva al Pireo[4] ma non diede più notizie di sé[2].
Solo nel dopoguerra si apprese della sorte toccata al sommergibile: durante il mattino del 19 gennaio aveva attaccato dapprima il cacciatorpediniere greco Psara, poi, alle 11.53, il convoglio britannico AS 12 Pireo-Alessandria, formato dai piroscafi Clan Cumming, Clan MacDonald ed Empire Song scortati dall'incrociatore antiaereo HMS Calcutta e dai cacciatorpediniere HMS Greyhound, Janus e Defender[5] (tale convoglio era in mare nell'ambito dell'operazione britannica "Excess"[4]). Uno dei siluri del Neghelli aveva colpito il Clan Cumming (7264 tsl) in posizione 37°15' N e 24°04' E, provocandogli gravi danni ed obbligandolo a rientrare al Pireo scortato dal Janus[2][4][5]. Il Greyhound aveva però iniziato la caccia con bombe di profondità ed infine il sommergibile, colpito, era affondato con tutto l'equipaggio al largo di Falconera[2][4][6].
Con il Neghelli scomparvero il comandante Ferracuti, altri 4 ufficiali e 41 fra sottufficiali e marinai[7].
Il sommergibile aveva effettuato 9 missioni di guerra, percorrendo in tutto 5226 miglia in superficie e 714 in immersione[8].
Note
- ^ Da Navypedia.
- ^ a b c d e f g h i Regio Sommergibile Neghelli
- ^ a b c d Giorgio Giorgerini, Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi, p. 271
- ^ a b c d Giorgio Giorgerini, Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi, p. 273
- ^ Allied Warships of WWII - Destroyer HMS Greyhound - uboat.net
- ^ Caduti
- ^ Attività Operativa